Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

DOCUMENTI E INCHIESTE Lo spostamento dei centri abitati in Calabrra L'alluvione che dal 15 al 20 ottobre 1951 imperversò i,n tutta la. provincia di Reggio Calabria danneggiando più o meno gravemente 75 comuni, colpì soprattutto i[ comune di Africa - a 686 m. sul livello del mare - ove, per il franamento del terreno, alcune case del centro crol- . . larono ed altre si lesionarono, mentre la frazione di Casa:lnovo subì minori danni. La Prefettura ordinò l'immediato sgombero _di tutta la popolazione del centro (1300 abitanti), trasportandola dapprima a Bava Superiore e poi nella colonia estiva di Gambarie, sopra Santo Stefano d'Aspromonte (m. 1300 s.l.m.). 1'fa la neve e il gran freddo invernale, nel dicembre '51, fecero sgomberare anche questa località, e gli africoti furono portati in parte a Reggio (nel Lazzaretto e in 310 vani baraccati accanto ad esso, ed altri nella caserma «Trabocchetto>>); in parte a Palmi (scuola di agricoltura), a Fiumara (ex convento francescano) e nell'ex seminario di Bova Marina, opportunamente riattato. Gli abitanti della frazione Casalnovo, non gravemente danneggiati, furono !lasciati sul posto fino all'agosto '52, quando, dopo una visita di rappresentanti del Ministero dell'Inter 1 no e del Genio Civile, anche quei!la zona fu dichiarata Pericolante ed i suoi abitanti vennero trasportati a Bova Marina, ove furono costruite d'urgenza 32 baracche, ed a Bova Superiore, in un gran fabbricato non ultimato e privo di acqua e di cessi. Contemporaneamente, una campagna veniva svolta da alcune autorità di Africa, affinchè il paese venisse ricostruito nella località « La Quercia>> nel comune di Bianco, povero di terra per i propri abitanti, [58] Bibloteca Gino Bianco

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