Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

• Oggi i giovani comunisti del C.U.D.I. giungono a proporre lo scioglimento della loro organizzazione e il [oro ingresso nell'U.G.I.: l'iniziativa si rivela affrettata, priva di serie giustificazioni e inficiata dal persistente tatticismo. ·Così, a proposito dei recente « caso Rossi » e della conseguente crisi de~la Giove11tù di Azione Cattolica, i giovani comunisti non parlarono forse unicamente di « aperture )) ai cattolici, mostrando la massima freddezza per una collaborazione con i laici dell'U.G.I.? Ma, al di là di quest'u!ltima constatazione, l'obiezione più seria deriva ,dal fatto che i giòvani comunisti non sanno mostrare su che basi, con che scopi, per quali ragioni si giustifichi il loro ingresso nel['U.G.I. Capovolto il rapporto .di forze (i laici in maggioranza, i comunisti in minoranza), tutto appare in una luce nuova. E sarà una storia da seguire con estrema attenzione. Comunque il senso ci par chiaro: i comunisti riconoscono che la funzione d'iniziativa nel mon·do universitario spetta all'U.G.I. e in essa tentano d'inserirsi, secondo il loro solito modo di procedere. Questa è una via; 1 l'altra è quellla di farsi veramente interpreti della loro tradizione, di parlare il linguaggio che è loro proprio, e non altro. In quest'ultimo caso, come si pone il rapporto con ['U.G.I.? E' una domanda cl1e i giovani comunisti sino ad oggi non si sono posti. Ugualmente, i giovani cattolici mostrano d'avvertire {Sempre più l'U.G.I. come un dato fondamentale della propria esperienza pollitica; tentano nuove definizioni dell'Intesa; cercano d'organizzarsi iin modo completamente diverso; ricercano sinceramente le ragioni di una collaborazione tra laici e cattolici. Ma di questi sviluppi recenti verrà altra volta opportuna l'occasione di parlare. Quell che conta piuttosto è vedere cosa abbia significato, ed anche cosa possa significare, per l'U.G.I. stessa, il suo congresso di Millano. Posta di fronte, in termini amp1, al problema dei rapporti con cattolici e comunisti, muta anzitutto aspetto e senso il suo costante riferirsi alla « tradizione )). Qudl che d'angusto v'era, di strettamente po[itico, di provinciale anche se si vuole, per la forza delle cose, dispare. Gobetti, Dorso, Gramsci, i « fuorusciti)), la Resistenza, !la Liberazione: cultura di battaglia che in tanto vale, in quanto sia fatta vivere in una prospettiva più ampia, dalla quale nasce la possibilità di opportune distinzioni. I,l problema dei rapporti con i cattolici, vissuto nella sua profondità, allarga enormemente ie prospettive: ritornano presenti ed attuali altri ,nomi, più Bibloteca Gino Bianco

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