ste retaggio di compléssi borghesi, o piccolo-borghesi, come una divisa reazionaria odiosa e incomoda per colui stesso che la porta (2 ). Rappresentato in questi tratti, l'intelllettuale di sinistra appare, però, più un diffuso stato d'animo che una concreta personalità storica: al contrario, gli intellettuali di sinistra ci sono, e si individuano come gruppo, oltre che per Je caratteristiche psicologiche già descritte, per fa loro fisionomia di ex-crociani, patiti di Gramsci - « l'intellettuale fra Lenin e Croce >> -, ora subitamente lanciati alla riscoperta di un De Sanctis progressivo e popolare, e ansiosi di scoprire, nel filone « populista » del[a ietteratura italiana del secolo scorso, una propria tradizione di rottura. da opporre all'interpretazione classista e borghese del Croce storico delfa letteratura della nuova Italia. Un motivo quest'ultimo che fa luce su un'altra, e non meno importante, delle tentazioni psicdlogiche dell'intellettuale di sinistra : la ricerca .dei precursori, di uomini, cioè, nei quali sia possibile riconoscere la medesima funzione di fiancheggiamento (obiettivo o soggettivo, fa ~ostesso) delle forze popolari. Ma può anche accader~, specie qua11do si risale molto indietro nel tempo, di non trovare, come si vorrebbe, sostenitori « culti )) dei diritti del popollo oppresso (3 ). L'in~ tellettuale di sinistra, sia esso uno storico o un letterato, non si scoraggia: se la cultura ha tradito ai tempi di Alcuino o dell'Ariosto, lasciando che Carlomagno mahrattasse gli schiavi o gli Este invitassero ai balli di corie sdlo gentiluomini o gentildonne, Gabriele Pepe e Antonio Piromalli sono pur qui a vendicare le offese e a correggere i torti. Forse, quan,do la nube polverosa sollevata dagli aspri combattenti ( 2 ) Un raro documento è, per tutti, la tragicomica frenesia, la· brama di dissolvimento di Lu1G1 Russo: « . . . io ardo per diventare comunista, ma per essere arrivato forse troppo tardi io mi arresto »; e le piacevoli note che seguono: cc••• per essere comunisti bisognerebbe essere ricchi di una cultura di carattere ·economicofinanziario che io non ho; per essere comunisti, bisogna avere quello che si dice una cuitura marxistica, e in me tale cultura è sporadica ... >> (Il dialogo dei popoli, Firenze, 1953, p. XX). (3) E si veda, per converso, la mascherata autoesaltazione in G... PEPE, Pane e Terra nel Sud, Firenze, 1954, p. 75 : « Ma ciò che in certo modo conforta, nel deserto della fame e della disperazione che viene alla luce dalle cronache e dai documenti di storia meridionale, è vedere che [sotto il dominio spagnolo] non tutti gli intellettuali tradivano, come in tempi più recenti, il popolo sof/ erente » (il corsivo è mio). E' l'anticipata epigrafe dell'intellettuale di sinistra meridionale. Bibloteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==