Nord e Sud - anno II - n. 3 - febbraio 1955

Quando Dorso tornò dalla prima riunione della Direzione Nazionale del P. d 'A. ( estate '45), si divertiva a raccontare la sua edificazione di fronte ai fiumi di parole dei sindacalisti rivoluzionari, che prodigalmente Milano aveva elargito al partito; egli ne ignorava perfino i nomi, e confondeva, non senza ironia, ma certo con una qualche ingiustizia, i vari Signorelli, Schiavello, Savelli, che sabotavano ogni tentativo di impostare seriamente i problemi. U,na volta gli domandai che tesi, in definitiva, questi signori sostenessero. E lui, nel suo inimitabile dialetto: « Parlano~ parlano ... ))' e, quasi con smarrimento: « Chissà che ci sta in quelle teste... )). Non che il P. d'A. al Sud fosse libero dai professionisti del, rivoluzionarismo verbale; e vivo era ancora, del resto, il ricordo della vittoria ottenuta da Lussu al Congresso centro-meridionale del P. d'A. a Cosenza. Dorso raccontava con il suo solito scetticismo per i congressi e le mozioni, di avere firmato tutte e due le mozioni, quella deila cosiddetta destra e quella -della cosiddetta sinistra, per dimostrare che esse, dopo tutto, erano «identiche)). Ma, dopo [a vittoria di Lussu, egli vide La Malfa scoraggiatiss~imo e presago delle prossime rovine del partito, e lo esortò a sdram1natizzare. Certo si è che l'impostazione fondamenta'le data dal P. d'A., dal '43 in poi, era stata in gran parte voluta dalla destra, ed al Congresso di Roma del febbraio '46 La Malfa poteva rivendicare una coerenza di visione e di azione ne1 Centro-Sud, cui non aveva corrisposto nessun sostanziale contributo del Nord~ Non trascurabile era stata, infatti, la parte avuta da La Malfa ne!ll'ottenere che i C.L.N. accettassero l'impostazione che doveva poi condurre alla Costituente ed alla vittoria repubblicana. Quando sorse L'Azione, Guido Dorso se ne venne ad alloggiare a Napoli in una camera 1nobiliata a viale Elena, da dove raggiungeva 1a sede del giornale, a Vico Rotto San Carlo, col tram n. 2, la mattina verso le 7. Poi il sabato a mezzogiorno prendeva il treno per Avellino per vedere la moglie e la figlioletta di 4 anni; ritorn_ava a!l giornale il lunedì • • pomer1gg10. Era venuto con grande entusiasmo. Ma gli bastò arrivare a[la sede de L'Azione e parlare con Pasquino Schiano, segretario centro-meridionale del P. <l'A., per rendersi conto della precarietà dell'iniziativa. Il giornale doveva uscire a giorni e ben poco era pronto, dal punto di vista amministrativo e redazionale; non c'erano fondi,, non c'erano vetri al[c Bibloteca Gino Bianco

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