dirigente prefascista, ed era mo1to contento di aver potuto chiarire per-- sonaln1ente la sua posizione al Maestro. Ma qualche settimana dopo, durante il solito week-end avellinese di Dorso, Emilio Scaglione, che Schiano aveva nominato vicedirettore, 1)ubblicò un violento articolo contro Croce ( « Gli intellettuali al muro del p,ianto )) . Emillio Scaglione aveva molto sofferto durante il fascismo, aveva dovuto rinunziare alla sua carriera giorna1 listica: era rimasto duramente intransigente, ed aveva spesso stretto la cintola. Caduto il fascismo, aveva avuto come una esplosione di energia, aveva scritto, aveva 11arlato(ed a momenti, forse, sognato) di sè, e molto in grande. Il Partito d'Azione, partito di tutte le speranze e di tutte le illusioni, era il suo l)artito naturale, ma Scaglione non sopportava il ragionare tutto politico dei La Malfa e degli Omodeo, non amava le formule ideologiche di Dorso: gli piaceva la « sinistra >), si esaltava quando poteva pai:lare di socialismo e di bandiera rossa, anche se non .dimenticava mai !l'omaggio alla libertà. E' naturale, quindi, che gli desse ombra la controllata sag-- gezza della prosa e della vjta di Croce, e che egli non vedesse l'ora di profittare dell'assenza di Dorso per «piazzare>> un appassionato artico[o contro il filosofo, una ricca antologia di affermazioni socialiste e liberali, arricchite dagli echi della vecchia polemica radicale sulla cu[tura crociana come matrice del fascismo. Tutti gli amici di Croce del P.L.I. esultarono, perchè quest'attacco riconfermava che il P. d'A., lungi dall'essere un partito crociano, aveva ne!lle sue file alcuni acerrimi nemici del filosofo. Tutti i crociani del P. d'A. considerarono l'articolo, oltre che inesatto e insolente, un grave errore, perchè avrebbe reso ancora più profonda ila frattura esistente fra Croce e il Partito d'Azione. Arrivò~ scuro ed accigliato, Omodeo: chiese che si facesse giustizia di Scaglione. La « sinistra >>insorse, accusando la « destra » di lasciar dominare il partito da forze estranee. Per un momento sembrò che si sarebbe arrivati a qualche misura drastica; poi la crisi rientrò con la promessa di Scaglione di non « passare >> più articoli, che non fossero stati preventivamente approvati da Dorso. Scag;lione soffrì molto della cosa, e Dorso faceva tutti gli sforzi possibili per evitare di leggere ed approvare gli scritti di Scaglione. Ma gli riuscì di non pubblicare un articolo di Schiano sul P. d'A. Bibloteca Gino Bianco
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