siroli): "E' una via che non è stata sernpre seguita .. lv[ a è quella buona. E per questo non basta la Cassa del Mezzogiorno". Conclusione nostra: a parte l'ottimismo ( troppo ottimismo!) sulla tempestività delle provvidenze governative, è un articolo che denota senso comune, dedicato a lettori che si rispettano, tanto da ritenerli capaci di apprezzare una pagina di Cavour. Ma Missiroli è anche il saggio direttore del suo giornale e conosce i gusti del pubblico, e per i lettori che, caso mai, non apprezzassero Cavour, c'è Montane/li, in terza pagina, a divertirli. Sempre col/1alluvione, però - qui sta il difficile! -, e addirittura con un pizzico di questione meridionale. A differenza di Missiroli, notoriamente pallido ed uomo di tavolino, Montane/li, per attingere la sua verità, deve mettere in moto le gambe: due ore di salita, fino alla vetta di Monte San Liberatore, da dove si è staccata la frana. Riferisce il Montane/li che, in vista di pericoli del genere, erano stati costruiti in varie occasioni dei muricciuoli a secco che, al niomento opportuno, non sono serviti a niente. Si tratta, perciò, di fare un lavoro definitivo ed adeguato, che allontani la minaccia per sempre. A questo punto, lieto della sua scoperta, ma persuaso che due ore di salita debbano rendere qualcosa di più ad un giornalista dotato come lui, Montane/li cerca di trarne tutto il frutto possibile. Così i muricciuoli a secco diventano i "baroni del latifondo" ed i "galantuomini", che "non valgono, per puntellare la società, più di quanto valgano, a puntellare la terra, i muricciuoli a secco che qua e là la indigano ". Già, ammonisce Montane/li, ma chi sarebbe così pazzo di disfare quegli arginamenti provvisori, che pure a qualcosa servono, se è in vista il diluvio ( cioè i comunisti)? Conclusione ( di Montane/li): '' Il mio dubbio resta: è cosa saggia recidere questi spaghi, scucire queste toppe e rammendi prin~a che sia pronta la camicia di forza, e scegliere, per la perigliosa cperazione, proprio il momento in cui in queste contrade diluviano gli attivisti?". Conclusione nostra: l'articolo non è neanche divertente. Ma che opinione debbono farsi i lettori domenicali del Corriere su quello che c'è da fare· nell'Italia meridionale? ( Il giorno dopo, per chi non avesse capito, in un articolo finalmente divertente, M ontanelli trova modo di far sapere che ha avuto l'onore di pranzare a Salerno con l'ex-ambasciatore Guariglia, senatore del P.N.Jvf.). I DIRJ;:TTORI dei grandi quotidiani di informazione hanno fatto male, questa volta, a lasciare a casa i loro inviati speciali per la seconda Assemblea' dei Comuni di Europa, che Venezia ha incomparabilmente ospitato nei giorni 19, 20 e 21 dello scorso ottobre. Sarà stata, forse, -la fase di eclissi in cu~ sembrano volgere attual1nente gli ideali europeistici; sarà stato, forse, l'inguaribile scetticismo dei politicians verso ogni progetto federalistico - e tutti sanno che meta e scopo supremo dei Comttni di Europa è appunto la Fede,.. razione europea - certo è che la grande sta1npa di informazione, pur non BiblotecaGino Bianco
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