Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

elemento di orgoglio nazionale e di emulazione insieme. Essi intendono co11seguire la modernità della 1loro vita economica, sociale e culturale, così come l'Europa occidentale ha saputo conseguirla, ma vogliono nello stesso tempo contrapporre t1na loro civiltà a quel1la civiltà (è soprattutto la tesi comunistico-nazionalistica dei paesi orientalli); hanno insomma ,l'obiettivo della emulazione e della contrapposizione insieme. Il Mezzogiorno non è in questa condizione. Esso è Occidente senza le condizioni economiche, sociali, culturali che caratterizzano l'Occidente. Esso non è un Oriente occidentalizzato: è un Occidente orientalizzato. · Questo elemento caratteristico del Mezzogiorno, questo essere il 1viezzogiorno un Occidente decaduto, è stato sempre chiaro ed univoco nella coscienza più avanzata del Mezzogiorno. Si può dire che tutta la storia politica sociale e cultura!le del Mezzogiorno ha visto contrapporsi una coscienza moderna occidentaile allo stato di arretratezza generale del paese, alla ignoranza e all'oppressione dei ceti più ricchi, al clientelismo e al provincia1lismo delle organizzazioni politiche, economiche e sociali locali. L'opera delle minoranze meridionali ha potuto avere maggiore o minore successo (dal Risorgimento in poi essa ha avuto, per lo meno, il merito di aver posto il problema all'attenzione del!l'Italia), ha potuto essere più o meno feconda, ma essa ~ra univoca ,nel suo indirizzo, ed era univoca perchè tutta la storia del Mezzogiorno si lega ad una esperienza occid_enta 1 le. E del resto, in un campo specifico, come quello cultura[e, questa capacità del Mezzogiorno di [egarsi all'Occidente ha raggiunto le forme più alte e più 1inpegnative. Il crocianesimo, co1ne fenomeno di grandissima cultura, non rapsodico, non occasionale, ma frutto di lunga tradizione e ·maturazione, è lì a testimoniare una capacità di circolazione occidentale ed europea del Mezzogiorno che, se non rispecchia direttamente la vita dei contadini meridionali, come ri[evano alcuni dogmatici censori~ rispecchia una ma,niera di essere dellla vita meridionale che non \ ' ' 1 pt10 essere ne trascurata, ne sottova utata. Si è affermato di recente che l'opera di queste minoranze è stata economicamente e socialmente improduttiva, che la democrazia politica, ideale delil'Occidente, non ha saputo dare nulla al Mezzogiorno. Da Matteo Renato Imbriani a De Viti De Marco, da Giustino Fortunato a SaiBibloteca Gino Bianco

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