Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

centro e segnatamente della D.C. : i[ M.S.I. tocca in queste elezioni le sue massime punte. I movimenti di elettori, in seno agli schieramenti politici, localizzabili in queste votazioni sono da ritenersi sintomatici del comportamento che l'elettorato assumerà nelle politiche del 1953. I ca[coli dimostrano che i partiti di centro hanno perso gran parte dei voti riportati nelle elezioni del 1948: i[ confronto con le comunali del 1947 è meno svantaggioso, ma non appare congruo, non solo per i[ carattere politico delle elezioni del '52, quanto per la diversa base elettorale (minore percentuale di astenuti) su[la quale i risultati si sono fondati. Rispetto alle consultazioni politiche di quattro anni prima la D.C. è passata dal 63.64 °/o dei voti al 38,60%, il P.R.I. ha perduto il 2,67°/4 ed il P.S.D.I. 1'1,10%. L'unico partito di centro che abbia guadagnato è il P.L.I. che beneficia del suo ritorno ad una chiara condotta politica. In complesso i partiti di centro che nellle pr_ecedenti elezioni avevano conseguito il 78,11 % del totale voti raccolgono ora il 55,09 °/o. Le votazioni più recenti risalgono al 7 giugno 1953. Iscritti alle liste • • 2.263 P.R.I. . • • • • 53 ( 2,66%) Voti validi • . • 2.056 P.L.I. . • • . . 176 ( 8,64%) Astenuti • . • • 210 ( 9,32%) P.S.D.I. • . . . 75 ( 3,81%) P.N.M. • • . . 214 (10,38%) P.S.I. . • . . • 85 ( 4,21%) M.S.I. . . . . . 393 (17,89~{) P.C.I. . . . . . 185 ( 8,96%) D.C. . . . • • 854 (41,59%) Altri parti ti . . . 45 ( 1,86%) I partiti di centro conseguirono ancora il 56,70% dei voti grazie alla posizione di equilibrio, ed addirittura di lieve consolidamento, della D.C. La destra permane stazionaria, se si tien conto che alla lieve diminuzione accusata da[ M.S.I. fa riscontro il progresso monarchico. Lo stesso deve dirsi della sinistra, la quale grazie alle liste di disturbo finisce col collezionare lo stesso numero di voti del '52. Rispetto allle elezioni dell'anno precedente non si verificano mutamenti: questa constatazione comprova il valore politico assunto dalle amministrative romane del '52. Queste I~ notazioni che, di vo1ta in volta, i .dati hanno suscitato; ma il corso delle votazioni dal '46 al '53 impone ulteriori considerazioni. In primo [uogo occorre considerare il fenomeno dell'astensionismo. Le [88] Bibloteca Gino Bianco

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