Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

:i mezzi erogati e da erogare nell'ambito del piano dodecennale per lo sviluppo dell'agricoltura e con la concessione dei mutui di favore nei territori montani, che verrebbero ad essere assorbiti dal nuovo sistema. Per il finanziamento della propria attività, l'Istituto Nazionale - secondo il progetto in esame - potrebbe avvalersi, oltre che del proprio capitale, -delle anticipazioni rimborsabili concesse dallo Stato, dalla Cassa per il Mezzogiorno ed, eventualmente, da altri enti pubblici; dei contributi concessi dallo Stato e dagli enti predetti per la corresponsione di sussidi nel pagamento degli interessi; dei fondi raccolti attraverso il collocamento di propri buoni fruttiferi ed obbligazioni, che, assistiti dalla garanzia dello Stato, dovrebbero essere acquistati, in quote minime obbligatorie, dagli istituti autorizzati al credito .agrario di esercizio, dalla Cassa di Depositi e Prestiti e da tutti gli istituti di assicurazione e di previdenza. La disponibilità di questi mezzi, di natura tanto diversa, metterebbe l 'Istituto in condizione di effettuare sovvenzioni agli istituti regionali ed interregionali, perchè provvedano ad una adeguata concessione dei crediti pi miglioramento e perchè possano, in parte, ridistribuirli fra gli istituti locali che ne abbiano bisogno. L'I.N .C.A. ripartirebbe, inoltre, sulla base di piani nazionali, i capitaii anticipati dallo Stato a titolo di sovvenzione e quelli destinati a ridurre l'onere degli interessi a carico dei mutuatari, riservando, naturalmente, a favore di determinate zone, le anticipazioni che dovessero essere destinate ad esse in base ai provvedimenti che le consentono. A tal proposito è opportuno ricordare che la regolazione dei tassi di interesse è uno degli scopi principali della riforma suggerita dal prof. Dell'Amore; e che, perciò, il progetto prevede che l'Istituto Nazionale possa anche corrispondere sussidi, a carico del proprio bilancio, agli istituti che non si trovino in condizioni da poter concedere finanziamenti alle condizioni risultanti dalla nuova disciplina. Tra gli altri compiti dell'Istituto sono compresi l'amministrazione del già ricordato fondo di garanzia comune e la intermediazione sistematica presso l'istituto di emissione per ottenere il risconto del portafoglio agricolo di tutti gli istituti partecipanti al sistema. In base a tali accordi, co11cretati sul piano nazionale, gli istituti regionali ed interregionali, ai quali dovrebbe affluire pure il portafoglio degli istituti locali, effettuerebbero le singole operazioni di risconto presso la sede competente per territorio della Banca d'Italia. Il progetto Dell'Amore prevede, infine, che l'azione dell'I.N.C.A. venga integrata, sul piano tecnico, da quella della Associazione Nazionale fra gli Istituti di Credito Agrario (A.N .I.C.A.), cui verrebbero attribuiti compiti importantissimi, che vanno dalla formulazione delle proposte relative ai tassi massimi di interesse per le operazioni, a quelle relative alle quote minime degli investimenti obbligatori in titoli dell'Istituto Nazionale, ai pareri sulla concessione di nuove autorizzazioni all'esercizio del credito agrario. ·L'Associazione dovrebbe provvedere, inoltre, a segnalare all'Organo di Vigilanza ed ai Ministeri competenti le eventuali infrazioni constatate presso Bibloteca Gino Bianco

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