meglio esposti al sole e forse perchè., data la carenza di fognature, speravano così di vedere scendere fuori dall'abitato le sporcizie, ad ogni scroscio di acqua piovana. Ad ogni modo si rafforzò, nell'animo del Prefetto, [a convinzione che nel territorio di Africo non si poteva ricostruire : dopo il giudizio del geologo, anche quello del!'Ispettorato agrario e del dipartimento forestale sosteneva che quel territorio « doveva considerarsi come una in1mensa fraina, la quale non consente nè (sic) ricostruzione di centri abitaù, nè ricostruzione di colture agrarie)), fino a che non venisse eseguita la vasta bonifica montana, idrau1 lica e forestale che richiedeva almeno quindici anni: a tale bonifica doveva seguirne un'altra a valle della fiumara La Verde che, nascendo dal territorio di Africo, ed interessando i comuni di Ferruzzano, Bruzzano, Samo, Sant'Agata, Caraffa, Bianco, avrebbe dato modo di assegnare agli abitanti di Africo 1000 ettari di terreno. Anche l'Ente Sila proponeva, mentre la bonifica si sarebbe attuata (fino ad oggi non è stata iniziata) di acquistare a Bianco proprietà private da assegnare agli africoti, ma anche questa promessa, irrealizzabile, è rimasta tale. A Bianco non esistono proprietà private da vendere. Avevo scritto per sincerarmene a1 1 Principe Carafa di Roccella che si diceva possedesse una volta in quella zona vaste terre. Ed egli mi rispose: « Nella zona di Africa, Bova, Ferruzzano e Bianco io personalmente no11 posseggo nulla. Mio fratello possiede nel comune di Staiti e Africa un bosco di circa 500 ettari dissestato ed incendiato non atto in alcun modo a nessun genere di coltura che non sia quella forestale o boschiva... Per detto bosco sono in corso trattative con lo Stato che lo acquisterebbe in base alla Legge 25 luglio 1952, n. 951. « Nel comune di Ferruzzano e Bova nessuno di noi possiede un sol metro quadrato. « Nel comune di Bianco infine mia zia Maria Carafa, di cui io sono procuratore, possiede nelle immediate adiacenze dell'abitato di Africo-Svevo (chi sa poi cosa c'entrano gli Svevi con la Svezia?) circa 125 ettari di terreno posti fra la strada nazionale 106 ed il lido del mare in una zona compresa fra il torrente F'rascio e la collina del Capo Bruzzano. « Di questa zona, 35 ettari non atti a coltura e sottoposti a vincolo idrogeologico sono fittati per pascolo ad un pastore di Caraf a, mentre i 90 ettari sono tutti distribuiti, a seguito d'un accordo stipulato innanzi al Tribunale di [60] • Bibloteca Gino Bianco
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