Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

samente si ali1nentano i bambini appartenenti a famiglie di piccoli e, a vdlte, anche medi proprietari e artigiani, neilla cui dieta compaiono maggiori quantità di grassi, sia animali c~e vegetali, e di proteine, tratte da formaggi e carni insaccate. In particolare, occorre osservare che tutte le assenze scolastiche dipendono dal f~tto che i ragazzi, specialmente neJlla prima età, sono privi quasi totalmente degli alimenti necessari allo sforzo inteliettuai]e, richiesto dalla frequenza scolastica : latte, zucchero e prodotti vitaminici jn getlere. Sebbene le condizioni a questo riguardo 1110nsi possano generalizzare a tutta la regione, e in ogni Comune a tutte le categorie sociali, è certo che in molti casi il basso rendimento scolastico dei ragazzi è provocato da queste deficienze alimentari. Il problema della refezione scolastica, pertanto, ha bisogno di essere impostato e risdlto su lar'ga base, speciàlmente nelle prime classi e per gli asili d'infanzia, ai fini sia dellla lotta preventiva contro le malattie ddll'età scolastica, sia dello stesso normale funzionamento della scuola. Stato sanitario e malattie più diffuse - Purtroppo, per lo stato di deficienza dei servizi di assistenza scoiastica, mancano indagini approfondite sulllo stato fisico dell'infanzia ed in particolare sulla predisposizione alle malattie e su~le caratteristiche dei periodi di crescenza. Come è noto, tuttavia, elevatissima resta ancora oggi la mortalità infantile, che, se in massima parte è da attribuirsi a malattie epidermiche o acute, in misura notèvole è certamente dovuta allo stato di squilibrio fisico nel qua1 le si svolgono i primi anni di vita dei bambini, che solo successivamente ritrovano neJll'età adulta un pieno equilibrio. Quindi, l'aspetto più importante delle condizioni sanitarie dell'infanzia sfugge ancora ad una esatta rilevazione. Le molteplici notizie ufficiali sulle più comuni malattie e alcune indagini particolari eseguite in alcuni Comuni indicano, tuttavia, quanto segue. Le malattie più diffuse sono quel!le d&l'apparato respiratorio nei n1esi invernali, quelle dell'apparato gastro-enterico nei mesi estivi; notevole diffusione hanno le malattie reumatiche e cardiovascolari, mentre la tubercolosi è molto meno diffusa che nel[e a!ltre regioni. Il tracoma, che pure ha subìto una certa contrazione, ha un indice elevato nelle zone del Melfese e del Metapontino. Da una indagine che si va eseguendo e dai dati fi1 nora acquisiti sembra potersi affermare che la lue è diffusa più di qt1anto non si denunci, ed è purtroppo ignorata frequentemen~e. L'enBibloteca Gino Bianco

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