Documenti 19 Maggio 1962 pag. 17 Rinascita ------------ Le lettere inedite di Gramsci e Giulia Schucht (settembre 1924-maggio 1925) La borghesia si appoggia al fascismo che ha distrutto la deIDocrazia Il proletariato non riesce a prendere il potere [Roma], 8/lX.924 Carissima Iulca, sono stato fuori <li Roma più <li <lue settimane, senza poter vedere le tue lettere attese ansiosamente. E oggi, dopo aver letto, non so cosa scriverti. Cose serie e melodrammatiche? Mi prendo in giro da me stesso. Non so, ecco ... Forse una lieve carezza esprimerebbe meglio di un diluvio di parole ciò che vorrei dirti. Approvo intanto tutto ciò che hai fatto. Approvo anche il nome, quantunque mi paia esagerato per un bambino che pesa tre chili e mezzo ( ma forse oggi pesa di più) e non ha neppure un dente, chiamarsi Lev ( 1). Ma diventerà un vero Lev, non è vero? Anche se oggi è forse un po' più grande di un innocuo gattino. E morderà, anche, e ruggirà, chissà con quanto spavento della borghesia internazionale se ancora esisterà una borghesia per intendere i suoi rnggiti. Avevo capito l'anagramma di Nynel, ma il nome vale per ciò che suona, non per l'anagramma che se ne può trarre, ti pare? Eppoi, non mi importa niente di tutto ciò; mi importa che il bambino sia un bambino vivente, sia nostro figlio e che noi ci vogliamo più bene di ieri perchè vediamo in esso noi stessi più forti e più felici. Dcvi scrivermi molto molto perchè io possa immaginare la tua nuova vita. Gli elementi che sono a mia disposizione per fantasticare non bastano: strilli, lamenti, sgambettii, <lita in bocca, e una serie di avvenimenti oggettivamente poco gradevoli. Ma la oggettività non è la vita, è una fredda caricatura fotografica della vita e tu invece vedi la vita vivente. Pazienza, aspetterò di condividere anch'io la tua gioia nell'assistere ai successivi sviluppi della personalità del bambino. Un momento importante mi pare sarà quello quando il piccolo si metterà un piedino in bocca la prima volta: dovrai informarmi subito di questo atto che segnerà la presa di possesso dei limiti estremi del suo territorio nazionale. Procurerò il sapone di Marsiglia proprio di Marsiglia. Non sono sicuro che ti arrivi, ma speriamo. Vorrei fare qualcosa per voi, ma non so. Non devi arrabbiarti se Bianco ti consegnerà <lei denari da parte mia; se ti arrabbi, io mi arrabbierò ancora di più. Del resto, perchè dovresti arrabbiarti? Sarebbe da parte tua un eooismo troppo sfacciato e prepotente. Se il b~mbino si chiama Lev, tu non devi mica credere di essere diventata una leonessa che può permettersi di divorare il mondo; io, per esempio, non mi lascerò divorare e strillerò per i diritti dell'uomo e del cittadino. Voglio fare qualcosa anch'io per il bambino, hai capito? La legge sovietica non me lo proibisce e tu non devi essere troppo arrogante. Questa settimana non ho ricevuto neppure un rigo di notizie. Mi ha scritto solo Bianco, che è entusiasta delle bellezze <lel bambino e dei suoi strilli. Attendo ancora una settimana, sperando di avere notizie sempre più interessanti. L' uscito un nuovo numero dell'Ordme 'ì\'uovo che non subirà più interruzioni. Te lo farò avere. Ti abbrnccio, liubym,1ia, e abbraccio il piccolo. G. (1) Leone. BibliotecaGino Bianco COR.DINNEUOUO . ..~·-·-· -----· i - I -~--~-···-··-·- -~~ ·----···.-. t ~ .. ;.=.... ~ =:. -~·•; -q:'."'::.::_: ;: -···· - 2·7C. ·-·-· ~--·- ·":t,b~-t:::f'.-::!:-:"~ Contro il pes~!ml~mo ~--;::;:.~-=.-= ~ .. ~=-= ~-;:".: :z:.::.~ ... c;t .. ;~~~~i~~~~ _..,_.., __ ,..., __ -··- .. ,1o, .. _ .. _____ .......,.._ -.,,,._ ______ --•--..------- ......... _ .... ,.. .. _ ... _.,_.__._._._..,.___ --·-'4'"'--c;,,.,,... ---·--- -----·-- ...-··- .. __ ____ .............. _ . .,...._,.....-.--- ... ~~-i.. ~7:3~~ g:=::;:~ 5-;:...;-~:;: < Contro ii pessimismo>: un articolo cli Antonio Gramsci suLL'Orcline Nuovo ciel 15 marz-o 1924 [Roma], 18/IX.92-l Carissima Julca, [ ... ] Qui io dovrei lavorare moTto: non sempre riesco a fare tutto ciò che dovrei . .i='ino a pochi giorni fa ero abbastanza tranquillo: potevo muovermi con una certa facilità. se pure con molta prudenza. Ogni settimana potevo tenere tre o quattro riunioni sia con gli organismi direttivi del P., sia con le formazioni locali di compagni. Riunioni molto interessanti, specialmente quelle con !a massa operaia. Conversazioni, discussioni, informazioni, problemi da risolvere, questioni di principio e d'organizzazione da sistemare. La spinta verso il nostro P. è grandissima: abbiamo, col mese di propaganda, quasi triplicato i membri, il giornale è cresciuto del 120 % in confronto a tre mesi fa, la nostra letteratura è ricercatissima; le organizzazioni sindacali si ricostituiscono intorno alle nostre cellule. Impressionante è la fortuna che la nostra propaganda trova tra i contadini. La nostra Sezione agraria aveva stampato 2000 tessere per una Associazione Nazionale di difesa dei contadini; dalla sola provincia di Siena domandarono 5000 tessere. Naturalmente ciò non vuol dire che si sia usciti dalle difficoltà. Il P. continua ad essere illegale di fatto, se non giuridicamente: ogni riunione sorpresa è sciolta e i compagni arrestati e trattenuti per qualche giorno in prigione. Occorre essere molto prudenti nei rapporti coi compagni che lavorano negli uffici del P. per e,,itare la scoperta, il sequestro e la dispersione degli archivi e delle carte. Dopo la uccisione del deputato fascista Casalini io, che prima ero lasciato tranquillo, ho cominciato a<l essere sorvegliato: in quei giorni (ui riconosciuto da un fascista torinese che mi indicò a una compagnia di suoi amici: la polizia, « per difendermi », cominciò a seguirmi, cioè a rendermi difficile ogni moYimcnto e a costringermi a spenJere in automobili invece che in tranvai per circolare quando devo recarmi a qualche riunione. Non posso scriverti un mucchio di cose perchè non mi fido della posta: le esperienze che noi facciamo in Italia sono estremamente interessanti e pongono continuamente problemi nuovi da risolvere. In questi giorni si tengono numerosi congressi provinciali che ci daranno un quadro delle nostre forze e delle nostre capacità di lotta: potremo così fissare un programma concreto di lavoro più preciso e sistematico di quanto si sia fatto finora. [ ... ] G. [Roma], 10/XI.924 l\.Jia carissima, sono rientrato dalla Sardegna da tre giorni: ho trovato due tue lettere. Dovrei scriverti un intiero volume per dire tutte le impressioni di questi giorni. Gli avvenimenti si svolgono fulmineamente e pure si presentano in forme così capricciose e puerili che per darne una valutazione comprensibile a chi non vive in Italia, immerso nell'ambiente, occorrerebbe una trattazione sistematica sulla psicologia del fascismo, fase acuta della civiltà borghese in decomposizione galoppante quando ancora il proletariato non ha l'organizzazione sufficiente per prendere il potere. Demoralizzazione, vigliaccheria, corruzione, criminalità assumono gradi inauditi; dei fanciulli e degli idioti si trovano ad essere l'espressione politica della situazione e piangono o impazziscono sotto il peso della responsabilità storica che all'improvviso grava sulle loro spalle di dilettanti ambiziosi irresponsabili; la tragedia e la farsa si alternano sulla scena senza alcuna connessione; il disordine raggiunge gradi che parevano impossibili alla fantasia più sfrenata. Penso qualche volta di essere anch'io come un fuscello in questo uragano storico, ma ho abbastanza energia per mantenere tutta la freddezza possibile e per fare quanto ritengo doveroso. [ ... ] Cara, io non riesco forse a immaginarmi padre; forse dipende da ciò. Al mio paese ho giocato a lungo con una mia nipotina di quattro anni; poichè aveva avuto paura di alcuni granchi lessati, le ho fatto vivere tutto un romanzo in cui entravano 530 granchi cattivi comandati dal loro generale Masticabrodo, coadiuvato da uno stato maggiore brillantissimo ( la maestra Sanguisuga, il maestro Scarafaggio, il capitano Barbablu ecc.) e un piccolo gruppo di granchi buoni, Farfarello, Patapun, Barbabianca, Barbanera ecc. I cattivi le pizzicavano le gambe con le mie mani, i buoni accorrevano in triciclo armati di spiedi e di scope per difenderla; i ciuf ciuf del triciclo si alternavano con i colpi di scopa, con dei dialoghi ventriloqueschi, e tutta la casa si riempiva di una società di granchi in attività, fra lo stupore della bimbetta che credeva a tutto e si appassionava allo svolgimento del romanzo creando ella stessa nuovi episodi e nuove battute. Ilo rivis~uto un po' della mia infanzia e mi sono divertito per tre giorni più così che ricevendo le visite delle notabilità del paese, anche fasciste, che venivano a visitarmi con grande sussiego e solennità, congratulandosi dell'essere io... un deputato sia pure comunista. I sardi si fanno onore ... eh ! Forza paris ! Avanti Sardegna ! Uno spasso, indubbiamente. Ma vennero anche i soci della locale Società <li Mutuo soccorso tra artigiani, operai o contadini, spingendo avanti
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