Pagine di quotidiani e riviste dedicate a Giacomo Matteotti - 1925-1974

Documenti salio, traversa di via Nomentana, presso ul1a fa. miglia tedesca che non sa ancora con esattezza il mio nome e ignora che sono deputato comunista: faccio il professore serio serio, seno tenuto in grande considerazione e lasci:ito tr:rn· quillo in modo esasperante. Quante cose vorrei raccontarti, ma te le racconterò tutte a voce, non è vero?, facendcti ridere molto molto e te le racconterò interrom• pendomi di tanto in tanto per darti un piccolo piccolo bacio nell'orecchio o nella nuca, per ~bbracciarti, perché non potrò farne a meno, perché mi pare impossibile che si possa stare insieme senza ricordare a ogni momento che ci vogliamo molto bene, pur essendo delle persone serie che lottano e lavorano e hanno anche un figlio. Carissima Iulca, ti voglio tanto bene e ti abbraccio stretta stretta. G. Tua sorella sta bene. Non sono riuscito ancora a parlarle perché si trova ai bagni non so dove. E' stata ammalata recentemente presso la clinica Bastianelli al Policlinico: quar.do seppi il suo indirizzo e mi recai al Policlinico ella era già rimessa e partita per i bagni, chi diceva a Pescara e chi in Toscana. Le trasmetterò l'indirizzo appena riuscirò a rintracciarla nuovamente: ella è conosciuta all'Ambasciata Russa dove çredo si sia fatta registrare come cittadina ,idl'URSS ( cioè dell 'SSSR). L'ON ha subìto un'interruzione: riprenderà a giorni. -t/VlII. 924 Carissima, ho ricevuto l,1 tua lettera del 28 luglio e penso che quando tu riceverai questa forse tutta la tua vita sarà cambiata. Vorrei scriverti tante cose, ma già la passata settimana ho strappato una lettera dalla quale ti sarei apparso un po' rimbecillito. Non devi però impressionarti, niente di grave è successo. Qualche volta pensando a te e alla felicità che avremmo potuto vivere insieme, mi immelanconisco un po' e passo dalla fase « lupo sentimentale » alla fase « orso nella caverna ». Ma gli avvenimenti nei quali sono immerso si incaricano di darmi uno scossone. La situazione è più chiara oggi e si andrà chiarendo sempre più di giorno in giorno. Sono in vista novità molto grosse, a mio giudizio. A Ot· tobre c'è una scadenza per la quale si parla già di fare le fucilate: tutti si preparano affannosamente. I fascisti, negli spasimi di una crisi mortale, commettono errori su errori: probabilmente commetteranno anche quello di provocare prima dell'ottobre un movimento per schiacciarlo. In ogni modo siamo entrati in una fase attiva e ho l'impressione che i fascisti saranno schiacci~ti loro: ma ... non a nostro beneficio immedi:ao: attraversiamo un'ondata di democratismo bnatico, reazione psicologica ai tre anni di terrore, che si ripercuote anche contro di noi, quantunque il nostro partito si rafforzi e sempre nuovi membri affluiscano nelle nostre file. [ ... ]. Come chiamerai il bambin0? Ottilia se bambina, ha proposto tuo papà: penso che ~ia meglio di Prudenziana, di Veneranda, ài Cunegonda, ecc. ecc. E se sarà un bambino? Tu hai pensato Ninel, ma quando crescerà, come farà a chiamarsi Ninel? quando avrà la barba, per esempio. Io non so suggerirti nulla, perché troppi nomi mi vengono in testa: avevo pensato Elio, che vuol dire sole, o Delio, che poi era anch'esso il sole sotto forma di Apollo dclio, op• pure ... ma, non voglio incominciare la sfilata. Penso che sarebbe bene un nome adatto per tutte le età della vita e non solo per quando si è piccini piccini tra le braccia della mamma. Ricordo sempre un mio compagno di università, coi grossi occhiali a stanghetta, coi bJffi ispidi da Unno, che si chiamava ... Amorino, perché la sua mamma aveva pensato che sarebbe sempre rimasto un pupo grazioso. J o sono persuaso che il nostro bambino sarà bellissimo e diventerà sempre più bello, perché tu sei la mamma, ma penso che sarà :inche una persona seria, un giorno, anche se rimarrà un po' bambino, e sMà BiBl,&ttcg~t?Jli~ooe Bli~~ ~car, poiché 12 maggio 1962 in Europa, Asia e America sarà tutto già fatto. Pensi tu che un capo di rivoluzione non debba avere un nome proprio solido, da impressionare i Malgasci? Scegli dunque tu: io mi affido ti te. E per il cognome? Io non conosco bene le leggi soviettiste su questo punto. Devo io fare una dichiarazione scritta per riconoscere il bamh:no o basta la tua affermazione? Il mondo è grande e terribile, ma io ti voglio tanto bene, ar,zi vi \'oglio tanto bene e mi consolo p~ns:rndo che verrà pure il mio giorno, quando potrb abbr;icciarvi tanto tanto. Carissima Iulca, ti amo e ti bacio appassionatamente. G. 18/\'III.924 Carissima Iulca, ho ricevuto la tua lettera del 6, Jclla vigilia di una vita nuova per noi. Come vorrei essere vicino a te. Mentre io scrivo forse il nostro bambino è già nato, ti sta da presso e tu puoi accarezzarlo, dopo aver sofferto per dargli la vita. La mia gioia è un po' malinconica, per ciò. Quante cose non posso sapere, che vorrei sapere. Ma che importa sapere, se fu impossibile soflrire con te? Mi pare di essere un privilegiato, perchè il caso mi lascia solo quanto non può che rendermi felice: ma il mio amore per te è troppo forte, troppo intenso, sento di vivere con te così unit:iriamente. che non rieRoma, aula di Montecitorio. L'ultima seduta alla quale partecipò Giacomo Matteotti (nella foto, l\Tatteotti è H primo a sinistra nella terza fila del primo settore dei banchi). pag. 19 .Rinascita sco a liberarmi da questi fantasmi opprimenti. E la mia felicità ha il muso un po' lungo e si sente un pochino triste. C'è molto .da lavorare: ma la forma del lavoro non è la più adatta per prendere tutta la vita e tutti i pensieri. Gli avvenimenti si svolgono implacabilmente: bisogna intanto riorganizzare il P. che è debole e che lavora molto male nel suo complesso. Faccio parte del Centro politico e sono segretario generale: dovrei anche essere direttore del giornale, ma le forze non mi bastano. Posso lavorare ancora poco. Bisognerebbe aver l'occhio per tutto, seguire tutto. Domani partirò per Milano e per Torino per vedere come funzionano queste che sono le nostre due più grandi organizzazioni. Manchiamo di lavoratori responsabili, specialmente a Roma; dalle riunioni alle quali partecipo traggo soddisfazione per il quadro di buona volontà e di ardore dei compagni, ma anche pessimismo per la mancanza di preparazione generale. La situazione è ottima per noi: le opposizioni organizzano un movimento militare e armano... i nostri compagni. Il fascismo va in pezzi, sembra impazzito, non sa trovare una misura politica che gli sia utile. Tutto si rivolta contro di esso. Ma lo svolgimento degli avvenimenti sarà relativamente lento, perchè noi siamo ancora troppo pochi e troppo maie organizzati [ ... ]. G. (Continua nel prossimo numero)

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