Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

Bi IL GIORNALE D'ITALIA Giovedì 27-Venerdì 28 Gennaio 1972 IGIORRNOIVEDNET·DLI ELIMTTAOTTEOTTI • • i trovarono • 1 avere • est • • 11ncu Turati scrisse alla Kulisciojf che i resti erano irriconoscibili e si diffuse la voce che il corpo era stato martoriato - L'autopsia, però, rivelò che la sabna era integra e che non era stata manomessa - Riprende violenta la ca,npagna scandalistica che esaspera l'insofferenza fascista - Nenni sostiene la complicità. di Mussolini - D'Annunzio replica alle voci tendenziose Il 'Re incita il Duce a insistere - Farinacci richiamato alla ,noderazione Quel cadavere, il cadavere di Matteotti fu ritrovato il 16 agosto, sepolto a fior di terra in una fossa nella macchia boscosa della Quartarella, presso Riano, a nord di Roma. E rana trascorsi 67 giorni dal rapimento del segretario del Partito socialista unitario. Deposti in una cassa, i poveri resti vennero trasportati provvisoriamente nel piccolo cimitero del paese, dove l'indomani si recò anche Turati per l'identificazione «Tutto è distrutto - scrisse Turati alla Kuliscioff la sera stessa. - Non c'è più neppure lo scheletro, ma soltanto tibie, femori, costole, ossa disperse e il teschio. Ma il teschio somiglia in modo impressionante al nostro povero morto, e, più che a lui, alla madre sua, che essendo quasi scheletrica è più simile al teschio del figliolo che il figliolo stesso. (... ) Di parti molli non v'è che un po' di addome e tutta la coscia destra annerita. ma abbastanza conservata. (. .. ) Qualche ciocca di capelli (. ..) fu raccolta e conservata( ... ). Bocconi (Alessandro, deputato socialista) ( ... ) fece rilevare come, per quel poco che si poteva rilevare dalle parti molli rimaste. apparissero le tracce di un taglio netto che aveva separato lo scroto ( ... ). Certo, è impossibile dallo stato di quei rimasugli desumere impronte di seviLie. (..)". Da Riano, le spoglie di Matteotti furono traslate alla stazione di Monterotondo, donde partirono direttamente alla volta del suo paese natale, Fratta Polesine ( Rovigo), per essere tumulate nella tomba dì famìglìà. , Si riaccendono le dispute Se la prima metà di agosto era trascorsa in una relativa quiete, dopo il ritrovamento del cadavere dell'ucciso, il clamore della stampa di opposizione, organizzala a catena per il massimo sfruttamento politico dell'affare Matteotti (che si risolveva in una innazionc delle tirature dei quotidiani, tale da far raggiungere al Corriere della Sera le ottocentomila copie), salì alle stelle. «Si disse che la salma fosse stata deliberatamente occultata fino a quel giorno, che il rinvenimento fosse una commedia, che mancassero ossa, che il cadavere fosse stato decapitato. Si distinse ancora una volta il giornale di don Sturzo, con la cal_unniosa pretesa che il teschio non fosse di, Matteotti, ma il resto del corpo appartenesse ad una donna. Il foglio clerical~ voleva i testicoli, ma tacque quando tra i miseri avanzi si trovò un resto dello scroto". Così Attilio Tamaro. In verità, i risultati della perizia necroscopica furono . ' . , seguenti: d) Il cadavere trovato alla Quartarcllà è integro. Il deprezzamento delle piccole falangi è dovuto a cause di dissolvimento. «2) li cadavere è in tutte le sue parti dell'onorevole Matteotti. "3) La fossa della Quartarella non è stata mai manomessa e gli spostamenti delle parti del cadavere derivano da strappi di piccole bestie del bosco. di Duilio Susmel di continuo che si è riscontrata è avvenuta a causa di dissolvimento. ..s) Non è possibile stabilire precisamente le cause della morte per la mancanza di organi interni, e poichè le ossa non portano alcuna traccia di lesioni. La frattura della costola può essere dovuta al forzamento del cadavere nella fo sa e le corrosioni dell::i medesima sono dovute a morsi di animali. Ma dall'esame della giacca· e della macchia di sangue riscontrata dalla parte interna sinistra della medesima, si potrebbe ammettere, come ipotesi verosimile, una ferita d'arma bianca sulla parte superiore del torace. Ma si potrebbe osservare a questo punto che essendo la macchia di rorma circolare, se si ammettesse la ferita, si sarebbe dovuta trovare la macchia a flusso dall'alto in basso, dato che la ferita fu inferta nell'automobile mentre l'onorevole Matteotti era seduto. "6) Il cadavere fu sepolto la sera stessa dc I fatto. Si esclude assolutamente che esso possa esse re stato sepolto qualche tempo prima del rinvenimento. "7) La lima non ha toccato affatto il corpo, né vivo, né morto. Essa è servita unicamente per lo scavo della fossa e le macchie rinvenute sopra di essa sono dovute al liquame cadaverico, assorbito per il contatto del cadavere. · ..8) I pantaloni non hanno traccia di lesioni e i tagli che in essi si riscontrano sono dovuti alla riduzione che si è fatta di essi in brandelli» Sot(o la tempesta dei vituperi, l'insofferenza fascista tornò ad esasperarsi. Suo interprete, Farinacci cominciò a protestare contro l'indirizzo di rigido mantenimento dell'ordine, imposto da Federzoni ai prefetti e alla Polizia, e da Oviglio alla magistratura. Poiché tale indirizzo non impediva la campagna diffamatoria degli aventiniani e inibiva invece ogni reazione fascista, ne derivava un vantaggio per gli avversari. Un Qiorno arrivò a Roma una colonna di automobili con centocinquanta camicie nere bolognesi, condotte dal senatore della Milizia Arconovaldo Bonaccorsi. Esse attraversarono la città, suscitando qualche timore e recarono il loro saluto solida] e al Duce a palazzo Chigi. Altrettanto fecero in quel periodo gruppi fascisti di Ferrara, Mila no, Cremona. Erano gli appassionati «selvaggi .. della provincia, che stentavano a rendersi conto dei motivi della tattica temporeggiatrice e stancheggiatrice adottata dal loro Capo. dal quale attendevano impazienti un consenso di aQire, e nell'attesa mormora~ano contro la sua presunta debolezza. l dubbi di D'Annunzio 11 19 agosto nuovo telegramma di Mussolini al commissario Rizzo: ..Manzutto riferiscemi che taluni informatori cercano persuadere Comandante circa caducità mio Governo. Faccia intendere che trattasi precisamente contrario. Governo è solidissimo ed io sono decisissimo tenere mio posto ... La risposta fu (21 agosto): ..Assicuro aver segnalato a villa Cargnacco, qGesta volta in maniera esplicita (. .. ), mancanza sincerità taluni informatori e conseguentemente fatto intende-re saldezza Governo fascista presente, passato e futuro ... Ma quattro giorni dopo lo stesso Rizzo scrisse al Duce: ,,D'Annunzio( ... ) ha confidato a Manzutto che in taluni momenti, da una parte' e dall'altra, vi è stata "della alterigia", specie da par.te di Vostra Eccellenza. S, e lasciato sfuggire che forse basterebbe un incontro a Mila no o una colazione al Vittoriale per diradare tutte le nebbie. li discorso per la sua delicatezza finì come uno sfogo intimo. Tutti quelli che sono arrivati (. .. ) hanno detto a D'Annunzio che il Governp fascista dura poco. (. .. ) D'Annunzio è convinto però di essere stato turlupinato. Un legionario che si trova qui in villeggiatura( ... ) mi ha dic~iaruto che il Comandante, l'ultima volta che lo vide, gli chiese ansiosamente: "Quanto dura il Go- '/" ( ) ve rno. ... l), Le tesi di Nenni In un opuscolo, oggi rarissimo, ultimato il 22 a2osto a Camogli e uscito il 3 settembre con il titolo L'assassinio di Matteoi/i ed il processo al regime, Nenni sosteneva l'infondata tesi della ..evidente complicità e responsabilità di Mussolini,, circa il delitto, avvertendo però che ne mancava la prova. Tuttavia affermava: «Per escludere la sua responsabilità bisogna affacciare l'ipotesi insostenibile che Rossi lo tradiva e che egli fosse l'ultimo degli imbec~li ignaro di ciò che si tramava ~,otto i suoi occhi ... Ecco comunque un ampio saggio di quella prosa. «(. .. ) li fascismo segue esattamente la parabola' di tutti i movimenti congeneri, la cui forza è consistita nel prestigio di un idolo e nella brutta sopraffazione armata, invece che nella grandezza e nell'attualità di una ideaforza. (. .. ) Negli ambienti mussoliniani, Matteotti, assieme a Turati e Treves. era ritenuto ostacolo insormontabile a quella collaborazione coi socialisti unitari, o almeno con la Confederazione, che ha, a varie riprese, tentato il Duce.( ... ) ,,Il giorno successivo a quello in cui fu assassinato, egli avrebbe dovuto parlare alla Camera sull'esercizio provvisorio, e senza rare dello «scandalismo" personalistico, si riprometteva di dimostrare il bluff delle previsioni di De Stefani, e di richiamare l'attenzione del Paese sulle troppo rapide fortune maturate all'ombra di palazzo Chigi e del Viminale. (. .. ) li delitto fu organizzato al ministero degli Interni, per mandato di uomini che, come Rossi. Marinelli, filippelli, si sentirono protetti dalla loro posizione gerarchica nel fascismo e ~elio Stato, e per mano di delinquenti, Dumini. Volpi, Viola, ecc.( ... ) . "Matteotti non ammetteva compromessi di alcun genere col fascismo ed aveva reagito con estrema energia al tentativo, affiorato anche rra gli unitari. di contrapporre al selvaggio rassismo delle province fasciste, un equivoco mussoliniano della capitale. (... ) Non aveva del Capo del Governo nessuna stima né mor,dc, né intellettuale, né politirn, e fu questa una delle raQioni della sua forza e, forse~ della sua tragica fine.(. .. ) "La verità è che il processato è lui, Benito Mussolini, il Capo, il Duce del fascismo, l'uomo nel cui nome da tre o quattro anni si flagella il proletariato, si calpesta la libertà, si ricaccia l'Italia nella buia notte del medioevo.( ... ) Egli è direttamente responsabile di ciò che avveniva nel suo Ufficio stampa, covo della Ceka (...). Il vero processo Matteotti si discuterà non in aula di Assise, ma davanti ali' Alta Corte di giustizia quando vi compariranno Mussolini e i suoi ministri.( ... ) ,,Invocano i fascisti i diritti della rivoluzione, invochiamo noi, interpreti della coscienza italiana, i diritti della giustizia. Tutta la tragicità della situazione, che per mille sintomi tende ad aggravarsi invece che a dimi- ~uire di tensione, è nella inconciliabilità di queste due tesi. (. .. ) Noi oppositori rassomigliamo un po' ad una compagnia occasionale di alpinisti, che hanno tutti una cima da raggiungere per poi prendere sentieri diversi verso direzioni qualche volta opposte.( ... ) ,,Una volta stabilito che il fascismo è il nage]lo del proletariato, tutti in1ezzi sono buoni se concorrono efficacemente e seriamente al fine di abbattere il 1·ascismo ..4) Il corpo non è stato seviziato, né vivo. né morto, E' integro nei suoi organi genitali e qualche soluzione La ·chiesa del cimitero di Riano dove venne trasportato il cadavere di. Giacomo Matteotti subito dopo il ritrovamento . ( ...). Se il fascismo osasse affrontare il giudizio del Paese indicendo delle nuove elezioni, sarebbe battuto in pieno.( ... ) Se le estreme ipotesi affacciate da Mussolini dovranno veril'icarsi, se cioè la maggioranza per prendere il potere. com'è suo diritto, dovrà passare per laghi di sangue, i fascisti impareranno a loro spese che non sempre è di moda il duello del sciar Panera( ... ),,. Nenni terminava: «Chiudere questa parentesi di medioevo che è il disonore cieli' Italia, abbattere la d ittatura insanguinata. rendere giustizia ii martoriati, è la più nobile 1111 presa nella quale possa aspirare di misurarsi un popolo che non sia indegno della libertà, è il più impellente dovere di un proletariato degno di aspirare alla società ed all'ordine socialista, Questo dovere i socialisti lo compiranno senza esitazione. mentre la rinnovata ·solidarietà dei ceti ricchi (agruri, zuccherieri, siderurl!ici. in genere tutti i trivellatori dello Stato) col l'ascismo, offre la prova che ancora una volta la lotta politica contro il fascismo è una fase della lotta di classe contro la dittatura della plutocrazia parassitarian_ M ussnl i 11 i fr:t il pl)pnlo Il 24 e il 25 agosto Mussolini fu a Badia Prataglia, presso la l'amiglia, che trascorreva in quel luogo le vacanze. Il 26 eccolo a Soci. Bibbiena. Poppi. In quest'ultima località, ricambiando il saluto del sindaco, concluse: "La navigazione non è sempre tranquilla·: talora il-destino r·a all'improvviso scoppiare l'uragano. ed è allora che il pilota deve avere la mano salda al timone e, se occorre, farsi legare all'albero del timone, per tenere fede alla sua rotta ... I contatti col popolo, lo confortavano, per cui considerò opportuno riprenderli. Infatti l'ultimo giorno del mese si diresse da Roma a Badia San Salvatore, su un'automÒbile da lui personalmente guidata, per inaugurare il monumento ai caduti e parlare ai minatori del monte Amiata. Premise che il punto di partenza è la nazione, cioè la realtà di interessi comuni. che deve prevalere sug]ì egoismi individuali. come in-segnav,i il fascismo tanto agli industriali quanto ai lavoratori. Di questi fece l'elogio. Poi, con meditato scatto. affermò: "Le opposizioni. tutte insieme, , non dirò, come disse Bismarck. che non valgono le ossa di un granatiere della Pomerania. rn:1 vi assicuro che sono perfettamente impotenti. Il giorno in cui usciss<!ro dalla vocifcraziolle molesta, per andare alle cose concrete, quel giorno noi di costoro faremmo lo strame per gli accampamenti delle camicie nere,,. Espresse ai minatori la sua umana simpatia, e quelli lo 0 •--------. circondarono entusiasti, alcuni afferrandogli e baciandogli le mani. ,,Gli assenti li~1nnotorto» Naturalmente l'impressione per la minaccia espressa a bruciapelo fu enorme e suscitò nuove ire degli aventiniani. ("Questo ubriaco, ma che banalità nei suoi discorsi!, sembra, ma ormai è un pezzo, alle porte del manicomio ... scrisse Turati alla Kuliscioff.) Tanto più che la sua intonazione pareva scostarsi da quella di un'intervista concessa qualche giorno prima dal Capo del Governo al direttore del Giornale d'lralia: Vittorio Vettori, e resa di pubblica ragione il 2 settembre. Mussolini ldi aveva detto che il fascisn10 era sempre disposto alla collaborazione coi liberali, non però con quelle frazioni che si dimostravano ostili. I fascisti che uscivano dalla legalità entravano nelle carceri. In campo costituzionale non si sarebbero ratti salti nel buio, ma non si sarebbe ammessa la paralisi e l'immobilità. li Parlamento avrebbe funzionato e gli assenti avrebbero avuto torto. «Se la nazione sarà un giorno stanca di me,), aveva continuato, ,,me ne andrò senza sbattere le porte e con la coscienza tranquilla, pere hè molte spinose e grosse questioni in tutti i campi( ... ) ho affrontato e risolto. La nazione, ho detto, e non già i c/ans dei delusi o quel centinaio di signori che si danno delle arie sull'Aventino e che pretendono la mia testa. Sono fermamente deciso a n.cgar loro questa soddisfazione,,. Nella stessa epoca, disse all'amico Ottavio Dinalc che l'opposizione aveva il torto di non capire "che io non sono un uomo da essere facilmente stancheggiato( ... ). Per chi governa, giunge un momento nel quale il senso del dovere e quello della responsabilità impone di agire o di andarsene. Io, ormai gli italiani lo sanno benissimo, non me ne an~ drò. Agirò ... Il Poeta replic~1 Intanto continuava ad essere inquieto circa l'atteggiamento di D'Annunzio. Difatti il I. settembre inviò al t'ido Rizzo questo teleQramma: ,,Prefetto Milano comunica che giorni 8-9 settembre dovrebbe tenersi Milano convegno nazionale legionari co~ intervento D,;,Annunzio per votare ordine del [!iorno adesione Comitato d-elle opposizioni. Voglia discretamente indagar-e e riferire". Ma il 2 il commissario rispose: «Allo stato attuale delle cose posso escludere in modo assoluto che D'Annunzio pensi partecipare convegno nazionale legionari e schierarsi accanto opposizione.( ... ) ... Per rompere finalmente ogni equivoco, proprio quello stesso giorno il Poeta mandò alla Provincia di Brescia la seguente lettera: «Mio caro direttore, un amico zelante mi avverte che ricomincia intorno al mio perfetto silenzio il vile rumore delle false notizie e dei pettegolezzi perfidi. Egli mi dice che anche nel suo giornale discreto si ciarla stamani di non so qual consenso a non so qual «Lega Italica". La prego di dichiarare che io son ridivenuto il solitario e orgogliosissir:no artista del I 911 e che per fermo proposito io non mi curo di sapere quel che accade fuori del Vittoriale. Aggiunga che io faccio ardere ogni sera, dinnanzi al masso del Grappa, il mucchio cotidiano delle lettere non aperte. Scrivermi è inutile, venire alla mia porta è inutile. Non rispondo ad alcuno, non ricevo alDomani la decima puntata l'ASSASSINIO DICASALINI PROVOCA LAREAZIONE FASCISTA cuno. Non v'è preghiera e non v'è insolenza che possano rompere per un attimo la mia clausura. I miei cani sono sagaci e mordaci. "Cave canes ac dominum ". (...) A tutti i politicastri, amici e nem1c1, conviene dunque oramai disperare di me. ( ... ) Nulla d'estraneo mi tocca, e d'ogni giudizio altrui mi rido. Ho parlato chiaro? Le sarò grato, signor direttore, se vorrà aiutarmi a sturare i troppi duri orecchi.( ... )•. Allora Mussolini scrisse a D'Annunzio (5 settembre): «Mio caro compagno, ho visto la tua lettera sul giornale bresciano. E' uno stop decisivo. C'è da augurarsi che intendano quanti si aggrappano alla tua potenza e alla tua gloria, magari per farci un piccolo affare personale. Quanto a me, ti dirò che ho ormai vinto la grossa partita. Tu capisci che io non mollo a nessun costo, nemmeno a costo di sangue, quando si tratta di stabilire o no se io sia mandante in assassinio! Tre mesi ra mi hanno gettato un cadavere fra i piedi: era pesante: mi hanno fatto barcollare e soffrire( ...). Come invidio la tua ·solitudine, popolata di grandi ricordi, chiusa nel ritmo operoso della tua grande fatica. (... ) Ti abbraccio. tuo,,_ In realtà, il momento del m,1ggiore pericolo appariva superalo, anche se la crisi non era risolta. Gli aventiniani continuavano a mostrarsi incapaci di stringere e di concludere: inoltre assumevano atteggiamenti che urtavano la sensibilità nazionale. Gobetti, per esempio, benchè fosse fra i più seri e preparati oppositori, commise l'er:rore psicologico di attaccare malamente il grande invalido di guerra deputato Delcroix con una definizione di ,,aborto morale .., provocando così una vastissima sollevazione, persino da parte di organi antifascisti come li Mondo e La Stampa; mentre li Popolo d'ilalia rilevò: "( ... ) Gobetti ha avuto il coraggio, sia pure ignobile, di dire, stampare e confermare quello che due terzi degli oppositori pensano nel fondaccio della loro coscienza inquieta. (.:.)... Aggredito sulla porta di casa, protestò che per "aborto morale" non intendeva la persona del supermutilato, ma il suo atteggiamento di esaltatore del Duce, ieri, e di frontista in seno alla maggioranza, oggi. Nel frattempo, lo stesso Osservatore Romano disapprovava un'alleanza coi socialisti unitari propugnata da De Gasperi: e contro tale indirizzo si levò addirittura la voce del Papa in una allocuzione agli studenti cattolici. Un uomo tutto d'un pezzo Il 6 settembre il Re ricevette Mussolini e lo rassicurò, incitandolo a resistere. Ascoltato un suo rapporto sulle ultime iniziative dell'Aventino, QJi disse infatti: .,Lei dà so;erchio peso a questi reliquati polemici, che non sboccano in nessuna apprezzabile presa di posizione. Lasci tempo al tempo e continui il suo lavoro". Quindi si complimentò per il modo con cui era stato tutelato l'ordine pubblico, concludendo: "Lei è un uomo tutto d'un pezzo». Il quale uomo, proprio quel giorno, inviò a]·prefetto di Firenze .l'eloquente dispaccio che segue: «Prego Vostra Signoria comunicare immediatamente onorevole Farinacci questo mio telegramma. "Caro Farinacci, conviene che malgrado ambiente fiorentino tu tenga un discorso estremamente modesto, che deve sopren- . dere tutta Italia per sua moderazione. Devi agitare non solo un ulivo, ma un'intera foresta di ulivi. Dopo monte Amiata minacce o intimidazioni farebbero effetto del grido al lupo, al lupo. Il tempo minacce è passato. Devi toccare anche nota collaborazionista, dicendo che fascismo non respinge nessuno. Tuo discorso deve distendere spiriti popolazione. La battaglia è ormai vinta su tutta la linea. Ininziativa politica ci appartiene. Possiamo tenere linguaggio temperato, perchè siamo sicuri nostra forza, nostro avveni- ,, re ,1. /9- Continua)

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