inferiore a quella che stabi:lisce il rapporto fra l'elettorato rionale e la massa degli iscritti alle sezioni che lo comprendono. In altri termini, il fenomeno socialcomunista non è proprio della zona neppure nei termini relativa1nente ristretti nei quali s'impone attraverso il quadro statistico. A confermare questa tesi sta il fatto che nel piccoio rione che fa capo all'Amba Aradam non è stato mai possibile creare una cellula: ciò non implica evidentemente che i1 l numero dei comunisti sia inferiore a quello che costituisce il normale organico di una cellula, ma fa soffermare l'attenzione intorno ad un limite esatto dell'azione politica degli abitanti del rione. Anche ai socialcomunisti la pubblicità della loro adesione ad un partito riuscirebbe inopportuna: essi preferiscono venire inclusi in altre cellule e svolgere la propria opera sociale nei quartieri dove esplicano le quotidiane attività lavorative. Quando nel maggio del '53 si ebbe in quartiere i1 primo comizio del dopoguerra, esso fu propri? comunista, per una sfida lanciata dai pochi aderenti ai partiti di estrema sinistra al co11servatorismo della gente del luogo: fu una singolare riunione, con un oratore non disprezzabile che patilava non ad un pubblico ma al so1ito via-vai di gente che la sera fa le proprie compere od ozia davanti al bar, e che continuò nel:le sue normali attività, appena soffermandosi talvolta per offrire un orecchio alla propaganda. Neppure i pochissimi adepti dol rione ebbero il coraggio di contornare il palco. Come si dispose il fronte anticomt1nista della borghesia locale? Molti borghesi del rione confessano stanchezza del mondo democratico, che crovano sedentario e privo di emozioni; essi non si accorgono del perico[o comunista se non nell'imminenza delle elezioni; in altri momenti sono stati abituati a dimenticarlo, a ritenerlo domabile attraverso la violenza. La forza di persuasione di cui costoro dispongono è, dati i presupposti da cui muovono, mediocre. La difesa dal comunismo è dettata o da cieca paura o da un incontrollato spirito reazionario: in ogni caso manca di chiarezza di intenti. Una classe alla strenua difesa de!la propria sopravvivenza, ,non rischiarata più dai lumi della ragione e della cultura, più materialista del proprio stesso avversario. In realtà, la piccola e inedia b-orghesia dei rioni cittadini non è migliore nè peggiore di tante altre: la sua corruzione non è più vistosa o più nascosta; ma è la menta~ità degli abitanti che li distingue fra tutti, data la difficoltà che ciascuno ormai incontra di determinare la propria Bibloteca Gino Bianco
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