Nord e Sud - anno II - n. 2 - gennaio 1955

CRONACHE E MEMORIE Introduzione ali' Abruzzo Rimasto ognora ai margini della storia, toccò, allfine, in sorte all'Abruzzo l'occasione di spezzare il gran cerchio d'ombra e di venir fuori da una sitt1azione di minorità: nell'autunno 1943 la guerra, infatti~ fu di casa fra le sue mura, percorse le sue strade, mise in fuga torme di fuggiaschi alla ricerca di scampo e riparo, sostò lungamente - all'incirca otto mesi - nei suoi villaggi. Presso a poco come in uno dei numerosi affreschi di giudizio universale contenuti nelle sue chiese, sembrò che le trombe di un novissimo giudizio avessero cominciato a suonare a distesa nel proposito di svegliare coloro che avevano dormito un sonno durato ancor più dei settecento anni concessi da una 1nisteriosa, quanto ineffabile Provvidenza ad. Aligi, pastore. Popolazioni che non erano mai sortite da1lleloro case s'imbatterono 1 a1 ll'improvviso, in negri; polacchi, inglesi, canadesi, indiani, 1 neozelandesi, australiani; e .non importa se, in precedenza, i più avventurosi si fossero spinti sino a Roma, Milano, Palermo - alcuni tra di essi, se non altro, per adempiere gli obblighi del servizio militare - o avessero varcato addirittt1ra !l'oceano per le Americhe: l'Abruzzo ha fornito ognora numerose reclute al!l'emigrazione; quelle precedenti esperienze appartenevano ad un mondo straordinariamente remoto, e, una volta tornati in patria e restituiti alle placide cure di tutti i giorni, tra piazza e chiesa, New York e San Pietro, Santa Maria del Fiore e Golden Gate erano come pezzi e, anzi, relitti di una esistenza vissuta in sogno. ~el 1943, poi, a differenza di quanto era accaduto sino allor·a, le parti risultavano rovesciate; in luogo di doversi recare alla ricerca delll'America, era !l'America - o l'Inghi~terra, o il Canadà, o la Nuova [108] Bibloteca Gino Bianco

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