Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

dezioni amministrative, come è naturale, aggravano tale fenomeno; relativamente al quartiere che ci interessa deve riconoscersi, per altro, che, ristretto il numero degli iscritti alle liste ed eliminata, quindi, una certa a!liquota di abitanti d'altre zone, le astensioni sono divenute col tempo meno frequentti. Questa constatazione è attenuata da un'altra: che una sensibile diminuzione deile astensioni è avvenuta generalmente in tutta la città e che il fenomeno si è ripercosso, di conseguenza, in ogni parte del corpo elettorale. Le astensioni, ciò malgrado, restano numerose. Il carattere proprio del rione Amba Aradam - un certo indifferentismo, un'astrazione dagli avvenimenti più importanti del nostro tempo - spiega il fatto, benchè non lo· git1stifichi. Una osservazione d'ordine politico, in proposito, è che la diminuzione de1le astensioni si è risolta per un certo periodo in un vantaggio dei partiti di centro e segnatamente della D.C. Questo processo risulta evidente dal confronto fra le ammiillstrative del '46 e quelle del '47 ed anche dalle votazioni politiche del '48, nel:le quali, nondimeno, il pieno successo democristiano fu determinato da un assieme di circostanze. Nelle elezioni del '52 e del '53 l'affluenza relativamente alta degli elettori alle urne favorisce [a destra: evidentemente perchè è in atto una qualificazione verso destra di elettori che nel '48 avevano aderito alla D.C. Le consu!ltazioni del '53, regredendo ulteriormente la percentuale degli astenuti, di nuovo producono un lieve vantaggio de1 centro. La sinistra può contare, invece, sin dalle prime consultazioni, su un elettorato pressochè uniforme; il ~aggiore risultato ottenuto nel '46 è dovuto alla somma con i voti dell Partito d'Azione ed all'ancora intatta unità socialista. L'unico indebolimento è manifestato dai risultati del '48, quando in molte coscienze malferme agì l'urgenza del momento politico. Le cifre del '52 e del '53 segnalano un recupero socialcomunista, soprattutto se si tien conto che gran parte dei voti riportati a[la voce « altri partiti» sono a vantaggio di liste di disturbo create dall'estrema sinistra. Assegnati questi voti ai socialcomunisti, si· nota che in realtà essi riportarono nel 1952 voti 295, pari al 15,47%, e nel 1953 voti 285, pari al 14,07o/o. La stabilità dell'elettorato di ~sinistra denu.nzia la scarsa coscienza di una certa parte del~a borghesia, la cui inerzia, sia che si manifesti sotto forma di astensione, sia che si traduca in un amorfo interBibloteca -Gino Bianco

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