Nord e Sud - anno II - n. 4 - marzo 1955

Direttore Generale dell 'E1nigrazione era autentica, ma attestava una qualifica che quei poveri braccianti non avevano avuta prima, nè avevano dopo il corso: ignoravano persin~ come si impastasse la calce. Naturalmente vennero respinti dagli imprenditori brasiliani e furono costretti al rimpatrio dopo i sacrifici che è facile immaginare. A chi risale la responsabilità di questa triste vicenda? (5 ). Nel discorso programmatico pronunciato alla Camera il 18 febbraio 1954, il Presidente del Consiglio, on. Scelba aprì uno spiraglio nel buio dei servizi emigratori annunziandone la riunificazione, chiesta a gran voce da varie parti, sotto l'antica insegna del Commissariato Generale dell'Emigrazione, affiancato dal Consiglio Superiore dell'Emigrazione. Si tratta di due organismi istituiti con la legge sull'emigrazione del 31 gennaio 1901, pt1bblicata nella « Gazzetta Ufficiale >> del 4 febbraio dello stesso anno, che funzionarono egregiamente sino alla loro abolizione ad opera di Mussolini nel 1927; tanto è vero che la necessità di un ritorno al Commissariato è riconosciuta ed ammessa da autorevoli fonti (6 ). Purtroppo le buone intenzioni dell'On. Scelba si sono arenate, come già ebbero ad arenarsi la proposta di legge del 15 ottobre 1948 per la ricostituzione dello stesso Commissariato e ( 5 ) In una seduta del febbraio 1954, il senatore Carmagnola dette lettura in Senato di una lettera pervenutagli da un suo amico residente a Rio de Janeiro, nella quale si denunziavano le infami condizioni di vita nelle fazende brasiliane. La lettera così concludeva: « Dopo di ciò un secondo scandalo è scoppiato. A Cattolica esiste un centro di istruzione per emigranti specializzati che vengono istruiti per lavorare in Brasile: vi sono meccanici, muratori, carpentieri, ecc. Sono mandati qui previa una scelta fatta da una Commissione italo-brasiliana. Ora stanno arrivando i primi scaglioni di muratori e carpentieri specializzati. Noi del Patronato di Rio ci siamo occupati per trovar loro lavo:o. Ebbene, lo crederesti? Nella prima leva di 25 che ho portato al mio ufficio per distribuirli ai cantieri, mi hanno confessato che uno solo è muratore; tutti gli altri sono barbieri, suonatori di orchestra e commessi di negozio! E così i gruppi successjvi. È una vergogna! Io ti assicuro che se fossi in condizione di farlo non risparmierei i responsabili di simili cose. Questa gente arriva qui con un diploma di specialista muratore e carpe~tiere firmato da certo comm. Giardini Giusti, Commissario di Emigrazione, e questo documento è falso! Così ora abbiamo altre centinaia di persone da rimpatriare ... Ormai qua più nessuno ha fiducia nell'emigrazione italiana>>. ( 6 ) Il vice-presidente del-la Camera, on. Macrelli, in un suo intervento dell'ottobre 1953, dichiarò che « nella politica emigratoria c'è tutto da rifare, a cominciare dalla competenza », chiedendo che jl problema fosse cc una buona volta affrontato con senso di responsabilità e onestà e soprattutto onestamente studiato·». BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==