rarsi, in modo proprio, anche una specie di ribellione, di rivolta coloniale» (30 ). Niente cicli culturali di cacciatori e raccoglitori o questioni di eredità tra borghesi, questa volta! Poi, se1npre secondo l'esempio venerato, il miracolo: compare il « proletariato pastorale », e in conseguenza tutto muta. Il « proletariato pastorale >) compare ne[ 1943: la data, come si vede, è perentoria; gli è che nel 1943 per la prima volta « i pastori declassati portano in paese le prime idee comuniste>> (31 ). Faremo grazia al lettore delle ultime pagine del iibro ( « i nemici del comunismo su piano mondiale sono i nemici del pro[etariato pastorale di Orgosolo su piano locale>) (32 ); « il cristianesimo è il prete, il prete che benedice lo Stato. E l'antica millenaria aspirazione a1lla fine dell'oppressione, alla giustizia, all'eguaglianza, al mondo migliore, l'orgolese non ila trova più. nel cristianesimo, la trova nel comunismo. Il comunismo è la Speranza>) (33 ); « e la cultura è pace, difesa della pace >))(34); faremo grazia ai lettore di tutte le storture storiche e politiche, di tutte le falsificazioni, le ingent1ità che seguono. Bisogna, tuttavia, riconoscere che la cultura comunista italiana ci aveva finora abituati meglio, molto meglio! Non si può trascurare, però, di mettere in evidenza come proprio nel bel mezzo di tutto questo ciarpame pseudo-marxista (i:l marxismo è una cosa troppo seria perchè la sua autorità possa essere invocata ad autoriz~ zare Je cose che il Cagnetta ha scritte), di questa saga di banalità e di approssimazioni, torna, trionfante, il mito dei primitivi. « La antica tribù dei cacciatori di Orgosolo ritrova la sua nuova vita nella tribù dei comunisti » (35 ): gli orgolesi comunisti ripetono, infatti, gli antichi giochi, solo che adesso la bestia che prende ~e botte si chiama Scelba o Eisenhower. La motivazione storica è come si vede inoppugnabile. Ma l'autore non teme discorsi più chiari: « la corruzio1 ne civi!leo statale del carattere è il fondo .dell'italiano: un popolo che da millenni ha subito la civiltà)); l'orgolese, invece, non ha ricevuta o subita a quel che pare alcuna civiltà: dunque è incorrotto. Gli orgoiesi non partecipano della corruttela italiana, come non ne partecipano tutti gli uomini « ridotti ad un uguale stato di estra- (30) Inchie'Sta,· p. 216. (31 ) InclJiesta, p. 216. (32 ) Inchiesta, p. 217. (33) _Inchiesta, p. 220. (34) Inchiesta. p. 239. (35) Inchiesta, p. 235. Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==