Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

faccia bene attenzione --;- una letteratura di consumata sapienza e calcolata fino nelle sgrammaticature : non si scomodi per così poco, di grazia, . la musa epica); ma che vi sia chi pretenda di accreditarlo come canone di interpretazione storico-politica, questo si comprende molto meno, anzi non si comprende affatto. Che una stremata [etteratura possa, nell'illusione di rifarsi, inventare un mito poetico, dove non si sa dove finisca la furbizia e cominci invece un sincero sforzo di comprensione, affare di letterati; ma bisogna dire con forza che cosiffatte invenzioni non fa.nno avanzare di un passo la comprensione della realtà meridionale E' un segno uilteriore della scarsa fantasia e della incapacità di aggredire concretamente la realtà di cui danno prova certi intelllettuali italiani genericamente <( st1peratori >>: in confronto di queste povere cose [e formule marxistiche della lotta di classe sono di una modernità impressionante. Nel caso del Cagnetta la situazione è resa peggiore dall fatto che egli appiccica a questo vagheggiamento, con nessun'altra giustificazione che un suo atto di volontà, tutta una parte di interpretazione storico-politica che deve ritenere di ispirazione marxistica : ed è facile immaginare il pasticcio che ne deriva. Come appare, dunque, all'autore Orgosolo moderna? Come una terra di colonia, verso la quale lo Stato borghese italiano si sarebbe rivolto dopo le sconfitte d'Africa sucessive al 1880: da quel momento inizierebbe Io sfruttamento economico ddl paese da parte della borghesia italiana capitalista. Anzi, verso Orgosolo quello dell'Italia sarebbe un comportamento doppiamente capitalistico, perchè allo sfrutta1nento econo1nico si sarebbe accompagnato e si accompagnereb-be la guerra mi1Iitare che lo Stato italiano avrebbe condotta e condurrebbe contro gli orgolesi: « si può dire che il problerna del paese di fronte alllo Stato dal 1880 ad oggi, sia stato sempre, essenzialmente, il problema di una liberazione 1iazionale o, più esattamente, paesana, e di una liberazione sociale dal:l'oppressione che si approfondisce sempre più)) (29 ). Naturalmente Orgosolo non avrebbe mai osato allontanarsi dall'esempio illustre, dalll'archetipo che la Grande Patria del Socialismo aveva segnato per tutti: come in Russia la rivolta contro l'oppressione colonialistica del ceto dirigente rivestì le forme degli attentati, delle congiure ecc., così in Orgosolo ila rivolta divampò nel banditismo: « il banditismo del 1880-1900 e il banditismo della "disamistade" (1905-26) possono conside- ( 29 ) Inchiesta, pp. 215-16; ma pe,r questo si veda tutta l'ultima parte, pp. 212-39. Bibloteca Gino Bianco

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