Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

inte:grazione della attività degli istituti partecipanti dovrebbero essere assicurati, sul piano nazionale, da un Istituto Nazior1ale di Credito Agrario (I.N.C.A.), del quale il progetto propone la creazione. Nelle diverse regioni, poi, gli istituti regionali ed interregionali dovrebbero svolgere compiti analoghi nei conf1onti degli istituti locali operanti nelle zone di rispettiva competenza. Questi istituti locali - e, cioè, le Casse di risparmio ordinarie e le Casse rurali ed artigìane, con gli altri istituti, che, « dopo un vaglio molto rigoroso », otterranno la prescritta autorizzazione -- effettuerebbero soltanto operazioni di esercizio. Gli istituti regionali ed interregionali, invece, oltre a compiere operazioni di esercizio, provvederebbero direttamente alla concessione del credito di miglioramento nelle zone di loro co1nperenza, ad eccezione di talune ·operazioni che, per la loro entità .o per la natura particolare, verrebbero compiute direttamente dall'I.N.C.A. Gli istituti regionali ed interregionali, come è noto, già esistono attualtnente e continuerebbero a svolgere azione di coordinamento e di potenziamento rispetto all'opera degli istituti locali; ma il progetto prevede che adatte norme rendano più ampia ed efficier1te questa funzione, alla quale sarebbe connessa quella di integrazione dei mezzi finanziari di cui dispongono gli istituti locali. Gli istituti regionali ed interregionali, inoltre, dovrebbero assumere « denominazioni adatte al nuovo ordinamento >> e subire « alcune modificazioni rispetto agli istituti locali che partecipano alla costitt1zione del lo.ro capitale ed al loro funzi(, namen to >). Essi, infatti, non potrebbero « raccogliere depositi fiduciari nè emettere titoli a scadenza )>; ma, per il finanziamento della propria attività, dovrebbero valersi, oltre che dei rispettivi capitali congruamente aumentati, dei fondi messi a disposizione dagli istituti partecipanti e delle ant1c1pazioni ottenute dali>I.N.C.A. L'Istituto Nazionale dovrebbe venir creato, come ente di diritto pubblico, attraverso la trasformazione del Consorzio Nazionale per il Credito Agrario di Migliora1ne11to, e disporre di un adeguato capitale di fondazione sottoscritto esclusivamente da enti di natura pubblica. Alla formazione di quel capitale concorrerebbero, perciò, oltre lo Stato, gli istituti regionali ed interregionali di credito agrario e gli 1stituti di credito di diritto pubblico successivamente autorizzati ad esercitare il credito agrario, le Casse di risparmio ordinarie e l'Istituto di credito delle Casse di Risparmio, alcuni enti di natura pubblica, come la Cassa per il Mezzogiorno, la Cassa Depositi e Prestiti, l'I.N.P.S. e gli altri istituti di previdenza, l'I.N.A. e l'I.N.A.I.L. Per quanto riguarda lo Stato, la quota di partecipazione al capitale del Melior(:onsorzio - che verrebbe trasferito integralmente all'I.N.C.A. - dovrebbe essere aumentata da una ulteriore quota « risultante dalla capitalizzazione delle sovvenzioni effettuate dallo Stato stesso, per finanziare l'agricoltura, fino al momento della entrata in vigore della nuova legge >>. Essa comprenderebbe, qui11di, anche le anticipazioni previste dalle leggi n. 949 e 991 del 25 luglio 1952 e, pertanto, l'Istituto Nazionale verrebbe a disporre di tutti [58] BiblotecaGino Bianco

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