Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

IO Socialismo Democratico Il discorso di Saragat L'll'Or.'.llori, Ciuadini, commemorare Gincomo MallL'Olli - ,:: 011gi cndc il 40> annhcr-.ario del ~uo sacrificio - r.1ppr.:scn1n per il Par1110 Socialista D,,mocrntico Italiano, che si richiam.'I al ~uo esempio e al suo lnscgmirncnto, non un ri10 funebre rna una occnsionc di elevazione morate e politica da cui possiamo I rarre ispirazione e hlrln pa proseguire pili alm:n:mcntc nel no~lro l:woro. Oue~to è il compito di chi considera gli C\"Cnli <kl pa~sato e soprnllul10 q11clll che sono nl ,·crtice di un periodo di tensione con l"animo di ~cn.uarnc la ,·crhà, il sianificalo storico. La storia, è Eiaco aiuslnmcnle os~rvato, non l: m:ie~tra di l"ila, non è detcrminalricc meccanica di :izioni, ma ,\ collocamcnlo del nostro spiri10 all"allei:7.a della 1•crhà. Perciò in essa noi anini:i:uno un potere di elc,-amcn10 che sveglia nella nostra eoscienw l'impegno ad aiire secondo il dowrc che ci sprona ad adt•mp1crc il compilo 11 cui siamo destinali. Il ricordo del sacrificio di Giacomo Ma11eo11i a.:cende in noi fors:: J;iù che il ricordo di qualsiasi aliro sacrificio dd noslro 1cmpo un vh·o impulso a nolgere ~ino in fondo la nostra azione di sociali,;1i democrarici nella vila del nostro Paese ed ~ ~:,~~~~e ctt~nc~d~r:i~;i~~ ~':;~ef~~ Ol!j!i occatlonc per sottolineare la ,•alidilà dei pr111cipi del socialismo democratico anche da parie di 11lQ\·imcn1i per i quali fino negli uhimi anni il nome di Giacomo Malteolli, pur nel rispetto i.. !rnito per il marlirio, richiama,•a la visione di una real1à riformistica in op~izione a un·a11ra n>altà che 5,11rebbe quella sociali~ta. SI lralla di una OJ)JX»l:done prl\"a di ogni \"alldltil, come 11vrò occasione di dire, ma eu11 ne naKOnt.le un'al1no che è hwece nell11 nalun1 do,llo Jl•lluppo del mo11do In cui vlvhuno: quo,lla Ira 110elall1mo democrallco • comunismo burocratico. Quu1"011posll..lone il forH la plt1 operante "el nOBlro tempo • Giacomo Malleottl è l'upreulone fultlda ■nche per oqt, e forte più che mal per ogat, pur dopo rlnunens11 tralfilla della s«ondr. guerni mondh,lc., del momento po11tlvo di sviluppo della ,ocletllo, del momento MJCh,ll,111den>OCrallco In opposldone al 1110menlo comunista t-urocratlco. Tra comunismo burocrallco e ,oclall1mo democratl~ 11011c'è l11flolll nenun lcaamc salvo quello dlaleulco oula umano che corre lr;i db che è MJalh'O e clb che è posillvo. Dieci anni fa, nel trentesimo anni,·ersario del ..:,erilicio di Giacomo MattL'Otti, ho a,•u10 occa• ~fonc di ricordare che il periodo in cui Matteotti operò fu 1111 i più 1ra,·aalia1i di quc,;10 .secolo. Dopo una lcrribite auerrn mondiale si affoccia• Vill'IO ri,•ali ed cgu;1li sulla .s<:ena dd mondo due to1,.li1ariMni: l'uno che si richiamava ai ,·alori dt.lLa Pa1ria e li degradan1 nel nazionalismo, J'allro che si richi:ima,·a ai rnlori della giustizia soci.ile e li dcgrada,·a nella integrale burocrati7.• 7~1~iu!1e. La prima guerrn mondi.ile a,·eva SJIC73,ato il 111110di una società assc~tata che in realtà Co\e,l\J in sé I germi di tulle le dis1nuiioni. Era :;~~ i~ ~1~~;~~1!:·~~fi~~f~~-rs~~~~ ~r:~~~~:t l'ultrn e ancor pili ,-alida idcn1ifica7.ionc della guerra cun la dina1ura in tulle le sue forme, con la s1:11ul:,tria in mtta la sua oppressiva potenza. Il totalitarismo La macchina <kllo Stato che .wllo il controllo democratico della collc11h•i1à lm·ora per produrre giu~.frt.ia sociale, equilibrio poti1ico, libertà per 111111, ~ sfugge a lale cootrolto e dh'iene preda di un par1i10 101ali1ario, quale che sia la bandiera che quel parliro inalbera, l;woro per produrre ~pressione, ingiu~ti7.la ~ in 11t1(ma analbi guerra. Gmcomo MallL'O:U ha visto luc1damc111e lutto ciò e lìn dall'inizio della sua facica si batté contro ogni forma di 101ali1arismo. Ln prima guerra mundiale che M.'llleotti ha ,lssu10 e sofferto è il compendio di 111110ciò che si manifesta come do:--arada.,Jone dcll"uomo e della ,·ita. Ma la i;Ut:rr.i, ~ ~ stata pro,,·oca1a dnllc conlraddilioni di ull3 ~k-tà solo apparcn1cmen1c assestala, si riproduce con la viulcn7.a- di una mctasta~i cancerosa come dit1a111ra g<.ncratrice di nuo1·e guerre. L'l pos~ibilità di una cosl lucida ,·isione delle cose in un moodo in cui •unì I ,·alori erano riJJW:ssi ~~i1~ 1 i:C~i~~o~~ s~c~inci~a e~s~~~jbfi~ 11 1~ 1 ~n a:~~: dotato di ecce:tionalc alte1.1:a morale. • L'uomo il cui des1ino l: staio cos) eccezionale e mcmornndo - dice Giowmni Amcndola - tu un cnr.11tc,-.:. Era uomo di lngeino e di 1:i,·oro. Era 110mo il quale nella disordim1ta baraonda post• bellica era rlusci10 a organii.znn.: un·auìvità inlclligcnte e COCn'nlc che a\·eva il i;uo fondamenlo in una rigorosa coscicn:tn morale e che si eslrinsecova anravcrso unn op,crosilà indcfossa moltcplico e quasi onnipresente. Fu un appassionalo, fu un idcalisla; fu cioè un intransigente ... Di lui può dirsi che la misura della sua vila sia rcgislrata pi;1 :mcora che cb cib che gli {u dato di compiere nei ~revi anni ddla sua e~i~tcn,.a politica dalla tragJCa arandczz.l del suo destino•- ' Mille ,•oltc è stata ricord;ua la vita e la morte di Giacomo Jl.laueo11i, ma g10\"crà ancora parlarne sia pure per sommi capi, d;1I lcmpo in cui gio\•anc collo guida,•a i bmccian1i del Polesine al tempo \~,1i~:md\~~~:n~~lj~d~n~:~i~:~ ~1~:-~:,l~e~~';.noziÌÌ foscbmo. • L"opcrn di Mallcotei - scrive Gobetti - tra!>Curava qua~i deliberatamente i circoli e si nolgcva nelle Leghe. Consulenza alle coopc- .ati\"e aarlcolc, aiu10 nella crca7.ione delle coope. rati\"e di consumo, tendem.a a fare in tutte le sco.li questioni pratiche di realiuadoni. Le sue predilezioni per le s.-:ienze 11iuridichc cd economi· che 1rova\·ano qui l'opponuni1à di inserirsi nella sua fede socialis1a e non fu so1tan10 il più dotto dei socìalisli che scrh•esse di economia e di linanw, ma il più infaticabile nel la,·oro quolidiano di a~b.tcnza amminìs11-a1h;J. •· Rlfonnltl ■ quindi perché toellolilta, rlformbla perc.hé le riforme quando lfOno una risposi.- seria e un• necessità vitale ddl.- claue la,·oratrice lrasformano la soclelil nella sua 11ru11un e ne1II uomini. Il rlformltnm dl M:,Ueoltl è 1111 attc11lamento rtsponsab\Je di fro,ile 1111a classe l111·oralrlce e al Paese, che hanno blaosno di ani eonered ruidall da una vl11lone llpprofondlta del problemi. Ilo dello che 11 ,·uole 0111, con 1cana 11erlcfil lnlcllettuale, cercare di opporre al toelallsmo democr11tlco un altru soclall1mo che sarebbe pure esso democratico ma dcp11no10 dalle scorie del rlfonnls.mo. 011es10 tipo di 1oclallsmo non e1l11e che nella fantMSla fumoaa di cervelli puco ablhmll al ra1lonamento rlaoroao e nella h•lna ,•l$lone di coscienze poco ■alde In fallo di prlnf:"lpl polllkl e monili. Alleanza politica li socialismo democratico sarebbe un =•imenio naturatmen1e rirormiilico che 1ende allo staio di benessere ma non alla dislocazione dei poteri dalla borgheila al movimento dt'i Ja,·oratorL Ma poic~ il mo1·imcn10 dei Ja,·oratori abbraccia la grande maagior11n1.a dei cinadini e si esprime nell'alleanza poli1ica del celo medio con i conladini e ali operai, l: sfu&1ire ad una ,·isione seria delle possibilità dì s,•iluppo della democrazia modema non inrendcre che non si può fare una politica di riforllle sen7.a che il polcre si trasferisca proprio nelle m11ni della clasl>C lavoratrice. Credere che il socialismo dcmocra1ico tenda a rendere meno inaiusta la di1tribuzione del reddito sen1.a incid<.!rc sui rapporli di prop1ie1à è i11norare tutta l'enorme tr.i.storma7.ione delle socielà ind11s1rial i in cui l'economia sociale di mcr• c11to e l'inizi,a1i,•a della collettività in materia dl economia prendono sempre più il soprav,·ento sull'L'COnomia pura di mercato e sulla iniziutiva indi,•iduale, pur seni.a leden.: i dirilli della persona um:ma, ma bcnsl integrandoli e sviluppandoli. In rea\11' quule eontrn11110sb.tonl vogliono ma1cherare ciò che non si h11 11 cono11lo di auerlre, e cioè l'adolone 111comunismo burocratico. Solo Il 10ChtHsn10 democra1lco può 111per,1.rc lo, cl11HI delcrmlt1llllllo r11p• porti umani conformi allo 1vlluppo pieno della penonalltil e allo 1vlluppo pieno della soclelà. Il con1unl1mo burocralico eri· ltallizza la dh•illone Ira Slalo e cl1t11dino, tra burocra1Ja e collelllvità, tn1 Parlllo e socielill umana. Del re110 l'e11ierlen1.a di flllCIIII ultimi dttennl lfOltollnea 11ncapacltà d11,Jeomunbmo burocratico di dare una rlsposla Ili problema dell11 cm1db.lone um,ma, nell'alto steuo In cui rl,·da hi piena capacliii dell11, soclelà socl;ill1le e de,nocrallche di fondere In un armonioso l\1luppo di ~plC'ndldC' nmlluazlonl prntkhe I grandi Ideali della Ubertà polltlca e ddli1 giustizia sodale. Il riformi,mo di M:111co11t,ossia il suo socia• lisrno democrntico, affonda le sue radici non soltanto nei bisogni ccon()rn[ci della cla~se lavo, rntrice, ma più profondamente ancora nella necessità virale di tutti gli uomini di dh'entarc ,·crnmcnlc umani. La prima guerra moodialc ha vi.s10 Giacomo Mattcolli le\"arsi con1ro la cosa più inumana di tutte.ossia la guerra stesso, quella guerra che ha generato tanto la ditlnlUra comunisla rivendica1rice menzognera di Ideali sociali quan10 quella fascisto e o:1zista con1rnff:i11ricc nelle forme più OOiose dei lòl"llndi ld<.!Hlidi Nn7.ione e o.li Pairia. Giacomo Mat1co1ti ha una lroppo vigile coscienza morale e, nonoslanle la gio,•anc Clà, uno -"8U:1rdo 1roppo acuto sugli c,·enti di cui è .s1:110 tcslimooe per cadere nell'inganno del totali1arismo comuni.sia, ~~a per que~to allenuare in nulla la sua &V\'er~ionc per l'odioso fascismo, Bibl oteca G no Bianco ~~fip~~~ni~t~~l~1~~!~~c l'!~~~~~~~ :; 1~!~~5.l~~ della guerra gli ri,cla come prodotti della aucrro stc-ssa il comunismo e il fa~ismo. La sua strada oniamente è qudla del socialismo democratico. Il socialismo democnillco mm cade ndl'o,n-orc dcli" f11lsa unllà fronllst.1 e In 1111111 celebre lcue,-J 111comunlsll Malleoul, che è 11111In 11rl111alinea nctln lolla conlro Il fiu1clsmo, si fn l'aucrtore dcltu unica unità possibile; quella di tulli I la,·oralorl sul solido tcrn:no della democnu.111. Non i,:I pub combattere l"lnslu•Uda In nome di un'allr,1 lngluatlda, non si può comb11llcre l'errore In nome di un allro errore. L'errore 11 combaue COl1 la ,·crltà, l'lnal111tl:da 1I co111bauc, con 1111(lu11bJa, la dltlalura 11 conr batte con ]11dC'mOCra.tla. Verso la fine del 1922, dopo lo lacerazione del Con_greMO di U,·orno e qualche giorno prima del colpo di mano fascista, sorse il Parlito Sodalis1a Unitario in cui si rocwlgooo i sociallsll dcmocraliei, che pongono alla loro guida Giacomo Mat- ~C:11~~ili~: ~ ;~:~~ :!tf:'!!~ ':ii1~r~:,·~u1~! i Jarnralori, o più probabilmente di acunre un seme che a\•rebhc frunificato per l'av,·enire. Forse se quel 1enta1il·o rosse stato compiuto prima il destino dell'Italia sarebbe mutalo. Ma proprio ali e,·enti di qucs10 dol)Oi':ucrra dimo-- s1rano ql.1111110più difficile do,·csse essere nell'altro dopoguerra superare &li eHetti di una menta· li1à che dopo 1an1e dolorose esperienze è allCOr cosi nociva e 1enacc o@si. Se il tcncath-o t: stato 1ardh•o, forse è pcrchè non si i!: pc:itulo fare 11l1rimenti. Del res10 la storia non s1 ra con le ipo1esi e ciò che è accaduto ha piu-e li suo im• mcnso ,•alorc perchè ha dato a coloro che allora erano i gio\"ani testimoni di quel tempo J'espc- ~-]~~'a:se1ainfo;~:~si~0~~~::rr!:i'ra'd~i;:ss~helr!'. gedia. Giacomo Matteotti l: l'animalore delle elezioni del '24 e del Gruppo Parlamenlare Socialista Democratico e quando si tratterà di disculere sulla verifica dei poteri dcll"Asscmblca elctll\ con la frode e la violenza la sua \'OCC si le,·erà per una condanna definiliH del fascismo, paragonalo a un'oppressione s1raniera. • Molto danno a1·e1•ano fatto le dominaZ>Onl straniere. Ma il nostro popolo sta\'a risollc,·andosi ed educandosi anche con l'opera nostra. Voi ,·o, lcre ricacciarci indietro. Noi difendiamo la lit,c;ra s~wranità del popolo italiano al quale mandiamo il più allo saluto e crediamo di ril·endicarne la dignilà domandando il rim lo delle ele-1.ioni inficiate dalla \'ìolcn:ta alla aiunta delle clezkml •· Poi ci fu il delitto che do,·e,•a bollare d"infamia di fronte al Paese ed al mondo, il resime fn~ista. Sono passati da quel aiorno quarant'anni, vale a dire il tempo di opcrosilà dell11 vita di un Ja- ,-ora1ore, e non è mio compito lracciare qui la storia che è presente allo spirito di tulli. Piutto-- slo guardiamo I problemi di ogal e quelli che ci attendono nell'i111medla10 a1•,·cnire e guardiamoli alla luce dell'esempio del socialista de.moeratico Giacomo Ma11co1ti. Trasformazioni Noi viviamo ln llalia e nel mondo un p('riodo di _grandi e dccisi1·e trasformazioni. Un'esperienza coraggiosa ha a,•u10 inizio nel no~tro Pac~; l'esperienza di ccnlro sinbtra. Nelle atlua\i polemiche appassionale sii oppositori del Govcmo perdono di ,·ista le ragioni maaaiori che hanno portato alla politica attuale: com·crrà quindi ri· cordarc. La polllica di ce111ro, che ha a,·uto le IUC benecmen-nw, da noi 11lù ,·olle lllutlralc, logonv• proan-ul,•amcnte I partlll dcmocra· del e rlducu·a pcrlcol&.1amen1e Il margine di 1lc111TlXIIdC'lla tlemocra.tla. Uura11te all uUln1l ao•-trnl di ee111ro, I partii! democratici ndev-Jno pro1reul\•amente erosa 1111loro fon.a elettorale: ciò tllpcn~VIII da una crescente 5fiducla del lavornlorl \"er110Go\·eml la cui allh•lf!li era paralizzala da forze, bensl democratkhe, ma conse.n·atrlcl. Occorreva quindi re1tllulre al partiti denlocralld più av11nuili la loro 1,oa~\bllllà di 11zio11ee di svltuppo e ciò 11 ebbe col prevalere In uno alla Democrazia Crl11\ana di uomini coragfiosl, senslblll a/rappello della classe lavoralrke, e col pre,·11lcre In seno al Parlllo Sochdlsla di tcodcni.e conlrnrlc al 10111II· tarl1mo comunista. La nuova maçgioranw non polcva che lasciare ;ill"opposizione ,1 Partito Liberale e porsi come obicllivo radicali rifor111c che stabilissero un più snno obicttil·o sociale ad un Jil·cllo più elevalo di giustizia nei confronti della classe Ja,·oralrice. Naturalmente, il nuovo Go,-cmo si ll tTO\'alo cU fronte alla ,•iolcnta opp<>)lZione delle for.ie con· ,;ervatrici e dei comumsli. Le forze conserv111rlcl 1emono una politica sociale coraggiosa che, dando maggior sparlo all'iniz.ia1h·a della collellività, a1-

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