I e1etti e annuallmente rinnovati da tutti gli studenti. L'U.N.U.R.I. ha, a sua voita, la rappresentanza generale, su scala ,nazionale, di tutti gli universitari. Una prima, approssimativa e insuffic;ente, s1s_temaz1onegiuridica di questa situazione viene data dalla legge Ermini nel 1951, [a quale fissa anche un cont~ibuto che ogni student~ v-er;a per -le Suè organizzazioni. Questi, ì dati di fatto. Ma è sulla polemica, ancora in corso oggi, circa il significato e la portata di questi Organismi Rappresentativi, che occorre soprattutto fermare l'attenzione. Gli universitari, cioè, si creano uno strumento democratico, atto a difendere i loro interessi; ma poi si rivelano tutt'altro che concordi sul significato de!llo strumento e sull'interpretazione degli interessi. Al- tempo stesso i1 fatto e1 lettorale, ripetuto con tanta frequenza, e in ogni sede, favorisce una chiara definizione dei diversi movimenti. L'U.G.I., l'Intesa, il F.U.A.N., il C.U.D.I., nel tentativo di raccogliere la maggioranza dei voti, J)recisano anche, attraverso [e continue campagne elettorali con le consegt1enti polemiche, la loro fisionomia più o meno originale e le loro • esigenze. / Solo seguendo nei suoi particolari questa storia, si può spiegare ii risultato più appariscente, senza riscontro in altri settori della vita nazionale, c.he ha spesso colpito gli osservatori esterni. Nel 1946, la percentuale dei voti appare cosl suddivisa: cattolici 30 %, goliardi 28 o/o, lista di sinistra guidata dai comunisti 43 %; nel 1947, èat..olici 39 o/o; goliardi 35 %, comunisti 30 o/o; ndl 1949, cattolici 42 %, goliardi 40 %~ comunisti 14 %, neofascisti 4 ~lo; nel 1951, cattolici 41 %, goliardi 39 %, comunisti 10 %, neofascisti 10 %; percentuali rimaste poi pressocchè invariate, salvo una leggera, ma costante flessione dei cattolici e un progressivo aumento dei goliardi (oggi~ goliardi 43 o/o, cattolici 37 %) (1 ). Al tempo stesso va notato un costante incremento nel numero dei votanti, che passa da1 l 20 % dei primi anni al 35-40 o/o attuale. La -cifra massima che si può pensare comunque di raggiungere non va al di là ddl 50 % degli studenti iscritti all'Università (il numero elevato degli studenti fuori corso, dei fuori sede, ( 1 ) Queste percentuali sono del tutto ufficiose e non sono determinate con estrema esattezza. E' impossibile un calcolo esatto dei voti, specialmente per i primi anni, quando gli Organismi ·Rappresentativi non esistevano in tutte le sedi, ed è perciò meglio riferirsi ai Congressi nazionali, con inevitabili sfasature fra un dato e l'altro. Bibloteca Gino Bianco
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