Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

sa~à scomparsa, i1l sole dell'avvenire troverà i nostri intellettuali prigioni~i I nel campo di Agramante, pronti all'ultima rovina loro e della cultura di cui avevano preso le difese. Allora non saranno più i flautati incanti di R. Bianchi Bandinelli ( « ..• gli i•ntellettualli, di qualunque specie, hanno "cura •d'anime" >>; « ..• ciò che spinge gli intellettuali al P.C. è il fatto che essi sentono che in tal modo essi salvano le loro anime, le loro anime di lavoratori nel campo delle idee))) (4 ), o i maschi incitamenti di Ruggero Zangrandi lanciato a vincere sul povero Venturdli una battaglia già vinta. Sono le ciniche conclusioni di Lenin (5 ), che Gramsci riecheggia: « Una de:lle caratteristiche più rilevanti di ogni gruppo che si sviluppa verso il dominio è la sua [otta per l'assimi'lazione e la conquista "ideologica" degli intellettuali tradiziona:li, assimilazione e conquista che è tanto più rapida ed efficace quanto più il gruppo dato elabora simultaneamente i propri intellettualli organici ... >>; « ••• un intel:lettuale che entra a far pa~~e del partito politico di un determinato gruppo sociale, si confonde con. gli intellettuali organici del gruppo stesso... >>(6 ). Tra questi intellettuali « di sinistra>>, gli intellettuali del Mezzogiorno occupano un posto a parte. Essi vantano anzitutto una confidenza più spiccata con il crocianesimo (alcuni di doro, C. Muscetta, G. Pepe, e f~rse anche E. De Martino, sono stati materialmente vicini a Croce), portano come remora l'esperienza tutta astratta del Partito d'Azione, serbano soprattutto il privilegio di una « autenticità >>del [oro carattere di intellettuali, che ·persino Gramsci avrebbe riconosciuto (7 ). Per usare la termi- (4) Dal Saluto agli intellettuo/,i italiani ( 1946) in Dal diario di un borghese e altri sc1·itti, Milano, 1948, pp. 235 segg. Ma tutti gli scritti di questo volume (si veda particolarmente l'ultimo, su Gramsci nella cultura italiana), come i successivi del BIANCHI BANDINELLI su riviste e giornali di sinistra sono fondamentali per l'intelligenza del tipo « intellettuale di sinistra », e insieme dell'opera di strumentalizzazione compiuta dagli intellettuali comunisti. Poichè va chiarito che il nostro discorso preferisce considerare piuttosto gli intdlettuali « disorganici » che non quelli << in organico » come il BIANCHI BANDINELLI. (5) LENIN: Rapporto sul programma del partito presentato all'V/11 Congresso del P.C. di Russia il 19 marzo 1919, in Opere scelte. Mosca, 1947, II, pp. 427-30. (6) ANTONIO GRAMSCI: Gli intellettuali e l'organizzazione della cultu,-a, Torino, Einaudi, 1949, pp. 7 e 12. (7) Cfr. per ciò Gii intellettuali e l'organizzazione della cultura, cit., pp. 10 e segg. (sugli intellettuali « di tipo rurale »). ._ Bibloteca Gino Bianco I

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