Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

nicamente [e materie, scelte per corrispondere al carattere peculiare deUa vita dei frequentanti, alla loro attività favorativa, è uno dei fattori, se non il solo, capace di favorire il maggiore afflusso ai corsi e di garantirne la continuità per il vario interesse pratico delle lezioni. Sono poi da affrontare altre questioni organizzative, deUe quali alcune particolarmente denunciano- i[ carattere di precarietà in cui versa la scuola popolare; fra tutte, urge segnalare la questione del personale insegnante, che attualmente - o incaricato direttamente dai Provveditorati o designato su proposta deglì Enti e dei privati organizzatori - è composto quasi esclusivamente da maestri appena diplomati, che non ha,nno al loro attivo alcun tirocinio didattico e che norma1lmente iniziano la loro carriera scdlastica insegnando nei corsi della scuola popolare. La notevole affluenza alle scuole dovrebbe ormai indurre a fornire la scuola popolare di tutte [e garanzie tecniche, perchè essa risponda realmente al suo compito istitutivo. Appunto per le insuffficienze riscontrate nella scuola popolare - che pur tuttavia ha ridestato ,ne:llepopolazioni l'interesse per l'alfabeto - e nello stesso ten1po a causa del ridottissimo orario del[e lez~oni (da I a 3 ore) e per la breve durata del corso (dai 3 ai 5 mesi), a iniziativa della Unione nazionale per la lotta contro l'anallfabetismo veniva formulata e realizzata ne1 l 1949 una nuova unità organizzativa per ['educazione degli adulti: il Centro di cultura popolare. In Basilicata sono funzionanti 7 centri che svolgono attività di « Circolo >>; esiste una biblioteca varia, con manuali pratici di mestiere e libri di lettura gaia e di informazione generale; le lezioni vengono tenute sui particolari quesiti posti dai frequentanti e svolti dai tecnici d~ posto. Anche un'attività ricreativa e di laboratorio si articola attorno ai centri, che possono avere delle sezioni destinate ai corsi di scuola popolare. La costruzio,ne prevista di altri 32 centri in tutta la Basilicata è una di quelle provvide realizzazioni, venute a mancare alla regione lucana per l'avvento dell fascismo, che frustrò, come è noto, l'appassionata opera delle 1 libere associazioni; oggi, esse possono inserirsi di nuovo neJl generale piano d'intervento dello Stato democratico. Prospettive e proposte per la scuola in Basilicata - E' stato finora esposto il problema scolastico della regione, e sono state considerate le deficienze strutturali della scuola, sotto ill duplice aspetto delle misere [88] Bibloteca Gino Bianco

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