per la classe 1920, il 61,5% per la dlasse 1915, il 48,7% per la classe 1910. A Ruoti il dato (46,2%) relativo alla olasse 1926 è superiore a quellli per le classi del 1910 e 1915 (rispettivamente: 39,1% e 44,1%). A Savoia si è riscontrato il 47,6% nel 1926 e il 10% nel 1915. Gli esempi potreb-_ bero continuare, a dimostrazione della grande varietà del prospetto statistico degli ana!lfabeti, come risulta dai registri di leva; i quali non possono costituire, peraltro, una fonte probativa rispetto allo stesso fenomeno dell'ana!lfabetismo adulto. I valori totali, relativi ai visitati di tutta la provincia (30% per la classe 1910; 23% per fa dasse 1915; 21% per la classe 1920; 19% per la classe 1926) attesterebbero, comunque, un complessivo decrescere dell'analfabetismo fra i soggetti di leva. Comunque sia - ed è augurabile che i!l nuovo censimento ci permetterà di misurare esattamente la situazione attuale - è certo che, oltre alil'ana[fabetismo degli adulti, persiste in Basilicata un processo per cui l'analfabetismo si ricrea <.ontinuamente nelle classi giovanili. A questo fine l' « Unione Nazionale per la fotta contro l'analfabetisn10 », applicando un razionale metodo d'indagine, ha rilevato la situazione scolastica per l'anno 1947-1948 in relazione anche alle esigenze di edilizia e alle condizioni igienico-sanitarie in 17 Comuni della provincia di Matera e in 14 ddlla provincia di Potenza, compresi i due capoluoghi. Le notizie sono state raccolte mediante appositi questionari diretti ai sindaci, ai direttori didattici o ai maestri fiduciari, agli ufficiali sanitari, ai parroci. Riguardano i dati anagrafici, [e condizioni genera[i di vita, l'attività assistenziale, e, in particolare, la scuola: edilizia, servizi igienici, arredamento scolastico, materiale didattico, vita della scuola, assistenza scolastica. L'Unione ha diretto :la sua inchiesta in quei Comuni dove le erano possibili i contatti con elementi qualificati dell1lascuola e con autorità che avrebbero potuto, in seguito, svolgere attiva opera nel quadro delle iniziative promosse dall'Unione medesima. I Comuni risultano, comunque, rappresentativi della svariata realtà sociale dellla regione, i,n quanto sono considerati, oltre ai due capoluoghi, centri dai più piccoli (anche frazioni) ai più grandi del[e diverse zone della Basilicata, con una popolazione complessiva di 262.486 abitanti, ossia oltre un terzo di tutta la popolazione residente, calcdlata al 31 dicembre 1947. Dal materiale d'informazione raccolto attraverso i questionari e dagli assistenti incaricati dall'Unione, (81] Bibloteca Gino Bianco
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