largo movimento di opi11ionepubblica, ridestato da studiosi, uomini politici e scrittori, con !}'ausilioanche finanziario di banche e di privati, 1na sopratutto per l'autonomia che le garantiva la legge menzionata, l'Associazione potè svolgere un'azione proficua e continua, costruendo edifici rurali ben arredati (come quello di Pietragalla), attrezzando le scuole, istituendo asili moderni (a Pisticci e a Lavello), adottando programmi scolastici che sono, ancora oggi, esemplari. Il ritmo lento e metodico, impresso da;ll'Associazione alla sua attività, corrispondeva alle gravi condizioni del!l'ambiente agricolo e allo stato ddle scuole, quale risultava dall'inchiesta eseguita nel 1922 dalla Direzione generale per l'istruzione primaria (968 aule disadatte su 988 au!le esistenti) e quale fu rappresentato, nella sua « tanto tragica miseria))' da Giuseppe Stolfi in La Basilicata senza scuola (1922). Accadde in quel periodo, per merito sopratutto dell'all[ora direttore per l'istruzione Giuseppe Lombardo Radice, che iniziative associate e azione statale trovassero finalmente il punto d'incontro per affrontare decisamente il prob]ema. Oltre al riconoscimento degli Enti dclegati, particolarmente consapevoli delle condizioni sociali e psicologiche delle popolazioni, ill decreto del 31 dicembre 1923 apparve essere risolutivo, in quanto mirava a realizzare le concrete esigenze rimaste insoddisfatte; si stabiliva un criterio di graduatoria per le costruzioni edilizie nei Comuni ad allto analfabetismo; si dava precedenza alle costruzioni degli edifici scolastici rurali; gli Enti delegati erano autorizzati a sostituirsi ai Comuni. Ma l'intervento del fascismo interruppe questo processo, sia riprendendo la tradizionale pdlitica delle facilitazioni per mutui e sussidi da parte dello Stato ai Comuni, ai quali si riaddossarono nel 1926 le spese per l'edilizia scolastica, sia eliminando il concorso delle associazioni, sostituite dall'Opera Nazionale Ba[illa e dall'Opera Nazionale Dopolavoro. Di esse la critica più benevola non ha potuto definire l'azione ndl campo precipuo dell'istruzione dei giovani e dell'educazione popolare. Ail 1925-36(6 ) la situazione scolastica era questa: 53 asili infantili, bisognevoli tutti di sussidi e ben lontani dall funzionare, come si dettava per legge recente, quali istituzioni prescolastiche; 4 edifici scolastici in 126 Comuni; 31 aule da costruire per accogliere i frequentanti; 400 per acco- ( 6) ZANO'ITI-BIANco, op. cit. 177 ss. e 251 ss. Bibloteca Gino Bianco . [72]
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