Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

tare la sostanziaJle arretratezza e incultura, con l'esaltarle persino come « barbarie >,. Def ez1one dolorosa, nella quale però riacquistano senso e peso proprio quelle insufficienze personali di cui si è detto : sterilità demagogica, falso problematismo, incapacità di misurare storicamente il senso di una tradizione, vaghezza 1letteraria, provincialismo culturale (['adesione all'esisteniialismo, prima di una rigorosa analisi dei suoi presupposti speculativi e culturali, non è forse un fatto di provincialismo inebriato?) con~ dizionano la resa a discrezione degli intel1 lettuali ex-liberalli del Mezzogiorno: una resa più stolida che vergognosa quando essi non vantano la pretesa di rappresentare tutta la cultura meridionale nel suo trapasso progressivo dal :liberalismo al com1.lltlismo;stolida insieme e vergognosa quando, eredi dello scetticismo meridionalista, surrogano coscientemente alila stupidaggi,ne del Mezzogiorno condannato naturalit:er la menzogna della splendida barbarie meridionale. Ma se il brivido romantico dell'Ur non percorre loro la schiena, cos'a'ltro può essere questa falsificazione se non una intenzione pratica, un comodo pretesto per vestire di decoro la triste abdicazione, la rinuncia scontata dell'umanesimo illuministico, cui solo appartiene in bene e in male la tradizione nobilissima del meridionalismo di due secoli ? Bibloteca Gino Bianco

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