vento, si risolve, specie nelle più recenti elezioni, in un vantaggio dei partiti estre111isti. La s!tuazione politica richiede anche un esame per settori, che tenga conto di un elettorato omogeneo e delle variazioni subite dal flusso degli elettori verso ciascun partito. La destra, a _partire dal 1946, ha un elettorato che si aggira intorno al 33% dei votanti. J:l movimento dell'Uomo Qualunque, evidentemente, ha successo poichè segue una condotta di aperta destra e può raccogliere i suffragi dei nostalgici reazionarì. Decade già nel 1947 per un suo apparente processo di democratizzazione e per il conseguente intervento di una forma dichiaratamente neofascista, quale il M.S.I. La percentuale dei voti che vanno alla destra, in seguito allo sfaldamento dcl1 'U. Q. cambia, essendosi ~a situazione risolta a parziale beneficio della solita D.C.: contro il 32,8% ottenuto da qualunquisti e monarchici nel 1946 sta, nel '47, il 23,86% guadagnato da qualunquisti, monarchici .. e missini presi insieme. La punta più accentuata di flessione la destra la subirà nel '48: le votazioni di quell'anno manifestano la preoccupazio1ne dell'elettorato di far fronte al partito comunista mediante una confluenza di voti verso il partito cattolico. Importante è la constatazione che il '48 vede il regresso delle estreme, stabilendo ad un tempo le debolezze massime degli schieramenti sia di destra che di sinistra. Volendo dare per buoni alla destra - ma non appare giusto - i voti andati al B~occo Nazionale liberalqualunquista, essa guadagnò il 10,65% (: un 4,65 al B. N.). Le «divagazioni)) delle amministrative del 1947 non sussistono: ancora nell'imminenza del pericolo si ritiene opportuno concentrare i suffragi su'lla D. C., secondo lo slogan della « non dispersione)>. Questa tesi non sembra più valida nelle ammini~trative del 1952: ~ladestra (P.N.M., 11.S.I., D.N.) raccogllie il 29,44 °/4 dei votanti. Nel 1953 la percentua~e risulterà de'l 28,27%; l'emorragia a destra nel corpo elettorale de'lla concentrazione centrista - e, soprattutto della D. C. - diviene ingente, malgrado il largo recupero di elettori avvenuto, durante l'ultima consultazione, da parte democristiana. lTn criterio di discriminazione, purtroppo empirico, fra i voti dati da elettori del rione che esaminiamo ed i voti di abitanti di altre zone può e~sere fornito da una analisi degli strati sociali delle diverse popo!azioni. Attraverfo una dettagliata indagine si perviene ad una ipotesi restritBibloteca Gino Bianco
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