Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

10 n1arzo 1967 n. 10 Rinascita p. 29 La· battaglia ,delle idee Il delitto lVlatteotti Il 6 dicenbre 1921 Giu eppe Donati, direttore del Popolo, quotidiano cattolico ma non in linea con gli ambienti più orto_ dossi del partito popolare, presentava al Senato denuncia contro il gen Giacomo De Bono, elle all'epoca del delitto Matteotti (10 giugno 1921) era direttore generale della Pubblica Sicurezza e comandante generale della milizia fascista, co•1 le imputazioni di partecipazione ed associazio11e a delinquere, affarismo illecito, f avoregg1amemo in g1uochi d'azzardo. partec1pazwne agli utili della vendita di materiale dz guerra, partecipazione nelle aggressioni degli onorevoli Amendola. Vorni. Misuri e nell'assassinio di don ì\Imzo11i, trascuranza di denunce. organizzazione dell'assassinio clell'on. :\fatteotti, favoreqqiamento dei ,zwi esecutori materiali, e altri reati CO'l questi connessi. La denuncia di Donati precedette di pochi giorni la pubblicazione del memoriale di Cesare Rossi reso noto dal :\fondo il 28 dicembre 1924. Ma già prima molte delle acc11se a :\1u.\,olini e al suo stato maggiore. contenute in quel memoriale come in alt re denunce di fascisti e squadristi. erano state d ff11.~ee più o meno ampiamente raccolte dalla stampa d, opposizio,,e. Gli atti del processo De Bono davanti al Senato costituito in Alta Corte di Giustizia wmc adesso per la prima rolla pubblicati, con tutto il materiale documentario che ad essi si ricollrga. da Giuseppe Rossini ·n wz ampio volume intitolato Il delitto :\Iattcolti tra 11 \'im nale e l':\, entino (Bologna, Il J1ulino, 1966, pp. 1039, L. 6.000) che, pur senza poter fornire una rispo~ta sicl!ra alla domanda da allora sempre rimasta in sospeso (fu Mussolini il mandante diretto del truce delitto?). permette tuttavia di conoscere tutti gli aspetti di quella orribile vicenda. ed anche di avvicinarsi il più possibile al cuore del quesito. ambienti ciel partito popolare. i\-Ia il volume ha interesse soprattutto per il 11r;cciolo del problema: come e da chi fu c0mpiuto il barbaro delitto. l\'ell'intril'ata matassa delle accuse reciproche e delle r, pettire autodifese che i diversi grupp1 fascisti si palleggiarono allora, e che si riflettono tutte nei documentz raccolti in (fuesto i-Qlume, si possono accertare alcuni punti fondamentali: 1) il Vimmale d1ve11to, tra l'ottobre 1922 e il gzuqno 1921, una centrale di delinquenza p()- litica ( e, m parte. comune per glz a pe1 lz affan.-.tici) che agit.·a a fzanco del ministro dell'Interno (lo sle-;so :\lussolmi), del suo sottosegretario (Fmzi), del suo rapo affìc10 stampa (Cesare Rossi), del l'ammmistralore del partito fa.·cista 01a" rinelli) del capo della polizia e della :\1ìlizia (De Bono); 2) la Ceka, la fam,gera la squadra capeggiata da Dumini che eseguì materialmente il delitto Matteotti. fu costituita in una ri1111w11epresieduta da "\.lussolini e crm l'avallo di alcune tra le più alte au!Nità del fa.·ci ·ml): .3) tutte le Jggressioni politiche perpetrate in quel p~ nodo furono compiute con l'c1s.c;e11soe per 111citar 1 ento dei ·api fa cisti e degli stessi respon ·abili dell ord11e pubblico; 1) l'atteggiamento « 11ormaliz...atore ~ di l\.lussoli. ni fu una facc ata inte ,a a neutralizzare l'opposizione co 1 ·1uz ,11ale. ma dietro rl essa il capo del fascismo non cessò mai d1 sliga re alle P<'[J9ÌOri violenze coni ro glz oppositori In onclu ione. si può affermare che la respQ11abilità del fascismo - di tutto il fascismo. da ;'\lussolini a De Bono a Balbo I] .11arinelli a Finzi a Rossi - nel delitto .11attenftz. come negli altri atti di -violenza contro gli oppositori. fu piena e solidale. anche se personalmente :uusso/'ni. df)pn arer imprecalo contro :\1afteolti e contro la Ceka che non qlielo togliez:a rii mezzo nnn clm:ette prQprio dar l'ordine Psplicito della soppressione. Il delitto :\lotteotti determinò l"atteggia" mento dell'opposizione. con la seces.sio11~ definita dell'. \i·enlino. Su questa fase della lotta politica intenderebbe portare lur.:e il libro di Alberto Giovannini (che fu se gretario politico del partito liberale, costituito nell'ottobre 1922. venti giorni prima della marcia su Roma) intitolato Il rifiuto de!Lh '1tino • L'Opposizione al fascismo in Parlamento nelle memorie di un clepuléilo libernJc e puùblicato ancfl'e:,- so dal Mulino nella stessa collana del V'J· lume precedellle (BolrJgna, J9GG, pp. •]:Jl, L. 5.000). Si tratta di qualcosa che Jla a -metà strada fra le niemorie, il sagJfo e la pQlemif"a. Lu po ::ione dell'autore - dir> in 1111a dispPrata difesa dPlla linea fia11cheg{}iatrice adottata rlai liberali verso il f asc,smo introduce la tesi che il fascismo si salvrì per il e grafi rifiuto > cir,Zl' Arentino - è inficiata alla base dal fon- <lament.ale errore di valutazione compiuto allora dai liberali. i quali credettero nella ,;olrJ11tànormalizzai :ice e cr.istituzionale di M 11ssoli11ie del fascismo (il voto della direzirme del partito liberale del 17 yiu g,w 19:t-1 esprimei·a e rlezza elle il go 1-:erno fascista avrebbe « ristabilit'J l'ordine morale e p1Jl Ileo turùato e assicu rato le forme del vii:ere libero:&). La i;alutazirmp poi I camentP TIP{JC1ti1·a dell'Aventmo pur) e... ere a colta, ma in base a con 1rleraziom e attamPrzte r,ppo" te a quelle del G oz-a 11 1111 il r111ale , ep pure regutra che ."\lu Jlin , parlando il 12 giugno alla Camera, (JW apeva dell'ucciswne di Matte()ftl e fPre !a c0mmedia; con idera non gza troppo blande ma troppo avanzate le posizioni dell'A.i-e,1tinrJ; mentre , accontenta del fianchP.g[Jiame.nto delle forze I berali che non aderirono all'Aventino. gabellando per oppr;sizione tale fim1cheg(Jic111 1 e1'o p mte<1giato di t:oti fa o revoli al gorerno fascista. Sarebbe troppo facile p(Jlemizzare a nrJstra i·olta con Al berlo G rn·a111i11i ·1 q,wle. nl'llll ricfJstruzione degli eue11t pa 1amentari e poltt "l rlife11cle per esenpir, la leg{Jr> elettrJrale Ac:eruo e ig11ora totalmente in quale cl 111a furono tenute le elez oni dell'aprile 1:12-L così da . tupir I e Gw ·a1111iAmendola dis se poi nella Can:era fasc:istizzata che l'opp•J z,o -ze e, 1!1. .:0 r petto ad essa una assoluta zncompatib lita rr,ora 1e;. A noi pare tuttora rnl1rlo il giudizio sull'Arentir o dato rei J92f: da Pietro 1\'em1i. che sul Quarto tato crisse: (: L'A.t:entino più che una po.sizione di CfJmbattimen:o ( ... ) si trasformo ìn una posizione mrJrale e dette cio che potei-a dare: liq11irl I la possibilità del compromesso ( ... ). m·elò alc11ni caratteri esemplari( ... ). ob/Jlzgò moli i pagliacci a farsi rie , ,, cere per tali ( ... ) . finì per comprom etl ere istituti e partili che aflenrlerano nel z·e,tibolo con un piede sull'uscio per 11scre ·11 tempo se la baracca crollaz:a. "Son ,-; potei:a chiedere di più ad 1111a posizione mrJTale Co me posizione pQlitica, si puo dire che l'A1·enli110 non è mai staio L'A1·e11t1110 sottolineò l'insufficienza polilico delle npposizioni in esso raggrnppale; ma .<,egnò anche. per contrasto. la morte del libera lismo storico. che addinttura ri11unc1ò alla battaglia in difesa della libertà. Paolo _\latri :X ella vasta e documentata introdllzione, Rosszni ricostruisce la figllra e la posizione politica di Donati, La storia della fondazione del Popolo e delle divisioni in campo popolare di fronte al fa.scisma, la figura e la posizione di De Bono (caratterizzato come giustamente scrive il Rossini, da t una ristrettezza di visione politica, clo-i.:e la lealtà verso la monarchia procedeva di pari -passo ad una modesta azione di cabotaggio nelle pieghe del fa. sczsmo trwnfante . ammalo da tenaci an che se meschine ambizioni personali e tutt'altro che alieno da azioni di facinoroso illegalismo S!a penale che polzt1co), i problemi d1 fronte ai quali si trovò il fascismo dopo l'ascesa al prJtere e l'atteggiamento delle forze p()litiche di fronte al fa~cismo. le ipotesi sulla genesi del delitto ,1atteotli e sulla identificazione dei manclantt. la Occhio e cervello 111107.ionerleterm , ala dall assassinio del rleplltato socialista 111i'ar o la storia della rlemrncia d1 Donali e del processo De Bono, in/ recc ,,,ta rnn quella delle clenun ce co11tenute neglz altri memorialz (Rossi, fllippelli. ecc.). Molte cose interessanti en.ergono dall'introduzione del Rossini. Tale la itua zione contradd1tlor •a in cui c.· 111serz la fon dazione e l'opera del Popolo: dopp amente cont rrulrl1tt ori a. nei confronti del partilo popolare. in mPZzn a cui il I rnrn fl orn 1 le i11co11trrì tonia oppo ,.:inne. e nei cnn fronti del go remo fascista. cl1e dapprzma ,,e fon1r· /'uscita in f1rn.:1r11;enormnlìzza t rice. ma ben presto lo coni ro to f era mente. Tale. crnclie. la di.-;amina deoli scopi cl1e Donati si nprnpfJse c:011 la sua de ,wncia. e qui11di delle sue ripercllssio11i po. litiche anche in rel(lzione al comporla 11, en. to cli Donati stesso al momento riel/a sua P.migro one in Francia: percliè , nn può essere del tutto a tonato il clubb o che la de111111ciaD011ot1m·esse 1111 valore µiÌL i11t<>rnn r 1.. P e '< , o fosse cioè più TI volta agli areni inicmi per sospingerli UP~- S() una stroda dirers(l eia ([Uell(I rfpl/a TIcerca di zm modus vi, endi clze nnn piuttosto a mettere in eria difficoltà la mar,- {Jioranza, tanto più se si pP.11sa olla cauto ,1cCQ()lie11zari ervala all'i11iziativa da certi SPti()Tl dell'opposizione, compresi alcuni ~-••·- ~s Del cerrello, o del- _... - • ;•<f'-:-,.,~;; la mente (quando stu- ::-· - tifi'~ ..... diato come insieme di ~ alliz:ità), e del suo ~- .,.:~- ,.,~,. rapportarsi e corre- ..,, '--~,· ~ /orsi al fzmzin11amen ~.... , ·• .,·· 2 lo di altri organi. --~- .,_ - -.- quali ([Uelli di sen so, 1.:ista. tntto. olfntto. ecc., non manca "" certo le tr ·,lfaz·,J li. la letternlurn. da 111rlarea spulciare o cui rifan,1 E co ·ì a' cade riuondo si vooliono nemp1re e11ciclo ped e o altri mezzi rfir11lgat1n, o quando. in la/Jorotorio ~- si i-oglia prm are 11 tema a co11tatlo con cns, 1111ori.con erenti an cfJra i11co11tròl/otì Cr:munque, la letterat11 ra sull'argomento. (1 quanto co11sta. ha oltre d11emilc1ci11quece11to 011111 sulle .<;pal le: fil()sofi e rmtura/i.~ti. poeti e « mac)lci hanno (lffrontnln /'ar{lnmento sempre co11 rimwrnta fiducia 111C11ra11ti riel/e ri1111orate perplessit<i e a rolf,, rii innppellabili scon- [itte. li oirwo. P rero. raie lo co11rlela · 11 ceri-elio è il più ornss.o deqli ob1<1lt 1ri: dalla sun co111Jscenzn011al1t1<a. c·è cli, dwe che l'uomo poi à 0/1111{/ere.una <t sCllrezza > cf1e la « r·wca fe<'nologia » sembra po ter dire11tare i, oradn di ne{Jorgli. P,-a oli oroani più frer111enteme11tecompromessi nelle spec11/(lzio11irisultano qra11di farnriti. r111elli delln vista. Oc{ h10 e cervell< li.i p kolo~ia clt I , uli r ( L. 1200 ·ono i11fc1tf1 rispettiramente t,tolo e sol tnt,tr1!0 rlcll opera del noto e l·alente psi colog() i, qlese Hobert Louis Gregoru. ben p11/Jbll<'afa .1;e11zarisparmio di ottimi clichés rial Sa(]{Jiotore (l\lila11rJ. L. 1200) in r111<>ll'i11tc>ll oente collana elle :. ,nt,tola L'uni, ('r~o dc•l conosct•rc. Va detto subitn che, in OcC'hio e cen elio, a una netta sepurazione di filosofico e spemne11tale fa11110 nsco11lro l'informazwne più ago1onwto. l'elaborata cliscuss1011e cri1ica e la .c;correrolezza di lettura· il tipo 111sommo.di dìrulgatiro > più ausp1cab1/e. che mai rischia il ridicnlo (cloi:e 1111:ececode. per 11011far nomi. La mtnte umana d1 Hr bc>rt ,11. Golde11.-;rm: BrJlngna 19fi6). L'essere i11formati.~simo. ra c111rhe ar,qiimto. 11011fa certo miliare il cor-;o della tona delle scwm:e. e Grer,,,ry nr111fa i miracnli: la parte del /erme tncca oll'occhio. disr.ret, bra11i al cerrl'llo. briciole al loro rapportn· zl 11eur 1J fisiologo e i ,wme" rosi affini. si sa. 11011sono mestieri facili. Meriti. pi11ttoslo. ,petto, n r/al'r<'ro all'autnre là dare eql1 .c;a allarnare il proprio discorso e immetterP nella rnslissimn ac11nma spe.rim<>11taleperf1110 1111acerfCl rlimensin11c>011tropnlor,1Cadei prnbl<>mi. offre11rlo 1111achiare storica e a rnlll' geografica alrarir/f) reperto fisiologico. "icc-hé pn rt e11d0 do eridc>11t i rlif l'fli di n.<;ta riel sO{J{,etto. r,1w11do sio posto in una gen{Jrofia i1111s1wle.r"ninmo a scoprire lo ciriltri del « circnlare > degli Zulu, cn11troppost n ori Il 11a riel « reti cmoolore '> r/ i 11oi occi<l<'11tali. Trnccioti soll<>citn11ti. r111i11rli.e sempre rerersibili: dalle limpide orme rii 1111Tlrnmos Yn1111r1( 1773 l :?9) <? rii 1111 ller11101111 i:011l/elm/J,1/lz (JS21-1 !J I). pionieri a lii:el/1) rlclla scie11za modN110. fino ai più intuitiri. scfJrrettissimi q1w11to - qu<..ll,1 i·,Jlt<I - ge11inli, i\1elt'tn11. ( irte.~io e JJ11.11ge11 ;, e fino (più per , clo ..tà di . /()r,oqrnfo clic rii informatore) a Plotn11e D1 ment,roto 11veceil pur i11teressa11tesaggio rii Sr I ope11/io11er e il 110 cart<>rmio con Goethe (p111JIJlirato III lfalwno rfoll'c>d1tore Bonngliieri nel J!J.5!1)t:na classifica e qual- • che cenno a propo ito dei tempi af!rontati e irrelat Q, r 'tro capitoli toccano prei-alenteme11te l app(.lrato f r.o dell'occhio (struttura e s,tuazioni -vi n-e: luminosità, mm;imento e co or), uno al cerz;ello, e uno al rapporto fra i due; qu·ndì. a d .,e copitrAi autonùmi, integratiz i (natura della luce e ger.Pt1ca c1Pll'r;cc11io) der-:mo e.. ere OfJ/10 ti quattrr; rap I Jl1 di eJemp·o e di riflessio,ze: una ferrata discu, ~zone dell.a pro:.7Jettfra nell'amb.to dell'art". un crJ/legurne11lo a re ta psicolog.a ~pcnmentale. la visione d1 « causa ~ e dz 4' effetto ~. CP.nni alle n,acchine per vedere ( al- <1ua11topoz;eri in ver ta ,a per le necessità tPoriche clze pPr quelle pratiche), e alla fine - argome, lo i;icino alle mac1 re - l'uonu rellr poz10 Capitolo a pa~te, crm derab'le anche a .,J, per ricrhez"'a e per e· ere il più H centrato :& petto alla tematica in ombra, orrerf) i rapport! fra i due orgoni, è quello dedicato alle ( eleberrime :llu"ioni ottiche. Su quest'argQmento ormai pri-i.:ilegiato ( che, NJme ben m·ern no ndicato i j!E!<;talfr-ti. " dn-enuto un carrd JUr dz svariate di. cipl1r1e,. l'autore ha rnodo dt assumere in pieno l'intento critico co.struttwo e - ebbene sia da lamentare che abbia tra!asciato l'originale contributo sulle illu.·ioni ottid1e dato da S Ceccato - dt mostrare come 1 autore te J abb a realmente fatto e pagato di per Qna c1ò che racconta. Feli<·e .Accame La scuola a Bologna L'adeguamento delle strutture edilizie scolasti che alle 11.ecessi,à del pck e è tm compito che de1·e e.s.sere affrontato C011 urgenza e per ;z qual.e è oggi po.;.s1b1lepredisporre z programmi necessari. .,1entre ·1 -.fa approrando ur proi-redimento legi- ~lat ro r·he doz:rà /i are le rm()t'e norme per l"edilizia e il pwno finanziario per il pros.~imo qui11r1ue111110.bisognerebbe riu- , ·cire a rendere ancora più massiccia la contestazione ciel prfJ{Jelto dell" on. Gut e impegnare una lotta mzcnr più accamta contro gli indirizzi cm1te11ut1 nella legge. Le implicazioni 11mr111e.sociali ed economiche di lln colf1ro serdzio pubblico nel campo de/rin c>IJI amento porteranno a n:mltati deleteri ,e questo .;ert'iz10 sarà distaccato do una prospett1rn territoriale, creeranno :.·1 ; una . cuoia ·carsa o mal co11rlo1ta. Es.,a si rh:elerà certamente più 11egatira quando . cmi progettata secondo concezioni ormai 1·et11ste e sarà ubicala 'ienza alcuna preoccupazio11e rl ordine urban,st ico. E' 11.-;cito recen'c mente un rnlunze dell'ar 11i:etto 1\'orella 'ia11,mi Tutino ~cuola e t<. 1 itorio. Bar . De Dnnato. pagg. 191, L. 8000) con 1111 safl!J u 1111rorlutt1i:od1 Cam.- pos \'enuti. dore è illu.-;trata la pol1tica scol 1st ca e 11rlJC111i.,ticadi un grrmde comune. quellfJ boloynl'.,e. che ha tentato di superare le arretrntezze i11si1e in zmn leg1slozio11e e u11u or{Ja11i::zazio11eburocratica c:he l'ltcllia ha ererlitntn dal fascismo. . \ Bologna si sm10 collegati i piani setto nal 1 • e in <111estocaso quello scolastico in w1 i11ten-e11to ol"hnle rii llpo territo~ ri.ale.. La ricerca pr,rnw-;sa per w1 piano d1 st·1l11ppo riel/o scuola nel comprensorio bologne.<.:e Jw c111tic:ipotn Oin 'll'Ufo inizio nel I9fì~) la rilernzio11e su/I() stato dell'edilizia ,,colastico rnlut(l rlri/lo legge n '74 opprfJra:a nel l11r1lio IC/fi:i l,'i1n·e11!ario co- .-;tit11isceil punto rii p •rtc no ver q/1 111ter venti correlffri e che perseguono. nelle o.ree a più ele,·rllo oume11tr1rii popolazio11e. rJ,~.-.omira _a fìs.,are 1111 11uoro rapoorto fra gl, ab1ta11t, e> le strutture ·, 1l1. cioè a trasformorc lo co11dizio11emntrnale e culturale del loro lire/li) cli nta Qzws o indirizzo <l<'~·ef<'r lern pertanto c;ul/a snl11zifJ11P.dei prnblem, generoli del- /'11rha11i,;fico, clie pre. e11011 strette analngic 11 quelli rlcl/'is!ruzione C ()me 1 dei-e l'rlucore l'ufJmn riel rlom~,11 altret ta11tn I rlere tP.11rlr 1 <>a far abitare. c.r colare. i-irere 1111 1/fJmo in p1e11a evoluzione. riul o che cc,m/Jin11n le I ec111clzee cambiw10 i bisogni <' noi rischiamo di essere trarrilt, sia c/r11problemi della. qualita elle dai prn/Jlemi dei orandi numeri>. Il ritardn c>c;istenlefra le i11dica.,1Qt1i proCD O" - -■ o ,-+, CD (") O) G) ::J o CD O) ::J (") o

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