Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

depressione che durerà fino all 1895, è la nuova tariffa doganale del 1887, che segna veramente una svolta decisiva per la politica commerciale italiana. La tariffa e, dopo quella francese, ~'espressione più elevata del protez:onismo europeo: si valuta infatti che il livello dei dazi italiani rappresenti il 60 % ad valoreni sulle merci importate. I caratteri essenziali della tariffa sono rappresentati da una protezione molto spint? sui prodotti tessili, siderurgici e meccanici. Tra i prodotti agricdli viene sopratutto difeso lo zucchero, con un dazio di 50 lire, poi elevato a 99 lire nel 1894; il grano è gravato da un dazio di 3 lire al q.!le, elevato in seguito a 5 lire nel 1888 e a 7,50 nel 1894; 7,50 è anche i[ dazio sul riso e 4 lire su·fil'avena.Total- - n1ente esenti da dazio rimangono invece, per ovvie ragioni, le materie • prune. , Quali furono le conseguenze della tariffa del 1887 sul sistema produttivo del paese e su[la struttura del mercato del [avaro? Le nascenti industrie tessili, siderurgiche, meccaniche, ne risentirono indubbi benefici; ha inizio in questo periodo un movimento, concentrato sopratutto nel triangdlo Torino-Genova-Milano, di formazione di un proletariato industriale e di un sistema produttivo e finanziario sufficientemente prossimo a quello degli altri paesi dell'Europa settentriona[e e occide,ntale. Il fenomeno del1I'urbanesimo si manifesta con notevole ampiezza. Il commercio interna-- zionale si allarga. Tuttavia ~'agricoltura risentì piuttosto danni che vantaggi dalla tariffa del 1887. Infatti, mentre la protezione granaria no1n riu~ì ad eliminare i1 1 disagio creato dalla concorrenza transatlantica, la tariffa incise negativamente sulle coilture di qualità e di esportazione, ra~- lrntandone lo sviluppo. Inoltre il protezionismo industriale aggravò molti c]e;nenti di costo per le aziende agrarie (sopratutto macchine e concimi), infll1endo in tal modo a deprimere i[ reddito dellle campagne e scoraggi1ndo il capita!le da più massicci investimenti fondiari. Ii1 siffatte condizioni noi assistiamo, nell'ultimo decennio del secolo, al formarsi di un duplice ordine di cause che si riveleranno in seguito deterterminanti per lo stato dell'occupazione operaia in Itaiia. Per quanto riguarda l'industria, [a politica protezionistica inaugurata con la tariffa dell 1887, oltre a sostenere le iniziative economicamente solide dell'industria cotoniera, di quella chimica e di quella meccanica, contiene già in sè ill pericolo di deformare la struttura produttiva del paese rendendo possibiie la vita di imprese parassitarie, e agglomerando un prdletariato industriale Bibloteca Gino Bianco

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