Nord e Sud - anno I - n. 1 - dicembre 1954

una volta il dovere di dire alto e forte ché ci si ostina a. non comprendere quello che si sta verificando nel Me.zzogiorno, che tale ostinazione conduce a un non lontano precipizio, che ì comunisti possono già pregustare i vantaggi che si ripromettono da una crisi istituzionale della democrazia italiana~ Le plebi meridionali non hanno una coscienza potitica, sòno solo ai margini di una coscienza di classè, hanno afferrato soltanto alcuni dati elementari della loro condizione umana: ma il processo di liberazione è appena agii inizi. Questo processo, risolvendosi nella promozione a proletariato cosciente e responsabile di un sottoprol~tart·ato e .di un mondo contadino a volte soggetto a tutte le corruzioni, a volte inquieto e rivoltoso, aprirebbe grandi prospettive di consolidamento e sviluppo della democrazia italiana, se non fosse per la massima parte controllato dai comunisti: Ai quali, in presenza di ambienti politici che negano e falsificano tutte le tradizioni ed aspirazjoni liberali, riesce facile camuffarsi da liberali. Non c'è che un mezzo per strappare dalle mani· dei comunisti il controllo del processodi liberazione del sottoproletariato e soprattutto dei· contadini meridionali: accelerar.elo svolgimento di tale liberazion-e,perchè, a un certo gra.do di esso, il comunismo perderebbe gran parte del suo attuale mordente, la sua forza di richiamo si attenuerebbe, le sue possibilità di camuf-. farsi dimi'nuirebbero. A volersi comportare nel modo opposto si produce il solo effetto· di spingere anche gran parte del ceto medio ne7la rete dei fronti popolari: ciò che sta infatti avvénendo, illusioni o delusioni_aiutando. . Perchè, parallelamente al processo di liberazion-edel sottoproletariato un altro movimento ha.avuto inizio nel Mezzogiorno, senza· che gli osservatori politici vi abbiano prestato mo/,ta attenzione. E' la secessione di t-tnaparte della piccola e media borghesia dal blocco agrario, Ìl qua,le si viene ormai sgretolandosotto ìa spinta ,dei tempi e degli eventi. Anche questo processo, per l'assenza di forze democratiche efficienti capaci di intervenire attivamente, viene ora controllato dai ·comunisti, mediante l'accorgimento dei fronti popolari, la penetrazione capillare nelle zone di particolare disagio S()ciale cd economico, la complessa tattica di convegni e di mozioni che la politica dei ~< fron-ti » consente. Buona parte della borghesia 1neridio1iale,la migliore, specialme1zte i giovani, si sente. oggi respinta da Il Mattino e da Il Giornale d'Italia, che no1i lianno sentito la [8] Bibloteca Gino Bianco

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