Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

• concrete realizzazioni di una democrazia moderna. Se ill comunismo ha avuto partita vinta rispetto a tutte le forme di reazione socia[e e fascistica, rispetto a tutte le manifestazioni della democrazia formale, esso dovrebbe avere compito ben più difficile rispetto alle manifestazioni del:la democraziamoderna, che nell mondo occidentale sono espresse dal new dealismo roosve:tliano o dalle realizzazioni laburistiche e ,dal socialismo di marca scandinava. Questa è l'alternativa de}la quale abbiamo avuto scarsa consapevolezza in questi anni, della quale bisognerà avere piena consapevolezza domani. Così la lotta fra democrazia moderna e comunismo, lotta che non è soltanto contrapposizione, e anzi importa poco che io sia, ma emulazione fra due ideali, fra due visioni del mo:ndo, fra due forme di civiltà, ha la sua validità anche per l'Italia meridionale, anche per iJl misero, • per l'arretrato, per i1l feudale e, nelllo stesso tempo, per il civilissimo , . . Mezzogiorno. f' • • • • • # Ma se comunismo e ·(lemocrazia moderna si scontrano e debbono . . scontrarsi più che altrove nel Mezzogiorno, quali sono le armi della se.. r , cotida in confronto ai miti formidabili agitati dal primo? In questo campo tutto ii processo di affinamento della democrazia moderna, del suo pensiero economico, della sua capacità di modificare Je condizioni sociali degli uomini, deve farsi valere. La redistribuzione del reddito attraverso l'in- . . ) tervento dello Stato è un dato della democrazia moderna, così come la politica dei massicci investimenti pubb[ici e la politica delle aree depresse. Parallele a questa politica sono la teoria del pieno impiego e della sicurezza di lavoro, come [e dottrine sulla previdenza e sull'assistenza. Chi esamini la storia delle realizzazioni economiche e · sociali della democrazia moderna troverà una capacità -di rivoluzione della vita tradizionale che nulla ha da invidiare al comunismo, pur salvando il principio fondamentale di libertà che caratterizza la civi1 ltà dell'Occidente. Abbiamo applicate queste riuove conc.ezioni del[a democrazia allà vita del Mezzogiorno in questi ·anni, a1lmeno dopo la !liberazione? Abbiamo fatto uno sforzo per difendere la civiltà del1'0ccidente sul solo terr~no nel quale può essere difesa, combattendo l'arretratezza, la miseria, la paura sociale? Ritengo di sì. , · · Se si pensa alle concezioni democratiche di Imbriani o di De Viti De Marco, di Nitti o di Giustino Fortunato, e se si pensa alla, maniera [16] Bibloteca Gino Bianco

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