entreranno in cabina, continueranno a dare il loro suffragio a Spatar0 e ai protetti di Spataro. Tuttavia, e sia detto ad onore dei notabili, non è possibile partlare di una foro adesione incondizionata e perinde ac cadaver allla cl.e.; una clericalizzazione troppo stretta della vita paesana meridionale sarebbe in contrasto con la illustre tradizione giurisdizionalistica, mai venuta meno, fondata sulla separazione tra i due poteri, a termini della quale il prete è padro.nc in casa sua, in chiesa, di tutto ciò che ivi è co·ntenuto, da[[a perpetua all'altare, ma non oltre. In paragone risultano più schietti, e simpatici, ma[grado il loro nazionalfascismo, quei notabili, invero non eccessivi di numero, che, in- . vece di aderire alla cl.e., hanno preferito gettarsi nella lotta senza maschera e sposare la causa della monarchia. Ma la monarchia, Umberto, Maria Josè, Maria Pia, Altacomba sono simboli fastidiosi ed ingombranti nel presente momento a giudizio deitla maggioranza dei notabili, j quali non mancano di spiegare che un eventualle incremento nei voti dei monarchici - che, d'altronde, appare assai improbabile, dato che le fortune di corona e stella in Abruzzo sono un fenomeno clientelistico, risultano legate a questo o a quell'altro nome di risonanza nella zona - si risolverebbe in una grossa iattura; un argine unico - quel[o a1 ll'insegna d~11o scudo crociato - è ognora più efficiente di due schieramenti, che finirebbero inevitabilmente con il venire alle mani. L'altro partito di destra, il M.S.I., è oltremodo sospetto e non in odore di s~ntità presso i ben pensa,nti: raccoglie i suoi simpatizzanti nella borghesia minuta, nei falliti di tutti i ceti, nei vecchi arnesi di Salò, in alcu,ni giovani sperico[ati ed ingenui, riprovati magari al1'esame di maturità, che, una volta più avanti negli anni, finiranno con l'abbandonarlo. Il programma del M.S.I. tra la Maiella e il Gran Sasso può essere configurato, con un po' di buona volontà, come una specie di comunismonazionale, un troschismo abruzzese; tuttavia, i dirigénti missini sono pieni di rancore e di astio verso i proprietari locali, che ne disdegnano la compagnia: salvo domani passare al loro servizio. I sociallisti del P.S.I. sono il residuo di altra epoca, e qualcosa che, prima o poi, così stando ile cose, dovrà ceder_eil passo ai comunisti. Questi ultimi esercitano una funzione di urto e rottura: a un dipresso come l'erpice che sommuove la terra; in molte località sono riusciti a convogliare dalla loro parte, magari i1n qua'lità di indipendenti, notevoli cleBibloteca Gino Bianco
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