Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

l'altro nemici; il giorno, però, in cui l'abruzzese pervenisse ad apprezzare i vantaggi del solidarisn10, e a rompere l'involucro e il guscio entro i!l quale ciascuno sta racchiuso, potrebbe essere un'altra cosa. In quel senso la democrazia rappresenta il più efficace antidoto agli antichi malanni; una democrazia aggressiva o, per meglio dire, entusiastica ed entusiasmante, capace di far superare il diffuso sentimento di scetticismo che ci manda in fondo un po' tutti (chi è nato cavallaro, muore cavallaro, dice un proverbio lancianese; e l'impresa di convincere che, invece, si può ~ascere cavalllaro e morire chauffeur è ardua e .diffic~le). Ignazio Silane, in un suo !lucido scritto, ha detto che l'opera di resurrezione dell'Abruzzo potrà esserre condotta a buon punto unicamente da un riformatore sociale, che sia, insieme, un profeta: qualcosa, insomma, come il medioevale abate Gioacchi,no di spirito profetico dotato. Senza dubbio, la previsione di Silane è eccessivamente letteraria, e forse anche dannunziana; ma contiene una parte di verità. Ma proprio perchè ,l'ascesa de:ll'Abruzzo incontra tanto numerosi ostacoli, è possibile che essa non avverrà mai, che quella terra rimarrà ognora t1na regione di retroguardia, non desta o mal desta dal suo sonno sempiterno. In tal caso, nonostante la saggezza dei suoi contadini che sono più di ogni altro vicino al cuore della vita, che sanno leggere tra gli astri del firmamento o asco'ltare, portati sull'ala del vento, oscuri segreti, ad og.ni altro vietati, una 11otevole « carica n di intelligenza rimarrebbe inutilizzata e non messa a frutto, con danno loro e generale. Ma le vie della Provvidenza o, se volete, i disegni del destino sono, per definizione, arcani; e non vale 11elle fata dar di cozzo, ribellarsi contro chi vuo~e, se non può: che è ancora un proverbio abruzzese e, sopra tutto, un atteggiamento fon·damenta1 le dell'animo di que!l pop.alo. GIORGIO GRANATA [1221 Bibloteca Gino Bianco

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