' Tuttavia, le idee contano più che le tecniche, i gas liquidi, i chachets antinevralgici. E per quanto concerne la presenza, o meno, di nuovi orientamenti idea!li, politici e sociali, occorrerà, anzitutto, insistere su[ fenomeno - che è comune, d'altron 1 de, all'intiero Mezzogiorno - della progressiva eliminazione delle clientele. Se anni fa, appena prima dell'ultimo conflitto, i notabili esercitavano ancora notevoli peso ed autorità, oggi sotto questo riguardo le rotte sono invertite: i giudizi dei galantuomini non fa,nno più testo; anzi, molto spesso è sufficiente che uno di essi si esprima in un certo modo, perchè !l'intiero paese si dichiari di parere contrario. ~elle competizioni elettorali l'adesione di un notabile ad una lista politica si risolve per lo più in uin cospicuo danno: se Don Alfredo o Don Giulio e, più in generale, se i Don riversano i ~oro voti su questo o quell'altro partito, segno è che si tratta di una formazione politica intesa a promuovere gli interessi dei « signori )), e non quelli de[la generalità; una conferma di più per votare contro quel contrassegno e gli uomini di quel partito. 11 1 distacco, insomma, tra la popolazione e l'ex ceto dirigente è ormai assoluto, o quasi; quest'ultimo, 1 de[ resto, ha abdicato alle sue pretese e al1 le sue funzioni, si è 4rroccato su posizioni di resistenza e di difesa, volte unicamente ad una puntigliosa sa1 lvaguardia dei propri interessi, di proprietari agricoli. In ·conseguenza, i notabili so1 no passati a bandiere spiegate sotto le insegne della democrazia cristiana, che in Abruzzo è fortnazione politica - se non a carattere - con fisionomia decisamente conservatrice: i redditieri, che conferiscono i loro voti allo scudo crociato e tailora in pubbilico spendono parole a vantaggio del partito di piazza del Gesù, ma senza compromettersi eccessivamente, non sono affatto convinti circa la bontà delle idee della democrazia cristiana; tuttavia, sono persuasi, e non senza ragione, che essa rappresenta un argine e un baluardo contro il comunismo. Sono soliti, anzi, muoverle rimbrotti e contumelie; l'accusano di eccessivo <<sinistrismo)); dichiarano che sarebbero disposti a votare più a destra, se in quella parte dello schieratnento politico vi fosse una formazione davvero efficiente, un « argine di ricambio >) (in questo senso la recente scission-etra llaurini e covelliani J)sicologicamente ha compromesso [e fortu,ne dei monarchici ìn Abruzzo, in quanto i ben pensanti vi hanno scorto i1 1 segno di una pericoiosa malattia, la medesima tendenza allo scissionismo di cui dànno prova gli altri partiti minori); nondimeno, al momento delle votazioni, quando [118] Bibloteca Gino Bianco
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