Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

L'Unione Goliardica Italiana di Brunello Vigezzi GLI UNIVERSITARI italiani, il cui numero s'aggira oggi senza decisive variazioni annuali sui duecentomila, si inseriscono nell più vasto .mondo giovanile con una propria storia, che si è svolta dalla Liberazione in poi con caratteri del tutto particolari. Ed è una storia per gran parte ignorata o superficialmente conosciuta. Par quasi, ad osservar dall'esterno, che gli universitari italiani, con le loro organizzazioni ,nazionali e locali, le loro associazioni, i diversi movimenti ai quali aderiscono, non partecipino affatto alla vita po~liticagenerale e siano ben lontani da ogni posjzione d'avanguardia e di iniziativa. Non vi sono state, si può dire, dalla Liberazione ad oggi, salvo alcuni episodi secondari, superficiali e artificialmente provocati, manifestazioni . promosse dagli universitari in relazione agli avvenimenti politici italiani. Ciò non può 1 110nlasciare stupiti, dato che, per [unga tradizione conformista, si è portati a considerare come un segno di vitalità che i giovani, e gli studenti in specie, manifestino invece rumorosamente, tra l'assenso dei benpensanti e le speculazioni dei vari profittatori, [e [oro opinio,ni «rivoluzionarie>>, e scendano nelle piazze, e si agitino, ed esprimano così i loro pareri e la loro opposizione alla situazione politica esistente, e si facciano portatori del nuovo. Così mdlta stampa parla oggi dei giovani e della loro crisi di ideali, ddlla loro sfiducia e del dolorante i1 ntimismo o volgare opportunismo che li pervade. Questo, con insistenza particolare nei riguardi degli universitari che, con altrettanta superficialità, sono considerati meccanicamente come la futura classe dirigente del paese, sì che ad essi spetterebbe una funzione di guida e di iniziativa rispetto a tutti gli altri giova,ni. Bibloteca Gino Bianco

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