Rinascita pag. 18 il loro prc·sidc11tcche non avrebbe voluto compromettere l'apoliticità del Sodalizio, e mi posero molte quistioni: sulla Russia, sul come funzionano i Soviet. sul Comunismo, su ciò che significhi capitale e capitalisti, sulla nostra tattica verso il fascismo ecc. Questa riuni0ne fu molto interessante perchè se mi diede la misura dei pregiudizi diffusi, dell'arretratezza del villaggio italiano mi diede anche la prova dell'insofferenza che esiste e dell'immensa forza che esercita la Russia: « Tutti vogliamo essere russi! », anche il presidente pur con molti « eh! eh! » finiva col convenire di ciò. Quando metterò un ordine nei miei ricordi, ti scriverò qualche episodio caratteristico della vita che ho trovato: sono sommerso di occupazioni e ~trappe un minuto ai miei andirivieni d.a un punto all'altro di Roma. Un compagno parte fra giorni e ti porterà del sapone di Marsiglia ( ne ho spedito un pacchetto per posta e un altro ho consegnato ad un viaggiatore); ti porterà anche una cuffietta sarda, del villaggio di Desulo, I.a quale prova, mi pare, strane parentele tra i Chirghisi e i montanari della Barbagia ( Barbagia = Barbaries). Ti abbraccio stretta ,tretta, cara. G. [Roma], 26/XI.92-1 Carissima, non ho tue not1Z1eda quasi un mese. lo ho dovuto ancora una volta allontanarmi da Roma proprio nei giorni della posta e perciò ho saltato una lettera. Tra qualche giorno ripartirò e starò a Milano almeno quindici giorni. Si lavora affannosamente. La situazione si è composta politicamente per il momento in una forma che ci costringe a un'attività minuta ma gigantesca nel suo complesso. Il proletariato si risveglia e riacquista coscienza della sua forza; ancora maggiore è il risveglio tra i contadini, la cui situazione economica è spaventosa; ma l'organizzazione di massa è ancora difficile e il partito nel suo complesso di cellule e di gruppi di villaggio è lento a muoversi e a lavorare. Il centro del Partito deve intervenire continuamente sui posti, stimolare e controllare il lavoro, assistere i compagni, indirizzarli, lavorare con loro. Siamo diventati molto forti: siamo riusciti a fare dei comizi pubblici dinanzi alle officine alla presenza di 4000 operai che acclamavano al Partito e alJ'Internazionale. I fascisti non incutono più tanta paura; già si verifica che dopo un comizio la massa si incolonni per dare l'assalto alla casa di qualche capo fascista. La borghesia è disgregata: non sa più darsi un governo di fiducia: deve aggrapparsi al fascismo disperatamente; le opposizioni si illanguidiscono e in realtà lavorano solo per ottenere da Mussolini un maggiore rispetto delle forme legali. Ho ricevuto una lettera da un gruppo di compagni italiani che hanno voluto festeggiare con te l'anniversario della Rivoluzione di novembre: aveva questa lettera un certo sapore di solennità che mi ha divertito; d'altronde essa era sincera indubbiamente; vorrei sapere da te come si sono svolte queste cerimonie: sarei veramente soddisfatto se il bambino per dimostrare la sua gioia avesse lasciato qualche traccia addosso ai festeggiatori; non penso con ciò di offendere per nulla la dignità del piccolo e di fare un torto alla buona educazione che tu avrai cercato di infliggergli. [ ... ] G. [Roma], 4/XII.92-1 Carissima Iulca, ai primi di febbraio ci sarà un Esecutivo allargato e non è impossibile che io sia delegato a parteciparvi. La notizia e la probabilità (o possibilità) del viaggio mi hanno messo un po' in orgasmo. Non è sicuro che io possa uscire dall'Italia legalmente: il governo non ci dà volentieri dei passaporti; passare le Alpi nel mese di febbraio non è una cosa facile per me, quantunque abbia un certo apprendissaggio ai viaggi sulla neve e alJo sdraiarmi sulla medeBibliotecaGinoBianco 19 Maggio 1962 sima di notte per riposare. Perciò sono tormentato: vorrei uscire per qualche semnrnn.i dallo stato di isolamento internazionale in cui ci troviamo tutti in Italia, rimettermi a contatto con le correnti vive del mondo rivoluzionario, verificare alcune impressioni e opinioni che mi sono fatto su frammenti di notizie o sulle impressioni e opinioni degli altri, sel'tire le opinioni degli altri compagni sul lavoro che si è fatto in Italia e che a me non pare disprezzabile e neanche indegno di essere conosciuto più largamente. [ ... ] G. 1925 [Roma], 12/I.925 Carissima Iulca due parole in fretta. Da parecchie settimane non ricevo tue notizie e non so se ciò dipendJ da ragioni generali o da ragioni tue di salute. Bianco mi aveva scritto che stavi poco bene e ciò mi ha preoccupato. lo vivo una vita intensissima per l'incalzare degli avvenimenti, che tuttavia non sono tali da far prevedere una prossimissima fine del fascismo come regime se non come governo. Dovrei proprio andare fin lassù; ma gli avvenimenti me lo permetteranno? Per ora credo di sl. Viviamo in Italia una fase che mi pare non si sia verificata in nessun altro paese, piena di imprevisti, perchè il fascismo è riuscito nel suo compito di distruggere tutte le organizzazioni e quindi tutti i mezzi attraverso i quali le masse possono esprimere la loro volontà, e una situazione manifestarsi chi,1ramente alla grande maggioranza. [ ... ] G. [Roma], 16/1.925 Mia carissima, ho ricevuto proprio oggi - dopo un lur.go periodo di attesa - la tua lettera del 7. Aspetto di poterti parlare a voce di tante cose, di sentirti dire tante cose, di fare allontanare !J tristezza dalla tua vita, se mi sarà possibile. Più di un anno è passato da quando ci siamo lasciati: per me ha voluto dire una vita più imensa, quando ancora fisicamente non ero iu %rado di viverla compiutamente. Ti ho fatto ·.ofT rire qualche volta scrivendoti delle espres- ,ioni affrettate di sentimenti informi, nati dall'insoddisfazione dei risultati del mio lavoro o dalla tristezza di non poter sviluppare l'atti- 'lità che avrei voluto. Mi ero così rinfìchi~ecchito nella mia solitudine per tanti anni, che non potevo d'un tratto acquistare la capacità Documenti Ji avere dei rapporti normali con te che amo. Ma tutto è superato e sarà superato ancor meglio appena ci rivedremo. Ila contribuito a rendermi insoddisfatto la difficoltà di poter fore qualcosa per il nostro bambino: tu non volevi, io non sapevo come eludere la tua volontà che comprende\'o intellettualmente ma rui lasciava intimamente malcontento. Quanti pasticci! Ma li sbroglieremo insieme, è vero? Il compagno Stucevski è riuscito a ritrovare tua sorella attraverso l'indirizzo di una sua \mica. Mi recherò anch'io a ritrovarla e penso di poterla aiutare in qualche modo per farle trovare Jdle occupazioni più consone con la ma capacità fisica di lavoro e più rimuneraive. Penso di non essere riuscito a trovarla ;n tutto questo tempo anche perchè lei non voleva farsi trovare, non sapendo il perchè delle 'l1ie insistenze. Ti mando un piccolo pacchetto con degli affari che mi dicono faranno molto bene a te e quindi al bambino, la cui vita è la tua vita. Non sapevo veramente cosa mandarli: avrei voluto mandarti il Colosseo o il foro Traiano con tutti i suoi gatti, o un po' del gran sole :li Roma che riempie i prati di Villa Borghese :li sciami di bambini. Tu non hai voluto scri1ermi nulla, per farmi arrabbiare, per farmi ;pezzare il cervello a scegliere tra un 'infi1~ità di cose. Pazienza! Potrò tirarti i capelli per punirti, appena ti rivedrò? Ma allora non ci penserò più neppure. Sai che tremo quando penso che ci sarà proprio un momento in ..:ui ti rivedrò proprio vicino a me e ti potrò accarezzare la testa e guardarti fisso fisso negli occhi? E potrò vedere il nostro bambino, che finora è solo tuo e non riesco a immaginare, tanti particolari me ne sono stati dati. Tra un mese sarò già partito e forse anche giun10. fi telegraferò proprio l'ora dell'arrivo e tu verrai alla stazione, vero? se farà bel tempo. però, perchè altrimenti non voglio assolutamente ( senti che aria da padrone prendo:) Ti ricordi quando sono partito? Sarà molto diverso ora: ho osservato come la vita ci tra sformi giorno per giorno. Mi pare di non riconoscermi più in quello di un anno fa: quante lezioni ogni giorno, quante lezioni di modestia e quanto rincrescimento per le sciocchezze pa~- sate ( però sono stato molto intelligente rid volerti bene, di ciò sono convinto ogni oiorno di più). [ ... ] 0 G. [Roma], 2/Il.925 Carissima Iuka. da qualche settimana non ho più avuto tue notizie, nè direttamente da te, nè da Bianco. rra qualche giorno ( verso il 10) partirò, se mi sarà possibile avere i documenti necessari ,-.,;u,t,tN#l)l",..)lt'r,(> ·~· _..,,_ k..w."C.--. 1_.., J."I.. .l5-~ tJ,,- 1::.:;_,.,.,.21> t ... 0 ~.- !'::.i!; ((J,t.,,j~• , .., ·"' .... <AA..• /1/1( ·,"((J Ml\.,,V~O t oh t.,..1,o r..t.i. lf..CZ: l'·Unita ..aMDll.!..!,.MW!Uft ~-..,_,_.-..)\.U,. ,.__,_ • • • • a."' ~··. ,.___lr _~ oroano del Pont10 Corounhttl\, d'l161to L'l;nilà del 26 agosto 1924 pubblica la relazione di Antonio Gramsci al Comitato cen.- trale del PCI
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