Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

il .fondare su esse· tutta una ricostruzione storica, significa, nella più ottimistica delle ipotesi, non aver mai sentito parlare di metodo critico. Se in u11a cronaca del dugento !leggessi che i ghibellini erano tutti briganti e stupratori di giovinette, cercherei di accertare se l'autore era guelfo e in tal caso la sua testimonianza mi [ascerebbe molto diffidente; se poi le affermazioni mi risultassero ad un esame ulteriore false del tutto o solo parzialmente, non le pubb~icherei certo senza una riga di commento come appendice di un libro sui ghibellini. Fa male al cuore r~cordare delle cose tanto elementari a chi s'ammanta dei panni cardina[i della scientificità. Ma su questo argomento l'Inchiesta presenta delle contraddizioni flagranti: infatti proprio tra le pagine dedicate al banditismo l'autore ci avverte che « l'architettura del paese... denota una tradizione secolare profondissima. Ogni stanza in Orgosolo, per es., ha generalmente due, tre, qt1attro porte che danno sulle strade: corridoi, tortuosi; meandri; interrati e soffitte; boto1e, ecc., costruiti di proposito>> (16 ). « Tradizione secolare profondissima )): dunque, qui non si tratta del pacifico pastore di Orgoso1 lo che tenta di sottrarsi all'oppressione, alla persecuzione dello « Stato borghese italiano))' rappresentato dal carabiniere, ma soltanto del bandito, del ladro di bestiame di sempre che prende ~e sue precauzioni per sfuggire alla legge e ai suoi rappresentanti. Ancora, un po' più avanti si legge una pagina assai edificante: « Quasi sempre gli alibi sono preparati sempre [sic!] prima del -delitto. Esistono, genera!lmente due forme che consistono nella organizzazione di falsi testimoni (esiste una vera e propria scuola, con istruttori e apprendisti), e nalla costruzione di prove false che possono valere a far cadere il sospetto su un terzo, generalmente un nemico. In Orgosolo esiste persino un termine partico'lare: su terzirre, per .indicare il de'linquente che commette un delitto intervenendo t~a due nemici, jn modo che la responsabilità sia attribuita ad uno di essi.. ~ La figura tipica -dell'orgolese processato per atroci delitti, è quella di un uomo .lacero, irsuto, con una espressione di idiozia incredibile, che inciampa continuamente, che non capisce, che dice stupidaggini, ma che sotto questa scorza nasconde un abilissimo psicologo, un geniale ragionatore. Un caso ricordato da Mario Berlinguer e sentito da me ripetere ad Orgosolo, può dare, per es., una idea della centenaria sapienza giudiziaria acquisita nel paese. Una banda di rapinatori aveva assalito la casa di due Bibloteca Gino Bianco

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