Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

.dello Stato italiano, congiW1ta al!l'azione di un generale risveglio politico, di cui furono espresse conseguenze la !legislazione già menzionata e la formazione di organismi associati, collaboratori dell'azione statale. E, certo, altresì, che la migliorata situazione riguarda le classi giovani, [a .cui diserzione dalla scuola scende a valori notevolmente più bassi di decennio in decennio, mentre, rimanendo irrecuperabili gli adulti, iJ1. gruppo ,degli analfabeti aventi età superiore ai 30 anni resta in maggioranza, tanto da rappresentare ancora il 63 % di analfabeti ndll'ultimo censimento -del 1931. Questo progresso è ri1levato dal!le cifre del censimento del 1931, riguardanti l'analfabetismo per gruppi di età. Si intende che il -carattere predominante delle vicende in esame e il persistere di analfabeti adulti non recuperati, insieme a sempre nuovi e notevoli contingenti di .anailfabeti tra le stesse classi obbligate alla frequenza scolastica. Nel 1931, 13.376 ragazzi dai 6 ai 9 anni e 10.544 dai 9 ai 14 anni non sanno leggere -e scrivere; il 12 o/o degli analfabeti ( 23.920 unità) viene rilevato cioè, proprio fra i soggetti all'obbligo scolastico. Eloquente è il dato ricavabile da[le cifre che indicano la distribuzione degli analfabeti, dai 6 ai 14 anni, secondo le categorie professiona[i, alle quali fin da quell'età si trovano addetti, non fosse altro che in dipendenza della qualifica professionale del capo famiglia; 7053 sono addetti all'agricoltura, 770 alle altre professioni; ossia in misura del 32,70%, i ragazzi analfabeti sono occupati al lavoro. In base agili altri dati del censimento si può osservare che l'analfabetismo si ritrova sopratutto tra gli addetti all'agricoltura, che sono !la maggioranza e vengono rappresentati, sul totale dei censiti del gruppo delle professioni, dal 70,1 % in provincia di Matera e dal 72,2 % in provincia di Potenza. Infatti, in tutta la regione, su 100 analfabe~i, 45,66 sono addetti a[l'agricoltura. Quanto alil'analfabetismo femminile, esso è più diffuso di rquelaomaschile: si calcolano 1343 femmine analfabete in provincia di Matera e 1466 in provincia di Potenza su 1000 maschi analfabeti. Mentre per la provincia di Potenza l'analfabetismo del capoluogo (37,6%) è inferiore a quefllo degli altri Comuni (46,8%), nella provincia di Matera vi sono più .analfabeti (49,2%) nel capoluogo, che nei rimanenti Comuni del[a provincia (45,5 o/o); ciò è spiegabile per il carattere spiccatamente contadino della città. lnfine, la distribuzione dell'analfabetismo è più accentuata nelle regioni agrarie montane, meno in quelle di pianura e di collina. [77] Bibloteca Gino Bianco

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