di tutte le scuole elementari e materne, anche fuori dall'ambito dei propri comprensori di bonifica. A varie riprese Umberto Zanotti-Bianco fece presente ai dirigenti della Cassa quanto fosse assurdo iniziare delle bonifiche terriere lasciando che al margine di esse molta parte della popolazione continuasse a vivere in condizioni simili, assai spesso, a quelle dei trogloditi. La necessità di dare a quella popolazione scuole e asili infantili pareva a Zanotti-Bianco il logico completamento di quella redenzione della terra che dovrebbe mirare essenzialmente a redimere una popolazione abbandonata da secoli nella più mortificante miseria. Ma i dirigenti ostinatamente opponevano che la Cassa era sorta col preciso incarico di provvedere ad opere di carattere esclusivamente produttivo, e che l'incalcolabile beneficio che le scuole arrecano, sollevando il livello civile della nazione, non viene considerato nei bilanci finanziari. · Sì deve all'incrollabile tenacia di Umberto Zanotti-Bianco, ai cui passati n1eriti accresce autorità la carica di senatore a vita, si deve al Ministro della Pubblica Istruzione Gaetano Martino - e non si deprecherà mai abbastanza il suo abbandonare un posto tenuto con tanta dignitosa fermezza - se il 5 agosto di quest'anno il Senato della Repubblica ha potuto discutere un disegno di legge concernente (era tempo!) : « Provvidenze straordinarie a favore dell'edilizia scolastica >>. · Il presidente di turno, on. Corbellini, ebbe a dire all'inizio del suo discorso che la mancanza di aule nell'Italia insulare alzava la media degli alunni in ciascu11adi qu~lle esistenti a 75 scolari, ciò che significa mettere il maestro nelrimpossibilità di svolgere un qualsiasi insegnamento, dovendo egli, per n1antenere una parvenza di disciplina, mutarsi da educat~re in capo-ciurma. La nuova legge n. 645, del 9 agosto 1954, rappresenta indubbiamente il maggior sforzo compiuto dallo Stato dopo la legge Credaro del 1911. Come abbiamo già detto, le aule da costruire sono complessivamente 72.000, vale a dire u11a spesa da 210 a 220 miliardi per le sole scuole elementari e materne; spesa che non è immaginabile lo Stato (e per esso il Ministero dei Lavori Pubblici) possa assumere da solo. Si è dovuto così ricorrere al sistema dei pagamenti differiti, il che rappresenta una spesa massima di 15 miliardi ogni 10 anni, ossia di 1500 milioni da versare ogni anno alla Cassa Depositi e Prestiti o ad altri enti finanziatori, per ammortamenti e interessi. Per evitare che, una volta ancora, a non godere delle provvidenze statali sia proprio l'Italia meridionale, si è ottenuto dalla Cassa per il Mezzogiorno l'impegno di prendere a proprio carico, quando si tratti di comuni che non superano i 5000 abitanti, lo 0,72%, completamento del 61~ che lo Stato paga agli enti finanziatori per le scuole e gli asili infantili dell'Italia meridionale. Sin qui la legge : i risultati dipenderanno dalla maggiore o minore coscienza che, dell'importanza del proprio compito, avrà chi è chiamato ad applicarla; dipe11derà dal valore che i ministri che via via occuperanno il dicastero della P .I. e quello dei 1 LL.PP ., annetteranno al problema della Bibloteca Gino Bianco •
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