Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

Cerio pr.rn1angono lmporhmll motivi di 111-nso rra noi e Il Par1l1u Sochtllsla. Baalerà a quet110 propo11llo rifulnl al problema sindacale, Sappla1no quanto qul.'Sto problema ila arduo e compltuo, ma $3p· plamo anche che elllO non può u,,c,re rl· ~Ilo nd luptn.11 acheml della 1ubordlna- :ùune al Partllo Comunllla. Il problenJ.a della 1·ua aulonomla sindacale t pmlo dalla nalura delle cose e prima o poi do1•rà esKre arfron1a10. Solo H 11 risoh·erà Il problema dell'autonomia 1lndacale 11 pOlrà an- <""he risoh·ere quello dcll'unllà 1lndacale della elaue la,·oratrlce. La verità t che la dlalellka sindacale seaoe le 11eue lta11 di quella tlel 1randl movimenti polllld del ln'Oro e a respingerla 11 cade In posb.lonl suballtrne. U"I crisi in1ernationale del movimento comu· nis1a souolinca la validità di tutte le posi,o;ioni del socialismo democratico e non si l'edc pcrchè tale ~::~~;~à sr~ifcer~;:e ;r~:~,-ì~1\:~~" ~!riS:~;:;~'-c;}ia~~ rcr1l che il tempo, In mntura1.ionc dei problemi c ln volontà dei dirigenti 1·csponsabili concorre• r.rnno a produrre i risultati da noi auspicati. Ncll'.:lllcsa possiamo prendere allo che in molti --ctlorf nell'ambito della politica go,·crnatil•a le posizioni del Partito Socblisla Dcmocrnlico e ,1udle del Partito Socialista Italiano si awidnano considerc1·olmen1c. Sul terreno sociale intanto sa· rcbbe difficile ,·olcr tro,•arc differcm:a di so- ~1an1.a ne!Je ri.spcuh·e im(>:<>Sta:iìoni,anche .se noi - più familiaria.:lli con 11 responsabile realismo di partiti confratelli deUEuropa e con le loro pcrìcn1.c - siamo cora1.zatl contro ,·cechi mili più alacri nel sollccilare la solux.ione di quei ;-m,blcmi che in1erc~sano in modo vitale la classe lavom1rice. Peral1ro, come ho già dello altra ,;ulla, nella sua presentar.ione ,·crso la pubblica opinione si direbbe che il Pi1r1ito Socialista è più P"-'OCCup.·Uo di fare apparire i propri allcl!giamenli come diffcrenriati da quelli del socialismo Jcmoc:r.11ico che come ispirati dalla comiro;ione che il comunismo totalitario t in contras10 radicale con lutte le soluzioni ,·alide del mal!giori problemi dell::i. condizione umana. Ci rendiamo conio delle difficoltà del Partilo Socialista, ma a noi pare che! la difficollà maf!giore in cui il Parlilo Socialis1a i.i dibatte e in cui spreca tante ,uc cncr11ie t di ,·olcr 1rovare trn socialismo demucr,11ico e co1nunismo una tcr1.a via che non c~i~lc. Quanto prima il Partito Socialista si accor-- i;cr/1 dell'errore, tanlo mci.lio snr/1 per il Paese e per l:i ch1ssc lavonitricc. Jnla,110 noi dobbiamo preparare le ,•le e I modi ~r Il tempo 111 cui un'evolu.Uone che t nc.-lla natura delle cose pem,ettcra di porre II problema della unllllt tlella clasS4" lavon,lrJee nel suol verl tcnnhil, val-e a (lire come unltlil di lulll coloro che credono oel soclallsmo democratico, In un l()lo e grande pBrtllo. E per nigglungere qucsla mela non credo che Il problema debba HRre PoS!o ripetendo llucche"olmente le 1le11e cose, ma IK)nendlHo come un lniguardo che dc,·e ca· :~~~e~:~:"~~ ~e~!:i~•~~ r'f117'1: 1~1~ 11~~::: assieme al go,·crno non t sufflcltnte, è pur ,·ero elle la maggior 0011\'crgenz.a dd not11ro Parllto e del Partllo Socl"l11ta IU parllco· lari proble111I sociali pub a ~ a poco ooncorttre a eliminare ralune dl,·cracnte e ad accenluare talune arflnllà. L'lmporlanle è cnmmlnare lungo la ,·la maalra dcli .. po· lllk:-a di ttnlm slnlslra, lenendo retle a(II l1le11II democra1lct e rl(uaacndo da lmpostaUOnl llslralle dd problemi. Pii, :mdrcnio lnnand per questa slrada e più a.,remo In g,ado di co&llere Il mairglor rrutto che cl rlpromeuh,1110 dalla pollllca di Ct'nlro 81· nl1ll'II, vale a dire l'unllli, di lulle le roric soclallstc tlemocr11llche tn un arantle parIlio ntlcrcnlc all'lntern111Jonuh1 Soclnll~la. Ed ~ su questo 1ema dclln unii/I concreta del socialismo d1m1ocratico in un ,çrandc Partito ade· renlc all'lnlcmazio11alc Sociall~ta che 1·orrci ri• collegarmi a quanto ho de110 all'inizio di quesfo mio discorso ricordando dò che Giacomo Mai• tcolli sianifica per noi che siamo i suoi discepoli Sociolismo Democrolico 13 e, nella mode~t11 n1l~11ra delle nos1re forze, i continuatori dell::i. so,• opera. Il .socialismo deniocra· tico, il socialismo crealo dagli uomini per gli uo- ~ini, è la ,·era forma dcl.J'cmancipaz.ionc, l'inizio d1 on mondo ,·eramcnte hbero. Dicci anni fa, commemorando Maueoul nel 30> annivcn,ario del iuo sacrificio, ho concluso con parole che a distanza di dicci anni mi paiono ~mpre ,•alide e che, pertanto, credo opportuno npclcre a voi con lo stesso animo con cui le ho delle allora, con lo 5tes.so animo con cui le penserò negli anni che mi rcs1ano per servire il Partilo e la cau~a del socialismo dcmoc1a1ico. sa:plff!~a:~1ea ~i!::~i ,~cr'::'!!~ ~~~~l: al!ro. Impariamo da Matleolli la 11rande kzione del socialismo democratico, la grande lcrione di libertà e di giusti7ia che ancora Oiliji non l: st:ua suf~icicntemente comprc5a. Troppe mglusti1.ie 50cial1, 1roppi eioismi di celi privilegiali orrcndono ancora il nostrn P:iesc. Troppe miserie ancora non hanno avuto lenimento. Il socl:ilismo democratico h:i creato nel Paesi socialmente pili a,•an• zati tutti gli stnm1cn1i adeguati alta lotta contro la miseria e la disoccupazione_ lutei ali strumen11 adeguali per debellare J'ingmstizia sociale. Affiniamo questi strumenti e lavoriamo per far faro ogni giorno un pa~so avanti alla classe la,·om· trice, per dare ad essa lo s1rumcn10 drlla S4a villoria. Questo è il nostro compito. Completare lct Sua opera Noi app."lrtcriiamo ad una gcnera'tionc cho wdrà il oompimenlo dell"QS)Crn da Lui iniziala. I grandi problemi del morido contcmporancc han· no dimensioni che sgomcn1ano, ma solo se ci collocheremo rigorosamenle dal pun10 di vista della nostra dottrina oouemo affrontarli e risolverli. Al grande anelito alla aiuslizia sociale solo il socialismo dcmocra1ico può dare una risposta efficace. Al arande aneli10 per la pace solo il =rl::1~~ democratico può dare una ri~posla Scrlliamo quindi l'ori0&lio di appartenere alla f!randc comuriilà del socialismo 1lcmocratico in· lermw.ionale attorno al quale si raccolijono le spcrar)7.e dc,] mondo. Oygi, a quarnnt'anm di di· s1;1n1,a dal mar1i1io del nos1ro gnmde compagno, del ,·ero fondatore tlcl Partito Socìalisla Dt:mocra1ico, noi sentiamo di essere giunti ad uria di quelle invisibili mè1e da cui dopo la sosia si dc,•e ~~;i~~ere con rinno,,ata k:na il cammino io Noi ,·cdiarno ;ul oanl istante fiorire quelle virtù u~ne di solidarietà, dì sac:rificio, di dc,·ozìone, d1 bon1à, di intclli11:enza che da quando eslslG l'umani1à l'hanno sospinla più ai•anti e portala più in alto. Bisogna tenere fermi i valori fonda• memali che sempre hanno dalo fona al cuore dcii:li uomini e li hanno condolli alla \'illoria oltre le fon.e del male, oltre quelle della stessa morie, Tenere fermo ai valori di liberlà, di 11ius1Wa, come ha fauo Mallcolli nel supremo momenlo del mar1irio. Solo cosi la noslra iCCnerazlone p,otrà vincere la prova. Solo cosi la nostra 11enera~.iono :~:u~~'ìf:c~~;to~o ~Ì~~/~a ,.~~;rithM~~~~~I. 'jj l'illorioso • come lo chh,ma Turati, cl lndlcn la strada. Sci;uinrnola SOiio la sua invisibile guida, E percorrendola, nei roomcnli di prova e di scon· for10, ripetiamo a noi s1cssi, 11i nostri compagni, a lutti i la,•oratori, le parole immortali: 4 Uccl· dcte mc, ma l'idea che è In me non la ucciderete mai•. Vh•a il socialismo dcmocr.uicol Il discorso di Carthy Il comragno A/bui Car1111 Cart Comi:,e,«nl, noi Cl rtunlamo oc:'11 per rendere omaggio ad un uomo che o«'upa un po11to di primo plano e che iode di profondo aiffelto ln tu\lo Il movifTl('nto socialbla lnterMr.!on::i.le, G!ncomo Matteotti, come ne.un altZ"o, è li simbolo dell'oppoal?..!one aUa dillatuia e o quello fa•clsto In pur1icolal"e. O\'unque nel mondo IIO('!all1to lri onori il i;:lu~to, li ~illMnimo, Il nolblle, l'eroe, li (! jl nome d! Giacomo Maltcotll. ProvG ne è U fatto che ]a lntcrn11r.lonale SOClalli.to ha lnlltolato a Mal\CQUi 1t ••ondo di .alldar.ctà per le vittime delkl lngiut,Jtida., della dittatura, della barbarie politica. Biblioteca Gino Bianco 11 ncrlfldo di Matteotti, li model con Il quale 1'!950 è alato eooll)iulo, è d,ventato JI 1imbolo della lotta del movlmen!i socla1!11I e operai lntCT• naz.lonali nel .u~iVi ,·enu annl Noi che abb:-11· mo vta,uto quel periodo, ricordiamo che la fine della Ubertà In llalta fu Il preludio dJ una d!Uatura, come quella hlller!ana, che avrebbe poi Impiegato tutti l mcuJ 1clcn\llkl. di uno stato moderno. Il eorau;.o e l'acutezr.a dl Giacomo Mnllcottl hannol'l)iratol'lrilernaziorialeaoc!allstaedteuol Parili!; ed è per quceto che 01111:lnoi slumo qui. Ma è 111110 proprio il .-uo eoraH:lo a provocare l'odio e la paura del taecl5t'llo. SOno appena arr~vato dalla $\•er.la, dove del Governi Soclelkll Oemocratkl hanno trastoffl\il!G una .oeletà, nella quale prevaleva una poveri/i l)!"<ltonda ~ voi avete eon011eluto In Ital!a. Ment~ In llalla con l'anaMinlo di Malleotll .i COMOll· da ...-.. Ja dittatura !&.cista, ln SYtt.la I 60Cla&ll democntlel e<omlnc.avano • realizzare la cMtlr.ia aocialt, ba.te reale delt. soa attuale .ollda ('COnomia. J Compq:nl evedetii non hanno mal di· mentieato la lei.Ione di profonda aolldarletlil omana la cui orl-&,.ne era nel saerUlclo di Giacomo Mat• lt'Otll. C't ancora In SvNla qualcuno d'le lo ha ~rfionalmtnte eonoscluto, IJ eompeano Oatten Unden, eompacno &ara,et, ctie .i è ritirato dalla carica che tu occupi osti ln ltaLa. Eetl, ronvcraando eon me qua!dle &lorno fa, ha rlrordato me venne In Italia, durante Il !ase\1mo, a n<tme dei pertlto aoc!allllla evede.e per deporre una corona culla tomtia dl Giacomo MattcotL. Durante il fflsclsmo, comp~re un atto di q~1to 1encre al1nlfieava r.•ere del eoniga'io. Ma questo allo ha prO\·oeato le Jre del go\·emo fllsclata. LII. Svezia er11 nllorn un Paese povero e debole; Mussolini era allora uno del co!os.t In Europa, un colosso da.I piedi dl nr11:illa. L'l•m del 1overno fasel&la per !'allo di Olllil&i'.iodel Comp~I nedesi a M-01\co!I\ non impressionò Il grande lendcr 10cla!lsla Mjalmar D11;1utlng, allora Presidente del Cono1!elto. Vallo di omngglo Ju ded10 re."l)Qn!<il• bllmenle d11l partito fratello r,,cde..c. Pu deli!IO putibllca.mente per dlmOfihflre la 1olldarletà del &0elall1tl dcmoeretlcl .,_--edet"l ron .;I pc;polo !lallano. Le ci~lanui dell'aNaNlnlo di G!ll('OfflO Mal• teolll 9000 una tcsUmonlanz.a della y .,Jenr.a, e del terrore portati da Mu...olmJ ntlla vita italiana. Tut. lo il mondo ha conosciuto Matteotti quando alla Camera ha pronunciato il ma1n...tleo dltc0r- di opJ)O,lh.!one a.lt. le111:emacflorttarla. E' bHlnto però quel d!sco...o perchè MattcotU f!rmaNO la ,ua condanna a mort<'. Maltcottr, poco tcn,po prkna di morire, l\i In Gran Bret11gna per C!!IPOrrecon corllfl!o e fran• che"lr.aJecond'r.lontnellequoJJ 11 trovavnl'Ital!n. OisSe ·he 111 Cot;11 ~!ore da t10pportnre era di aridare via di ca,a la mnlt.ine 1enui CMere Ct'<l"tl di tornare la aera per rlabbracel-Ore I propri enrl. M11 eclì Jesc'ò la 1leur<'J:U del mio Pacte per rtenlrnrfl In Ital!a e morire. Quando &Il fu domandato per, d'lè rlentreae In llalla, ecU rispose dle li •uopopolo ~a b\aocno di -re lncoraa:ato. Il - coraglG e )e aue convlndonl )o portarono a». morte, Nella prospettiva ,torica, Malleottl t I.I 1lrnbolC1 della lotta c,onlrG la Jnlnde menr.ocna che MuMOHnl ha !atto modello d.! dltlature e che Hil~ • Stalin hanno perfezionato. Cari COm,l)ll4lnl, k> tono qui per dimoetrare d'le l'lnternazlonele Soelallsla r!con09Ce nel P.S.D.t. l'erede della lotta .!n!r.!ala da M11tteottl contro Il fasci!;lmoertttenel'az!oneeher.•o}cellp."lrlltonel nel Pat.'91Ce nel Governo c,ome la premeun per realizzare !n Itali• una 1•eraden1ocrar.laJondata &uJ!a glustir.la eoclale. Nello 11Pirlto di Matteotti ne>: powlamo confermare dlC Il soe!alismo senta I.a dt'ffKK'raz.la urebtlc una C'OS(I mGrta e l'f>e Ili democrazia 5t'nr.a Il ,odallsmo sarebbe 1terllc. Tutti eono,ci.mo Il lavoro duro e C01l1'1ll1vo fallo da .Matteotti nel Pnrlamtnto prlm.1 della 1ua morte prematura. lo sono eon,<into che Il nostro Partito Jralello \tallano contln~rà QU<'IIIO lavoro dll'Jlclle e rell)Ons.ab!le In .cno al Governo dl eentro-slnlslra, alla cui 1c.J!=r.!one ha tanto contribuito. Con ]"esper!oenui ctie et viene daalJ altri nostri partiti al go.,ern.o, noi possiamo 1wer flducln che voi in Jtal!a J)Olrelo roollunre la fh.JSll:t.i. 1ocl11la nello spirilo e nella trudh:lone del IIOdall!!f"111o d,e• mocrat.eo. Ricordondol\e:N1nde~o,Tlcordandoll no-stro t'Oifl'4)!to dl ~ eon le •ue •~ paro,lc; 4A-vanU•.

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