Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

botti o in balle entro cui il prodotto subisce una lenta fermentazione o stagio-- natura - che lo rendono idoneo all'impiego industriale l).elle Manifatture dello Stato. Tali operazioni si svolgono in appositi locali o magazzini, molto spesso dotati di impianti anche imponenti) con l'impiego di mano d'opera prevalentemente femminile. Nel raduno di Eboli, ignorato dalla stampa libera e da quella ufficiosa, ma illustrato con particolare risalto dalla stampa di estrema sinistra, è stato richiesto: l'aumento dei salari, che ora raggiungono un massimo di lire 600 al gior110; l'estensione del sussidio di disoccupazione per 180 giorni all'anno; il rispetto dei contratti di lavoro, delle libertà sindacali, delle leggi sociali, delle norme igieniche. Le rivendicazioni concernenti il salario e il sussidio di disoccupazione appaiono mantenute in limiti moderati : quello delle tabacchine è un lavoro duro, che non sempre si svolge in ambienti salubri, e vi sono lunghi periodi stagionali di interruzione. D'altra parte, il concessionario - il quale è un imprenditore imperfetto che subisce soltanto il rischio tecnico ma non quello economico, perchè conosce in partenza i prezzi ai quali venderà al Monopolio i suoi prodotti - per aumentare il profitto comprime al massimo i costi ed in particolare la spesa di mano d'opera. La situazione delle tabacchine, pur non essendo peggiore di quella di tante altre categorie di lavoratrici dell'agricoltura meridionale, è dunque meritevolissima della massima considerazione. La spregiudicatezza della agitazione comu11ista sta nell'isolare. volta a volta i problemi di ciascun settore, patrocinandone le particolari rivendicazioni anche quando esse sono in contrasto con gli interessi di- un altro settore a sua volta messo in agitazione. Nel caso delle tabacchine vengono sfruttati i motivi di più immediato effetto psicologico e più idonei a determinare le reazioni della categoria. Le· 100.000 tabacchjne che lavorano presso le concessioni speciali (sopratutto nel Salento, nel Be11eventano e nel Salernitano) disimpegnano lo stesso lavoro delle 3000 tabacchine delle Agenzie di coltivazione del Monopolio, ma le seconde hanno - come tutti i dipendenti pubblici - uno stato giuridico, ·una efficace protezione sociale, un trattamento economico migliore, perchè le paghe, stabilite per legge, sono superiori di 200 o 300 lire al giorno. L'ingiustizia del trattamento appare, quindi, particolarmente evidente alle interessate, le quali - acquistando coscienza della possibilità di miglioramento della propria situazione economica - manifestano contemporaneamente una generica adesione politica, emergendo dalla -massa amorfa del sottoproletariato delle clientele e qualificandosi come elettorato comunista. Che cosa può fare il Governo per le tabacchine? I socialcomunisti dicono : il Monopolio abolisca le concessioni speciali con gli utili dei concessionari, lavori tutto il tabacco nelle Agenzie delle coltivazioni, estenda la superficie coltivata a tabacco in Italia riducendo le importazioni dall'estero, ed infine • B•ibloteca Gino Bianco I

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