Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

Locri nel '47, a contadini iscritti alla cooperativa La proletaria di Bianco, la quale regolarmente paga il canone d'affitto per cui è impegnata. « Come vede territori liberi e disponibili da assegnare non ne esistono ». Infine, tra i progetti prospettati al Prefetto, gli Uffici provinciali promettevano di esaminare la possibilità di occupare, ndl periodo estivoprimaverile, da 100 a 150 unità per lavori di viabilità e rimboschimento, mentre il Genio Civile decideva di appaltare altri 72 alloggi nella località << La Quercia >> per famiglie numerose, dltre il municipio, la chiesa, la scuola, le strade, il cimitero e l'illuminazione pubblica. Anche se tutti questi lavori fossero stati eseguiti, solo 240 famiglie sulle 623 di Africo e Casalnovo riuniti avrebbero potuto trovare alloggio. Quando io, nel gennaio 1954, andai a visitare i vari centri ove erano ricoverati gli africoti, trovai Africa-Svevo (2 ) in subbuglio. Terminata la costruzione dei primi 88 appartamenti da parte del Genio Civile (gli altri 78 non erano ancora iniziati) gli abitanti, privi del sussidio governativo, privi di lavoro (essendo i terroni circostanti mavorati da contadini ::liBianco), privi di quei diritti civici che nel loro paese godevano gratuitamente, come il legnatico, i!l seminativo, i1 l pascolo, erano in uno stato di vèra esasperazione; tanto che un ufficia1 le dei carabinieri mi pregò di rendere edotto il Governo di quello stato di cose e di insistere perchè quella misera popolazione potesse ricevere lo stesso sussidio ch'era stato erogato agli africoti che stavano a Reggio, a Bova Superiore ed Inferiore e nelle altre località. In tutti i luoghi visitati chiesi sempre ad una ventina di capi famiglia dove avrebbero voluto sistemarsi: i,nvariabilmente rispondevano: << undi c'è terra e casa)); molti soggiungevano: « facite 'a casa nta lu Carruso, la terra già l'avimu )). Mi informai anche se si sarebbero trasferiti volentieri sui Piani d'Aspromonte, ove c'era un Consorzio di bonifica e di trasformazione fondiaria; ma, percorsi i Piani per un'intera giornata, mi accertai che i lavori di trasformazione fondiaria erano ancora arretrati; nè d'altro lato il comune ( 2 ) Pare che si dica ora, ufficialmente, Africo Nuovo. Sarebbe bene che, per il buon nome d'Italia, si facesse scomparire del tutto, e al più presto, la precedente denominazione, comparsa all'inizio su giornali e avallata anche da pubblicazioni ufficiali. Bibloteca Gino Bianco

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