Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

Le scuole elementari - Anche e soprattutto per le scuole ellementari vale l'avvertimento precedentemente fatto. Al fine di ·stabilire, infatti, un criterio di massima p.er giudicare del 1 loro funzionamento, valgono, più che altro, i rilievi presi in esame sulle disfu,nzjoni della scuola e Ilesituazioni locali accertate. Si comprenderà facilmente la portata dei dati che sj espongono, tenendo presenti le condizioni del1 la scuola già denunciate. Uno degli aspetti caratteristici dell'educazione elementare è l'obbligo scolastico, sancito per norma di Iegge, cl1e grava su.Jla popolazjone dai 6 ai 13 anni compiuti. Potendosi controllare come diversamente operi l'obbligo scolastico, si avrebbe la prima e !la sola notizia che permetterebbe . di misurare il grado di scolasticità e di analfabetismo delle classi soggette, determinando il numero di ragazzi inadempienti. Purtroppo, neanche in modo approssimativo, la cifra è ottenibile; infatti, distinguendo la popolazione in età scolastica nelle categorie: a) degli iscritti alle scuole elementari; h) dei frequentanti la scuo'la media e i corsi di avviamento; e) dei ragazzi che hanno t1ltimato il corso elementare; d) di quelli che, iniziato il1. corso, non l'abbiano ultimato; e) di quelli che frequentano 1a scuola materna; f) degli inadempienti all'obbligo scolastico - non è possibile controllare i1 l numero c!egli alunni (cat. d) che sono da considerare parzialmente inadempienti. Per di più, manca il fondamentale dato statistico sulla distribuzione degli alunni per età, sia dei corsi elementari, sia delle scuo[e medie. A questo proposito si rimanda, pertanto, alle considerazioni fatte p1arlando del fenomeno dell'evasione scolastica. Dalle fonti statistiche ufficiali è ricavabile, invece, soltanto il rapporto fra iscritti e soggetti all'ob-bligo scolastico. Questo rapporto, massimo nelile regioni settentrionali (74,6 iscritti per 100 alunni obbligati), scende a valori intorno al 55 % nelle regioni meridionali e al 54,8 % in Basilicata. La bassa percentuale di iscritti, in rilevante diminuzione rispetto a quella del 63,5 % calcolata nell'anno 1936-37, più che agli eventi belilici, che hanno inciso qui meno che nelle altre regioni, deve essere addebitata alla struttura della scuola. Il numero medio di scuole elementari in Basilicata, rispetto al~a popolazione dai 6 ai 13 a,nni di età, soggetta all'obbligo scolastico, è di 3,8 per 1000 bambini, nell'anno 1945-46. Essendo la media nazionale di 5,3 scuole per 1 ooo bambini, la Basilicata condivide con le altre regioni meridionali le condizioni più sfavorevoli. · [79 l Bibloteca Gino Bianco

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