Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

centuale di iscritti a!llescuole elementari (56,69 alunni per 1 .ooo abitanti); in totale 27.882 alunni iscritti su una popo[azione censita nel 1901 di 490.705 abitanti. Col:lateralmente all'azione governativa, mentre le classi popolari del Nord trovavano spontaneamente mezzi e soluzioni organizzative proprie (si ricordi l'« Unione ltailiana per l'educazione popolare», istituita dalla «Umanitaria))' cui facevano capo numerose altre associazioni periferiche), e nell'agro romano sorgevano le scuole di Giovanni Cena (1904), solo più tardi, nel 1910, si costituiva l'« Associazione Nazionale per gli Interessi de!lMezzogiorno>>. La legge Credaro del 19II, istituendo i Con~ sigli Scolastici Provinciali, da cui veniva assunta l'amministrazione delle scuo[e elementari, intese liberare i Comuni, non capoluoghi di provincia e di circondario, ,dall'onere per il mantenimento delle scuole, fermo restatldo un ·contributo non gravoso per i bilanci comunali. Ne beneficiarono i picco:li Comuni, specie nel Mezzogiorno, laddove appunto la scuolla rappresentava un carico eccessivo, insostenibile. Sebbene non si avesse ancora l'am1ninistrazione diretta dello Stato, quale era stata prevista fin dalla legge Sonnino del 1906 (3) per la graduale avocazione di tutte le scuole primarie al[o Stato, fu quello certamente il più concreto intervento stata- [e, che stabilì un piano dodicennale d'investimento per ['edilizia scolastica, non realizzato per il sovraggiungere degli eventi bellici e per la crisi economica incombente sulla nazione. Se, pertanto, per la .dotazione di edifici scolastici, la [egge non sortì i risultati prefissi - come d'altronde tutte le a[tre, precedenti e posteriori, il cui programma si effettuò sempre parzialmente (4 ) - si ebbe tuttavia un incremento notevole del numero delle scuole, calcolato per la Basilicata a 1002 nel 1917, da 760 che erano nel 1911. Tuttavia, l'attività [egislativa richiamata si dimostrò inefficace in complesso, quanto meno, non decisiva: il sempre ribadito obb[igo scolastico veniva a consistere nella semplice affermazione normativa, con san- (3) La legge fu sostenuta da GrusTrNo FoRTUNATo, Il Mezzogiorno e lo Stato italiano, 2 (Firenze 1911) 453 ss. ( 4 ) Cfr. ZANorrr-BrANco (op. cit. 252): « Nel primo cinquantennio (1861-1911) la Basilicata, che aveva le aule scolastiche più miserabili del Regno, non potè ottenere, sui circa· 100 milioni conces·si dalle varie leggi per mutui e sussidi; che 586 mila lire ». Bibloteca Gino Bianco

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