Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

nismi Rappresentativi, sia in relazione al problema essenziale del1lariforma della scuola, inteso anche e soprattutto come problema di costume, di rinnovamento, di ammodernamento della scuola italiana, sino a renderla capace di un'efficace preparazione professionale, sia in relazione a dirette espressioni dellla vita culturale degli studenti (la loro stampa, i centri culturali, teatrali, musicali, cinematografici.. le relazioni con gli studenti d'altri paesi, ecc....). E, poi, il problema dell'assistenza, superando il concetto tradizionale cattolico, deve essere risolto· con la creazione di adeguati strumenti, finanziariamente dotati, che possano assicurare in forme moderne un concreto aiuto a:l 1 o studio. Il centro di questa iniziativa veniva indicato nelle Opere universitarie, e non più nei centri di Assistenza uni- ,,. versitaria, come facevano i-cattolici. E tali Opere, rette da un Consiglio al quale partecipano professori e studenti, con la legg~ Ermini vengono ad amministrare annualmente circa due mi1iardi. Senza capire e approfondire questi dati, qui sommariamente indicati, ogni storia del movimento universitario italia:no decade nel superficiale e nell'incomprensibille. Perchè, in rea!ltà, le varie forze universitarie si sono maturate, si sono affermate, hanno progredito o hanno perso di importanza e vigore, proprio affrontando e vivendo questi problemi. Da qui deriva il loro particolare carattere. · Volendo limitarci qui a individuare meglio la fisionomia dell'Unione Goliardica Italiana, a ricostruirne la storia, a valutarne [a consistenza idea~e e politica, è pur sempre necessario riferirci alla situazione generale che abbiamo delineato. L'U.G.I. accettava dunque la realtà della democrazia universitaria, ne riaffermava l'autonomia e le esigenze proprie di quest'ultima, sosteneva per questo una polemica intransigente con le Organizzazioni universitarie cattoliche e comuniste. Ma, così facendo, l'U.G.I. si trovava ,di fronte a responsabilità nuove. Il distacco deg1i universitari laici e democratici dai comunisti e il loro ingresso neli'U.G.I. non facevano che rendere più evidente tale fatto. Si pot ebbe dire superficialmente che si trovava1noa coesistere due anime dell'U.G.I.: l'una legata alla associazione tradizionale, l'altra aperta ai problemi politici, sia pur di poilitica universitaria o, in termini più generali, della scuola. Eppure i'U.G.I. seppe ritrovare e far valere una sua unità, non ricreata ar6fi:ialmente e per opportunismo, ma pazientemente costruita, attraverso llotte decisamente sostenute con i gruppi Bibloteca Gino Bianco

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