Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

,, .. Orgosolo tra • marxismo e mitologia di Vittorio de Caprariis I MMAGINA di essere nella Luna. Immagina un paese così, completa- (( mente diverso, arido come la Luna, ma che però ha un'altra faccia, che gli uomini non hanino mai visto. Lì, contrariamente a quel che si crede, c'è un po' d'acqua, quanto basta a certe piante che resistono alla siccità... >>(1 ): Giuseppe Dessì credeva di poter spiegare così, ad un'amica che ne lo richiedeva, come mai fosse la Sardegna. Una civi:Ità antica, chiusa nei suoi miti, ed impenetrabile, tutta raccolta in un sonso del tempo, cronologico e spiritualle, diverso da quello che abbiamo noi, i cristiani; una società che si difende -dai contatti per mezzo di una trincea invalicabile che ill sentimento del sangue e del sacro hanno elevata e rassodata nei millenni; una razza che si sente separata dal resto dell'umanità, che essa ha conosciuto nel predatore barbaresco come nel capita~ista sfruttatore sempre simile a se stessa, e che si al[ontana dal mare, verso le colline e i monti impervi, tra le cui gole nasconde il gioco misterioso ed impenetrabile dellla sua propria esistenza. E poi? Poi bisogna risolversi ad uscire fuori dallla favola, risolversi a guardare questa civiltà, questa società, questa razza con a[tri occhi che quelli velati dall'affetto e dalaa commozione della poesia; bisogna risolversi a considerare la Sardegna per quello cl1e essa è, non già un pezzo di Luna ma un pezzo di Terra, un'isola abitata da Sardi i qua~i adempiono agli obblighi -di leva nell'esercito italiano, un'iso1 la in cui la Costituzione e le istituzioni sono· pur quelle italiane, un'isola che ha diviso con il « continente >>un secolo di storia. Questo non si ricorda per « unitarismo esasperato>>, ma perchè è un fatto: « nessun Sardo accetterebbe di considerarsi o essere considerato straniero ( 1 ) G. DEssì, Le due facce della Sardegna, ne Il Ponte, 1951, p. 970. Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==