Recensioni il fascismo con serrate requisitorie alla Camera, che scorrazzava per l'Italia a rincuorare i compagni, ad incitarli alla lotta, scriveva articoli per la « Giustizia» e addirittura in campagna elettorale si trasformava in attacchino con tanto di colla e pennello; Matteotti, dicevo, che era probabilmente - come lo sintetizza Casanova - « il più antifascista», non ha il minimo dubbio quando per le elezioni del '24 il Partito Comunista propone un « fronte unico di opposizione proletaria al fascismo» con il PSI e il PSU. Cortesemente ma fermamente fa osservare che « i punti progra1nmatici toccano l'essenza stessa dei partiti: non è possibile, quindi, su questo terreno raggiungere un accordo». I comunisti reagirono pesantemente. E quando il Segretario del PSU declinò anche l'invito alla celebrazione unitaria del primo maggio, l' « Unità » sparò secca: « Le idiote insolenze dell'on. Matteotti ». Anche questo - questo dt1plice « no » di Matteotti - è un fatto politico che ci eravamo un po' dimenticati. Antonio Casanova ce lo ha giusta1nente rammentato. VIBIO BONGINI . 117 Biblioteca Gino Bianco
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