tiva sia per quel che concerne i favori accordati alla destra che per quelli guadagnati dalla sinistra, in quanto i rioni viciniori sono popolati da quella piccola borghesia che, data l'incertezza del proprio stato, è il ceto più ambiguo nella formuiazione del voto. Prossima al proletariato per condizione economica, da quello rifugge più reazionariamente in sede politica, oppure ne viene convinta ad una protesta più aspra e pericolosa. Comt1nque, una tendenza a destra della borghesia impiegatizia è innegabile anche nel rione Amba Aradam; questo impu[so è provocato da una non superata fase di acquiescenza ai miti del nazionalismo e dell'ordine; -dalia sensazione di aver subito un tradimento da parte della classe dirigente antifascista; dalla convinzione, infine, che la lotta contro il comunismo debba essere combattuta con i mezzi drastici de1le dittature piuttosto che con la concreta soluzione dei problemi propria dei regimi democratici. La cultura borghese è intesa, in particolare dai neofascisti, come un fattore di differenziazione umana dal mondo proletario; ma la reazione che consegue a questa presa di posizione mentale è puramente irrazionalistica, di protesta contemporaneamente contro il preteso intellettualismo dei partiti di centro. Fra i giovanissimi l'inclinazone a volgersi verso il M.S.I. è fqrtissima, in quanto i_lromanticismo politico degli ambienti familiari si innesta su di una componente aggressiva propria dell'età. Non è senza ragione che ad un certo momento si constata frequentemente nei giovani una evoluzione poilitica che coincide appunto col raggiungimento di una più piena maturità fisica ed intellettuale. Si può prospettare il dubbio che proprio il tipo di istruzione scolastica che i giovani ricevono gravi ad una certa età sulle loro idee.. Alle prese con una cultura umanistica il più delle volte sproporzionata alla loro volontà e capacità di apprendere, essi rimangono con una serie di nozioni che non divengono autentico contenuto di coscienza, ma soltanto velleità, possibilità di essere e di conoscere. Certo, i più ritengono di essere assurti, attraverso la scuola, ad una condizione superiore e perdono i contatti con la realtà: si sentono diversi dalla comunità, si ritengono ad ogni costo classe dirigente con diritti superiori a qualsiasi restrizione o legge. Spesso questo atteggiamento spirituale si lega alla soddisfazione che proviene· da un certo benessere economico e con essa si confonde; cosicchè la cultura (la laurea, l'educazione, ecc.) viene intesa come privilegio di un ceto e motivo di caratterizzazione individuale. Deve prendersi in considerazione anche la men- [91] Bibloteca Gino Bianco
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